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Bepi Hoffer
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MONTE
BIANCO
4810m
IL RE
DELL'ALPE |
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Per la
via normale Francese |
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Dal
Col du Midi alla vetta |
Dopo forti nevicate recenti,
sono molto pericolosi per valanghe e distacco di lastroni sia sul
pendio iniziale a NW de M. Blanc du Tacul anche se di soli 30°, sia
quelli più ripidi del Col du M. Maudit e anche del Mur de la Còte. |
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Itinerario
su neve e ghiaccio bello e lunga, molto interessante per la varietà delle
vedute e dell'ambiente. Dal Col du Midi scavalca prima la spalla
occidentale del M. Bianco du Tacul e poi quella del m. Maudit, tocca il
Col della Brenva e termina per la cresta
NE. Richiede perciò molte ore di permanenza in quota. Normalmente il
percorso è indicato dalla traccia
nella neve, in quanto coincide anche con le vie normali del M. Blanc du
Tacul e del M. Maudit.
In
condizioni normali non presenta particolari difficoltà ne pericoli,
tranne per grandi crepacce terminali presenti di solito sotto il Col du M.
Maudit e rischi di caduta di ghiaccio dai seracchi sui pendii iniziali. |
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Con
neve instabile, l'eventuale presenza contemporanea
sul pendio di molte altre cordate, non deve dare senso di sicurezza ma al contrario,
in quanto
aumenta il carico sul pendio e quindi la sua possibilità di
distacco. |
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Dente del Gigante per il
versante sud ovest |
Vista del M. Bianco, dalla
gengiva del Dente del Gigante. Sullo sfondo
la Tour Ronde, il rif. Torino col Cirque Maudit
il Gr. Capucin |
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La Mer De Glace |
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Misura
7 km di lunghezza ed il suo spessore è di circa 200 m.
Dopo quello di Aletsch,
é il secondo
ghiacciaio più importante delle Alpi.
Raggiungiamo
l'Aiguille du Midi 3842m. con l'ardita funivia, scendiamo il
ghiacciaio del Tacul che immette nella Mer de GlacE. Tutto
intorno un magnifico scenario. Avvicinandoci alle morene, il
ghiaccio è sempre più: sporco, sassoso e azzurro nelle fessure e
nei crepacci.
Risaliamo
il
ripido sentiero a tratti attrezzato,
fino
a
Montenvers,
collocata un po' a monte della lingua terminale del ghiacciaio.
Il trenino a cremagliera ci riconduce a Chamonix. |
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