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Bepi Hoffer
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Isola di
Menorca
Costa Est
Cala Taulera - Cala Grao - Porto Addaya |
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Si
addice molto alla mia età dedicarmi alla filosofia, che é puro desiderio
di conoscere e contemplare la verità. E' un disinteressato amore della
verità, ed é evidente che un tale atteggiamento é proprio solo dell'uomo
libero. Disse Aristotele: "tutte le altre scienze saranno più necessarie
di questa, ma nessuna sarà superiore" |
Cala
Taulera: All'entrata del porto di Mahon, a babordo si trova
la Punta de San Carlos e a tribordo la penisola de La Mola che
insieme all'isola del Lazareto forma la Cala Taulera. Bobo
nostro simpatico amico conosciuto allElba ci aveva suggerito di
venire qua perché qualche anno fa, rimase all'ancora in questa
cala per dei mesi. Questo per dire che il posto é protetto da
tutti i venti e non era nemmeno in discussione il fatto di
quanto si può rimanere. Fatto é che adesso, dopo tre giorni ti
mandano via. In cima alla penisola fortificata vi é una
telecamera e controllano la Cala. O stai in marina a prezzi
salati o te ne vai. Mn, le cose sono cambiate ma sembra giusto
anche così.
Cala Grao: poco a nord troviamo una
grande Cala di forma circolare dominata da un piccolo villaggio
per le vacanze. Esposta a Est con fondali a tratti sabbiosi e
roccia che sale repentinamente. Su tutta la costa settentrionale
dell'isola quando il fondale é a dieci metri bisogna fare
massima attenzione. Diamo ancora su fondale sabbioso di 5m.
Carla scende a terra col tender, ritornando con ottimi filetti
di pesce...Il vento ha
continuato
a spirare da Est anche la notte, 10 -.15 kn. A letto ogni
movimento anomalo mi toglieva il sonno, dato ulteriore "calumo",
spento l'eolico e traslocato in pozzetto ove in un
batter d'occhio si poteva controllare la situazione e salpare,
senza far tanti ricami mentali, con frequenti pensieri fissi... Nel
dormiveglia la notte non é proprio così lunga e ha il suo
fascino. Il veder sorgere la Luna dal mare é più strano e ti
coglie sempre di sorpresa. Il nuovo giorno si preannuncia molto
per tempo, le modalità sono le stesse, ogni volta ammiri anche
quelle ma le variabili sono tante... Man mano che
prendiamo relativa confidenza con i luoghi, individuiamo una
infinità di Cale che con condizioni sicure sono tutte splendide.
Puerto
de Addaya: vi giungiamo in altre due ore di
navigazione. Ammiriamo la costa frastagliata atta a sostenere il
mare duro che dalla penisola La Mola arriva fino a Capo Favaritx
con relativo faro. Giunti a Punta Falet puntiamo a S per180°.
L'ingresso al piccolo porto é
individuabile, conviene entrare prudenti e solo in calma di
vento, seguendo con precisione le istruzioni del Portolano.
Il luogo é sufficientemente riparato da tutti i venti, il
fondale é coperto di Poseidonia. A salvaguardia dell'ambiente vi
sono gavitelli con "corpi morti" in proprietà
a delle associazioni, ove ci si può ancorare; In certi luoghi
dopo due giorni é a pagamento, in questo non si sà, vedremo...
Scesi a terra prendiamo il pulman per Mahon dove pranziamo,
preleviamo "cash" dal bancomat e facciamo un pò di spesa.
Approfittiamo del viaggio in pullman per osservare l'ambiente:
Sulla costa da Port de Addaya verso Ovest, migliaia di
abitazioni nuove. Un piano urbanistico di
grandi dimensioni, con progetti edilizi che soddisfano quasi
tutte le tasche; Turistico con Hotel, parchi acquatici ecc. e
residenze private, infatti abbiamo incontrato italiani che hanno
comprato casa qua...
L'aeroporto é vicino. La Flora in
prossimità della costa é di tipo
mediterraneo
ma verso l'interno é zona agreste, con masserie, case coloniche,
campi di fieno e bovini sparsi su varie aree. Da l'idea di tutto
in ordine e ben tenuto, cominciando dalle strade.
Addaya 07.7 - ieri abbiamo preso il pullman per Fornells. Mi
sentivo depresso e così ci siamo mossi per comprare del pesce e
vedere se vale la pena portare la barca in quella baia ove il
fondale é meno "tenitore". Giunti a Fornells abbiamo trovato
finalmente un paese, nel senso che a parte la cittadina di
Mahon tutto il resto fino a qua, é fatto di: nuovi insediamenti
turistici, con supermercato, hotels parchi acquatici, servizi in
spiaggia, parcheggi dove serve, tutto in ordine, molto pulito,
posti ben definiti per la raccolta differenziata dei rifiuti,
poco traffico, molti inglesi e basta. Finita la stagione non c'é
più nessuno ma questo per dire che non troviamo niente che ci
interessa nemmeno adesso. Fornells ci fa una buona impressione,
La zona é ricca di aragoste, grosse conchiglie, cozze che
crescono in acqua trasparente..In un primo giro di ricognizione
abbiamo individuato il ristorantino giusto, ove garantisce
il "pescado" elencando le barche che lo forniscono... |
IMMAGINI CORRELATE
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Capo Fornells
Costa Nord
Fornells 08 luglio |
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La
prima settimana che siamo giunti a Minorca é stata di forte
vento ma adesso anzi da diversi giorni fa estate. In tarda
mattinata si innescano le brezze e verso sera inizia una calma
di vento fino al mattino del giorno dopo. Vedremo quanto dura.
Ieri siamo partiti da Addaya e dopo essere passati dalla
splendida cala Arenal de Castell ove gli alberghi coronano tutta
la spiaggia e gia' di buon mattino i bagnanti si accaparrano i
posti migliori. Lo scrivo per raccontare ma non é che faccio
determinate considerazioni perché mi trovo in questa condizione.
Sicuramente posso dire che non andrei in questo alveare a
ricrearmi, consapevole che un'altro non andrebbe a rompersi le
scatole in barca. Dopo un paio d'ore di navigazione siamo giunti
a Fornells, questo posto é senz'altro più vivibile delle ultime
"cale". Qua il paese offre tutti i generi di prima necessità e
alla sera se col tender scendi a terra fai due passi in paese.
In questo periodo faccio fatica a essere lontano dai miei
famigliari, amici e socialità del mio paese. Mah...far funzionar
bene le cose anche dentro di noi non é facile. Il mare
interno...D'altronde non si può vivere senza pensare. Non si
dovrebbe "ruminare" gli stessi pensieri ma forse questo accade
quando il pensiero si sta' per ammalare. Navigare di notte
in due se fa vento dormi poco, una settimana all'ancora senza
scendere per via del forte vento e qualche volta stare di
guardia, pesa; lavorare al sito web mi piace ma a piccole dosi,
vivere in coppia per mesi 24 ore al giorno qualche volta é
impegnativo per tutti e due; Beh dai, non é sempre
così...in più non ce lo fa far nessuno.
Verso un mare a 360°
Mattina del 12 luglio: Fatta
cambusa, rabboccati i serbatoi del gasolio, salpiamo alle 11.30
con rotta di 60° verso la Corsica. Dopo un'ora, modifichiamo la
rotta a 50° per allontanarci ulteriormente dal centro di alta
pressione che staziona da tempo tra le Baleari e la Sardegna.
Ieri sera da un'ulteriore riflessione abbiamo stabilito che
l'andar per baie qua non ci piace é troppo monotono e ci
deprime. Ci troviamo meglio all'Elba, nella nostra bella Italia
che nonostante tutto quando ci arriviamo ci sentiamo quasi a
casa. Infatti siamo più vicini a essa. Dopo tre ore di
navigazione, Minorca in controluce si vede appena. Il mare é
piatto ed immenso ed il nostro spirito é di nuovo sollevato e
stiamo bene. Il vento non sarà un gran che ma almeno ci
spostiamo dove sentiamo di voler andare. Per ancora diversi
giorni, il vento dovrebbe essere favorevole per navigare lungo
la costa occidentale Corsa e se il Maestrale ritarda qualche
giorno ancora godremo di quell'ambiente naturale. Poi giunti a
Capo Corso, può anche arrivare in NW che in un batter d'occhio
siamo alla Capraia e poi all'Elba. Domani mattina mi collegherò
via radio con Amburgo per scaricare i meteofax aggiornati in
modo da poter ancora modificare eventualmente la rotta su
Bonifacio. Navigando s'impara molto ad ascoltarsi, sia perché si
ha molto tempo per farlo o perché si prova subito disagio.Forse
siamo in un momento ove apprezziamo
di più anche la unga
navigazione che lo stazionamento lungo costa in un luogo che ci
porta sempre più lontano. Arrivati ad un obiettivo serve far
presto il giro di boa per poi ritornare. Magari invecchiando si
vuole essere più vicini ai propri cari.
Mar di Sardegna 13 luglio ore 20.00. Siamo a
50M a SW dell'Asinara. Abbiamo percorso circa 150 miglia e
adesso con una rotta di 55° puntiamo su Aiaccio ove giungeremo
domani pomeriggio. Trascorriamo notte piena di stelle, il mare
quieto ci rassicura e poi ci si abitua alloscurità. Il sorgere e
il tramonto della luna é sempre un momento suggestivo che noi
persone di montagna non siamo abituati. Il solito crepuscolo che
annuncia il giorno mentre le stelle scompaiono una ad una.
Ritroviamo lo spettacolo che da il
mare aperto a 360°.
Allestiamo la pesca al traino con una nuova ed efficace esca.
Poco prima di pranzo sibila la frizione del mulinello e
constatiamo di aver preso un bel tonno. Al momento di metterlo a
bordo si rompe il filo (diametro 40) e la prelibata preda si
perde in mare. Dispiaciuti per aver ucciso un bel pesce per
niente. Un pisolino, qualche lettura e guardare il mare
tracciare la rotta sulla carta con i relativi riferimenti delle
coordinate. Dopo cena, ancora il tramonto e il crepuscolo,
durante il quale una coppia di delfini ci individua da lontano e
corrono velocemente verso di noi, saltellano sempre gioiosi e
giocherelloni. Il bagliore del flesh gli intimidisce ma poi
ritornano a darci la buona notte. Verso le 22.00 il vento
rinfresca a 10-13 nodi o da nord. Ideale per proseguire
seguendo
la nostra rotta a oltre i 5kn nonostante le vele ridotte, senza
crearci tensione obbligandoci a guardie attente. Kitalpha con la
carena pulita va che é una meraviglia.
L'alba del giorno 14 ci coglie mezzi addormentati in
pozzetto. La nostra inusuale rotta non prevedeva grande
traffico... Adesso siamo a 33M da Aiaccio e arriveremo nelle
prime ore del pomeriggio. Ci sarà festa nazionale per la presa
della Bastglia. Noi invece faremo: gasolio che costa meno che da
noi, cambusa, il punto della situazione meteo, visto che abbiamo
ancora la Sim francese valida per collegarci a internet,
acquistata a Tolone e una cenetta, magari con qualche ostrica
come alimento di conforto. Questo sempre a Dio piacendo. |
IMMAGINI CORRELATE
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