Anche Eolo é favorevole nulla osta alla partenza
Lunedì 17 Kitalpha é
pronta e a mezzogiorno lasciamo il porto di Rio con destinazione
Tolone. Dieci nodi da SE gonfiano le vele, poi all'ombra dell'
isola qualche minuto a motore per uscire dalle sacche di calma
di vento. Allontanati dall'Elba il vento si stabilizza sui 15kn
e conferma le previsioni che dopo Capo Corso lo danno in
rotazione a NE ideale per rimanere al largo della Costa Azzurra
rendendo la navigazione meno impegnativa. Dal diario di
bordo: in giro non si è visto mai nessuno. Il vento è sempre da
NE come previsto. Una condizione ottima di questi tempi ove il
meteo è stato instabile per tutto quest’anno. Infatti, quando
stanotte il vento in rotazione a NE ha confermato le previsioni
abbiamo messo la prua per 270° cioè verso Ovest, in direzione di
Tolone. E’ quasi ora di cena e il vento e meno di 10 nodi ma al
tramonto aumenterà. Stanotte, poco dopo aver doppiato Capo Corso
il vento a 20kts è perdurato per tutta la notte. Il Mare di
Corsica si mostra potente e qua il vento solleva onde
considerevoli. Abbiamo tangonato il
fiocco assumendo un'andatura a “farfalla”
con vele ridotte. Giorno
del 18. Stamattina il vento
si è stabilizzato sui 15kts e il mare mosso si è moderato a fine
mattinata.Il mare lo si guarda sempre volentieri,
esso diventa un tutt’uno con noi stessi: se lui è inquieto lo
siamo anche noi. Delfini
a prua…andiamo a vedere. Belli e
giocherelloni, ci guardano girandosi di schiena e poi
contenti guizzano da tutte le parti. Poco dopo la canna da pesca
segnala con dei movimenti la presa all'amo di un pesce. Un
miscuglio di emozione dispiacere soddisfazione frenesia per
recuperare il pesce. Per farla breve, avevamo pescato un
pezzetto di nylon... ma va bene anche così. Nuovamente
assistiamo al tramonto che su questa rotta si trova proprio in
prua. Poi il crepuscolo che é il momento ove le stelle si
accendono e il mare piano piano si confonde con la notte. Per
gli appassionati di navigazione astronomica questo é il momento
per prendere con il sestante, l'altezza delle stelle e degli
astri, per poi ottenere il punto nave. L'ora crepuscolare si ha
prima dell'alba e dopo il tramonto. Per me sono i momenti più
emozionanti della giornata ove il giorno comincia e la notte
finisce e viceversa. Essere alle manovre della barca in quel
momento partecipo con la natura al miracolo che ogni giorno si
ripete e che mi rimane più a lungo nella memoria. Per me questo
é il momento nel quale mi sento contento nonostante eventuali
difficoltà. Infatti la notte tra il
giorno 18 e 19, prima di arrivare a Tolone,
eravamo tre miglia a S delle isole d’Hyéres con un NE favorevole che ci ha accompagnato
come previsto per tutta la notte. Ad un certo punto la barca ha
cominciato a saltare come una macchina che percorre una strada
piena di buche, in più ci metti il rollio e il beccheggio… Carla
stanca del dormiveglia in pozzetto va a letto e io penso che
potrei portarmi a N, passando tra l’isola du Port Cros e I. de
Porquelleros dando fondo e riposare fino a mattino inoltrato. La
Luna é da poco tramontata e la notte é nera come la pece
e per maggior sicurezza prevedo
di attivare il radar, poi fai
attenzione a dare ancora nei bassi fondali, con vento…
Decido per il meglio: prendo un
buon caffè e vado “alla via così”.che sono distante da rischi.
Doppiato Cap d’Armes si fa giorno e l’alba mi vede a disarmare
il tangone in quanto grazie alla nuova rotta che mi porterà ad
attraversare la grande rada di Tolone, basterà la sola randa.
Appena finito di mettere in chiaro il ponte e spente le luci di
via, il vento rinfresca, prima 25 poi 30 kn sempre da NE. La mia
rotta era protetta prima dall’isola Porquerolles e dopo il
tratto scoperto della La Jaune-Garde avevo la P. du Niel come
ridosso prima dell’attraversamento della Grand
Rada. Cambio rotta e
punto al canale profondo che attraversa l'attraversa ma devo
ritirare la randa…vado timidamente al vento con poco motore metto quel metro di fiocco che
anch'esso tiene la barca quasi traversata, mentre lasco il boma, posso avvolgere in qualche modo la randa. Proseguiamo con poco
fiocco a 6-7 kn dando precedenza per entrare, ad un traghetto e
ad un portacontainer. Il timoniere della pilotina che accompagna
uno dei piloti del porto a salire a bordo per eseguire
la manovra di attracco in porto, mi indica di seguire la scia
dell'ultimo cargo, entrando prima che
comincino ad uscire altre due navi. Ecco oltre a questo
ricorderò quando mi trovavo in coperta a ritirare il tangone,
mollando le ritenute, azionando l'amantiglio dello stesso e
vedevo sulla dritta i contorni scuri delle isole d'Hyéres,
mentre durante il crepuscolo, faceva capolino con il sole,
l'alba, in un cielo terso dall'aria tiepida.
Tolone città marinara e seconda base navale della
Marina militare
francese dopo Brest.
Il
pregio principale di questa città é il suo accesso dal largo .
La Grande Rade é di fatto un ingresso formidabile, tuttavia man
mano che ci si avvicina alla Petite Rade e alla città, il mare
assume quei colori che rivelano tracce di carburanti in
superficie e il paesaggio circostante non é un gran che. Sono
stato contento di vedere tante navi militari, portaerei
compresa.
Mercoledì e Giovedì rimaniamo a Tolone, in attesa di venti
favorevoli riposiamo e facciamo cambusa. Un mercato giornaliero
lungo il viale adiacente la darsena offre di tutto. La città ha
una autentica devozione al mare e a tutto quello che vi gira
attorno, un aspetto che manca alle altre città più belle della
costa. E' la città giusta per fare qualsiasi lavoro alla barca.
Venerdì 21.06 h 17.30
Il mare è quieto, Carla canticchia qualcosa
siamo tranquilli e ben riparati dal vento e dal sole nel
pozzetto centrale di Kitalpha. Partiti stamattina da Tolone alle
ore 5.30 la città era addormentata mentre arrivavano i primi
traghetti d’alto mare ai quali abbiamo dato precedenza
all’uscita dal porto. Oltrepassate le “mede” di via, spento il
motore e chiusa la presa a mare, diamo vele ridotte ad un
venticello fresco da WNW che di “Bolina larga“ permette 6kn di
velocità per tutta la mattina. Vento in rotazione è girato ad W
diminuendo di intensità ma così anche il mare è diventato
piacevole da navigare. Più che fare rotta direttamente
sull’isola di Minorca, abbiamo puntato a S per 190° tanto da
prendere la maggior distanza dal Golfo del Leone ove per
stanotte è previsto un “Mistralino” di 20- 25 kn con raffiche da
“Tormentina”. Quando arriverà potremo far rotta verso la nostra
destinazione dove si prevede sia di forza più moderato. Abbiamo
percorso 60M. e per stanotte quando arriva ne avremo fatte più
di 100 e saremmo a metà strada. In mare aperto ti senti molto
più sicuro perché lontano dai pericoli della costa. Questo mi
affranca molto anche perché abbiamo la barca che ben sostiene il
mare duro, le previsioni meteo prese da siti che in questi anni
ho ben collaudato e che nei due tre giorni tendono a sbagliare
meno e non ultima l’abitudine a stare in mare, questa ti fa
essere più sicuro. Comunque massimo rispetto....
Sabato 22.6 h12.00
Siamo a 60M a NE di Minorca. Ieri abbiamo
fatto una buona navigazione, anche nel pomeriggio il mare era
calmo ed il vento fresco. Contenti di ammirare questa natura
sconfinata, dedicandoci anche a qualche buona lettura o mettere
a segno le vele. Verso le 21.00 è arrivato il NW. Potente.
Avevamo appena ridotto le vele per la notte. Ben presto arrivano
anche le onde di un mare gonfio e aggressivo. Onde isolate si
scagliavano in avanti a gran velocità. Per mantenere la rotta
avremmo dovuto prenderle al traverso, al ché il rollio diveniva
forte, così quando le raffiche erano a 30 – 35 kn poggiavamo
verso S. Se fosse ancora aumentato dovevamo darci alla fuga nel
senso di andar col mare verso la Sardegna… o mettersi alla
cappa, ma con quel mare, il rollio e beccheggio si sarebbe fatto
sentire ancor di più. L’eolico ha prodotto energia per tutta la
settimana... e a un certo punto l’ho spento a causa del forte
sibilo provocato dal vento, dando l’impressione di aver a che
fare con un uragano. La luna quasi piena illuminava a giorno
l’ambiente minaccioso. Finalmente l’alba. Il vento e il mare
cedono qualche nodo. Approfitto per armare la tormentina,
ridurre la randa.e ritirare il fiocco, in gran parte avvolto con
un centro di pressione troppo alto tanto
da
creare troppo sbandamento e scarsa efficacia. Terminata l’operazione la barca è pronta a diversi
armi velici in tempi rapidi. Cala e gira il vento ma rimane il
mare mosso…. e noi ricominciamo da capo.
Durante la notte cala il vento, siamo a 32M da
Minorca. Non é un luogo adatto ad aspettare il vento senza avere
previsioni meteo aggiornate.... Diamo motore e in sei ore alla
notte del 23 siamo all'ingresso del canale che conduce al
porto di Mahon che "albeza". (é l'alba) Due giorni
dopo Maestrale sul Mar di Corsica...
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