Dallo
stralcio lanci del 14.07.1990. "Il progetto è dell'anno 87. Oggi
è il coronamento di un'attività che ho ideato per puro gusto personale; quello
di
avvicinare il paracadutismo alla montagna e che
trova riscontro nelle belle emozioni vissute e nei risultati sportivi ottenuti.
L'esperienza organizzativa condivisa con tanti amici, le rare emozioni
condensate in due giornate sportive così intense e trascorse col massimo
impegno da parte di tutti, l'evidente passione che trova modo di
esprimersi, credo sia la vera impresa realizzata.
Roberto
Tessari sta allestendo la zona di atterraggio con manica a vento e anemometro.
Sarà lui a darci le info sulla forza e direzine del vento a terra.
Sabato 14 luglio
1990, Hoffer, Maggiori e Bambini conquistavano il record europeo, atterrando in cima al Bianco. A collaborare
per la parte alpinistica il capo delle guide alpine del M, Bianco Lorezino Cosson, e l'amico
guida alpina Giovanni Groaz.
In questa sequenza di
immagini lo spettacolare
atterraggio di Piergiorgio Maggiori, sul Monte Bianco 4810mt. PT è stato
l'entusiasta e coraggioso compagno in tre atterraggi
sulle vette Alpine. Dopo l'atterraggio sul Cervino, progettavamo insieme
di atterrare sul Mutza Ata nel Pamir Cinese per stabilire il record del mondo.
Record che non ci interessava ma era una
scusa per reperire
gli sponsor necessari per affrontare un costo così elevato per tale e stupenda
impresa. Atterrare ai 7500mt. ci costava troppo e abbiamo
dovuto rinunciare. Negli anni sessanta dei Russi atterrarono sul Picco Lenin di 7000mt. circa... non credo
in vetta, in quanto
la zona alta è tutta rocciosa. Più in basso vi sarebbero
rocce miste a ghiaccio fattibili per atterrare. Comunque perirono in otto,
forse per mancanza di una preventiva acclimatazione o per le
difficoltà tecniche che riserva una simile
impresa d'alta quota.
Si
intravede il monte Bianco di
Courmaier. L'elicottero atterra al Col Major
dove scarica l'attrezzatura per la misurazione del vento.