...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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RELAZIONE ATTIVITA' 2004-05.-

BaseItalia onlus nasce nel 2004 con lo scopo di favorire l’integrazione di soggetti diversamente abili attraverso attività sportive, attività ricreative e anche attraverso l’esercizio attivo e consapevole di ogni diritto umano, molto spesso a loro negato.  

Attualmente è anche iscritta all’albo delle Associazioni di Volontariato della Provincia Autonoma di Trento con riconoscimento giuridico. 

L’attività di Baseitalia ONLUS, finalizzata a promuovere un’originale e innovativa iniziativa a carattere sociale-terapeutico per soggetti disabili, come quella dei progetti attuati, dal titolo “i Disabili hanno sempre navigato” ha permesso molti gruppi di disabili in occasione delle settimane di navigazione per mare, di riconfermare e riaffermare positivamente soprattutto in senso terapeutico, la validità dell’iniziativa.  

Ne sono una testimonianza visiva le numerose fotografie e filmati, nonché i significativi scritti effettuati da medici e operatori orientati all’handicap ed al disagio psichico che hanno relazionato e riflettuto sull’argomento anche sui giornali locali. 

Nei vari cicli di attività e analisi comportamentale, si è potuto evidenziare come l’aspetto terapeutico-aggregativo sia stato di fondamentale importanza e abbia permesso di creare momenti di notevole coesione e interdipendenza tra tutti i partecipanti, coinvolgendo i soggetti disabili ad un innovativo senso di responsabilità per le nuove incombenze assunte all’interno di un intenso e significativo periodo di partecipazione alla vita di gruppo.

Nei vari cicli di crociera hanno partecipato distinti gruppi di persone diversamente abili: Disabili down, Disabili psichici e Persone non vedenti (ANFFAS Trento – Casa del Sole Trento – La Panchina Trento – ASL Centro di Salute Mentale Trento - Unione Ciechi Trento ecc.), i quali si sono alternati, nel corso di distinte settimane di crociera per mare, assieme allo staff educativo e di accompagnatori preposti dalle varie associazioni orientate alla diversità dei partecipanti al progetto.

La riaffermazione di una esperienza positiva dunque, che ha favorito il miglioramento della autocoscienza di sé tra i giovani partecipanti e sviluppato concretamente l’idea di una possibile nuova terapia rieducativa-socializzante per i soggetti disabili, soprattutto per quando riguarda il disagio psichico, come evidenziato e testimoniato dalla lettera del dott. De Stefani, responsabile del Centro di Salute Mentale di Trento.  

Un risultato altrettanto positivo è stato quello di conoscere più profondamente ed aiutare concretamente alcune organizzazioni croate orientate all’Handicap visivo.  

I vari incontri hanno permesso di allacciare nuovi rapporti di amicizia tra i  non vedenti trentini e quelli Croati fornendo l’occasione per permettere uno scambio di vedute, di opinioni e riflessioni tra i coordinatori delle associazioni trentine partecipanti all’iniziativa e quelle Croate.  

Al riguardo si sono realizzate alcune iniziative in comune quale quella di realizzare un vocabolario Italiano/Croato e Croato/Italiano in versione Braille per non vedenti e di dotare l'Associazione Non vedenti della Regione Istriana di Pola di una stazione multimediale computerizzata per non vedenti.

Progetto realizzato e concluso nel 2005 con il supporto della Provincia Autonoma di Trento e l'Associazione Progresso Ciechi onlus di Borgo Valsugana. 

Una ulteriore riprova della validità dei progetti attuati è stato l’invito a partecipare in qualità di relatori al convegno internazionale “Nuove tecnologie e nuovi orizzonti per la vita indipendente delle persone cieche e pluriminorate” tenuto a Treviso il 12 e 13 dicembre 2005 nella sessione “Per una quotidianità da protagonisti”. 

Linee guida dei progetti  “I disabili hanno sempre navigato” 

·         Il Mare e la Natura quali forze rigeneranti. 

·         Il cambiamento di stato, un nuovo ambiente, nuovi stimoli sensoriali ed un’esperienza fortemente emotiva e personale. 

·         La dinamica di gruppo: gli stili diversi, la cooperazione che trascende la generica socializzazione.

·         La riabilitazione: la conoscenza del proprio corpo e del proprio equilibrio; la possibilità di compiere movimenti e gesti altrimenti dimenticati. 

Da quanto finora esposto abbiamo visto che le persone disabili hanno, come tutti quanti, la necessità ed il desiderio, non solo personalistico, ma anche educativo e terapeutico, di vivere attività di tempo libero finora riservate quasi esclusivamente alle persone normodotate.

Tanti anni sono trascorsi dalle prime prese di coscienza che hanno fatto compiere anche ai disabili alcuni sostanziali passi in seno alla società civile.

Purtroppo, soddisfatte le prime urgenti necessità, la loro vita scorre ancora oggi pressoché immobile e sedentaria in attesa di una libertà d’azione e di una possibilità di esprimere le proprie capacità e la propria volontà di vivere anche nei momenti di tempo libero, di vacanza, di voglia di bere alla coppa della vita come persone normali.  

I progetti quindi proseguono, in base a esplicita richiesta delle persone intese come individui e dai bisogni di ricreazione emotiva espressi e, come previsto dal nostro statuto,  si sviluppano e articolano intorno ad essi. 

Più specificatamente e in sintesi, moltissime persone disabili che finora non hanno ancora vissuto l'opportunità di partecipare alle crociere, chiedono la possibilità di un momento aggregante e liberatorio in grado di unire, formare, trasmettere saperi ed emozioni, nonchè di essere messe in contatto con attività socializzanti quali la navigazione a vela  e di poter dimostrare di essere all’altezza di vivere serenamente tali momenti. Qui l’esigenza di dare continuità a questa attività e di strutturarla in maniera più organica prevedendo alcune fasi in progressione che permettano a questa tipologia di utenti di acquisire nozioni, comportamenti competenze, abilità che la pratica della vela e della navigazione d’altura sottendono.

Per svolgere tali attività è indispensabile acquistare delle attrezzature di base per poter avviare i corsi propedeutici di vela al lago e le numerose crociere di addestramento al mare. Pertanto  alleghiamo alla presente l’elenco dei beni strumentali individuati da acquistare come dotazione iniziale.

Come dettagliatamente spiegato nel progetto “Penelope 2006” presentato a fine dicembre 2005, presso la segreteria dell’Assessorato alle politiche sociali, gli intenti e le finalità si sintetizzano come segue:   

LINEE DIRETTRICI  

Ø      FORMAZIONE E TERAPIA RIABILITATIVA

Ø      COSTRUIRE  L’INTEGRAZIONE

Ø     AUTOSVILUPPO 

OBIETTIVO GENERALE 

Ø      FORMAZIONE TERAPEUTICA ALLE DINAMICHE DI GRUPPO

Ø      MOMENTO DI FORZA RIGENERANTE E RIABILITATIVO

Ø       SOSTEGNO ALL’AUTOSVILUPPO  

OBIETTIVI SPECIFICI  

Formazione e terapia riabilitativa

             

Ø      Formare e addestrare i gruppi partecipanti alle crociere per renderli coscienti delle difficoltà ed opportunità di riabilitazione che vengono loro offerte.

Ø      Realizzare la continuità del focus group di persone disabili, tutor e/o associazioni, con funzioni di diffusione e primaria preparazione alle crociere nell’ambito del loro contesto sociale. 

costruire l’integrazione 

Ø      Formazione e preparazione dei gruppi ad una autonomia finalizzata ad una integrazione nelle dinamiche operative e decisionali della convivenza in un ambito costretto. 

SOSTEGNO ALL'AUTOSVILUPPO 

Ø      Fornire know-how tecnici e professionali sulla navigazione a vela. 

Ø      Continuità del Project work per la costituzione di una scuola di vela per disabili.                                                                                                     

BENEFICIARI 

Beneficiari diretti le donne e uomini portatori di handicap e più specificatamente le fasce più giovani e più deboli del tessuto sociale.
Beneficiari indiretti enti, cooperative e associazioni umanitarie che operano nella solidarietà e nell’utilità sociale verso i portatori di handicap, che avranno così la possibilità di avere un  partner in grado di aiutarli a meglio formulare i loro bisogni di attivazione delle attività di tempo libero e di interagire in rete nei vari progetti in corso.
In misura trasversale risulta beneficiaria anche la popolazione della Regione Trentino Alto Adige che ha la possibilità di vedere soddisfatti alcuni bisogni psico-fisici della fascia più debole della propria popolazione e nel contempo di attivare collegamenti ed alleanze a livello internazionale finalizzate ad uno scambio di conoscenze.
 

Hanno collaborato con noi ed aderito ai nostri progetti:       

·         A.N.F.A.S.S. TRENTINO onlus - TRENTO

·         CENTRO ABILITATIVO IL PAESE DI OZ – TRENTO

·         CASA DEL SOLE – TRENTO

·         LA PANCHINA – TRENTO 

·         COOPERATIVA SOCIALE LA RETE – TRENTO

·         CENTRO DI SALUTE MENTALE - TRENTO

·         ASSOCIAZIONE PROGRESSO CIECHI Onlus  - BORGO VALSUGANA (TN)

·         UNIONE ITALIANA CIECHI – TRENTO 

·         PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO – Assessorato Cooperazione Internazionale

·         REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE - 

Altri Partners che hanno appoggiato le iniziative:  

·         CENTRO EFESTO onlus – LOREGGIA (PD)

·         A.N.P.V.I. onlus - ROMA  

·         CASA EDITRICE IL TORCHIO onlus – PADOVA

·         TIFLOSYSTEM Spa – PIOMBINO DESE (PD) 

·         QUOTIDIANO “L’ADIGE” – TRENTO

·        QUOTIDIANO “TRENTINO” - TRENTO  

·         COMUNE DI POLA (CROAZIA)

·         CAPITANERIE DI PORTO di POLA, FASANA, ED ALTRI PORTI DELLA CROAZIA

·         GESTIONE AUTONOMA ISOLA DI BRIONI (CROAZIA)

·         ASSOCIAZIONE NON VEDENTI REGIONE ISTRIANA DI POLA (CROAZIA)

·         ASSOCIAZIONE PICCOLA CASA ISTRIANA DI POLA (CROAZIA) 

·         WAY POINT CHARTERING (CROAZIA)

·         JOHNATAN SAIL CHARTERING (CROAZIA                                                                    

                                                                        Il presidente

                                                                      Giuseppe Hoffer

Note pratiche per la scelta del 5 per mille