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Bepi Hoffer
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Medio e Alto
Mare Adriatico
Da Marina Sveva a Marina di Ravenna
25.09 al 05.10.2017
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Marina Sveva ad alto tasso di ordine e sicurezza![](Anno_2017/A17_173711_small.jpg)
Questo marina è a sole 10M da Termoli ma ho impiegato parecchio
tempo ad arrivarci,
causa il crescendo del vento da N - NW appena terminato di
piovigginare.
Il mare era contro, si trattava di bolinare a motore stretti
rispetto all'onda. La spiaggia sabbiosa era a ridosso
dell'ingresso al porto. Il responsabile del marina garantiva non
esserci problemi di fondale all'ingresso. Decisamente era
attendibile e infatti non poteva essere altrimenti ed entrai
alle ore 14.00 con il motore ben allegro. Per questo porto la
stagione era ormai finita. Il paese stava abbastanza distante
per andarci a piedi con il tempo incerto. Per la cena avevo
trovato una trattoria a conduzione famigliare dove trovai da far
due chiacchiere con altri simpatici avventori che ritrovai anche
alla cena della sera successiva. Intanto il vento in rotazione è
previsto per il mattino successivo da ENE. Buon. Considerando
che per arrivare ad una battimetrica di 25m. e doppiare Punta
Penna e Vasto, comunque, devo fare otto miglia verso N.
Alle ore 07.00 di mercoledì 27.09 ho gi mollato gli ormeggi e
tutto contento dò aria alle vele. Appena doppiato Punta Penna la
musica cambia. Ricomincio a tribolare ma, se è vero essere in
rotazione da N, serve pazienza. Per Ortona con rotta 300°
destreggiandosi tra: zone ittiche protette, divieti di accesso
e piattaforme, riesco ad arrivare a vela con un poco di motore e
un po' di pioggia, ad Ortona verso le ore 16.00. Fabio l'ormeggiatore
della LN, mi chiama per l'ormeggio all'Inglese su una zona di
pontile ancora non liberata. Mi trovo a fare manovra con vento
in zona ristretta e con bassi fondali. Ne nasce una secca vivace
"scazzatura" ribadendo che doveva farmi entrare tra i pontili dal
momento che l'ormeggio è stato liberato. Non è stato un buon
inizio ma poi, come spesso succede, abbiamo fatto amicizia con
la promessa che sarebbe venuto a Trento ai mercatini di Natale.
Ortona città di confine
Nel senso che
ho trovato tanta gente, non dico scortese, ma stressata e di
fretta. L'ho subito avvertito presso la LN, al Bar della
stazione ferroviaria, al supermercato ma tutto contribuisce a conoscere
parte delle realtà sociali. Verso
sera misuro la pressione, ho la minima oltre 100. Il diuretico
l'avevo già preso. Chiamo il 118 e chiedo lumi al medico e temporeggio per l'eventuale intervento. Chiamo a cell.
Fabio. E' a casa ma si premura di scendere in porto ad aprire il
cancello di accesso hai pontili, in caso di necessità. La pressione si
stabilizza e al mattino vado all'ospedale ad un controllo. Percorro parte del
porto, dove svettano come guglie grandi gru montate a bordo di
navi, capaci anch'esse, di tenere appesi pesanti carichi.
Raggiungo la stazione dei treni, da dove partono rari autobus
che portano alla città, posta dai 50 ai 70m. più in alto. Fatti
gli esami sono ritornato a piedi e mi sono messo a riposo. Fabio
intanto ne parla con Domenico altro socio LN che lavora come
anestesista presso il pronto soccorso di un'altra città
relativamente vicina. Ci conosciamo e fatto il punto della
situazione mi riaccompagna all'ospedale dove i suoi colleghi che
ben conosce, approfondiscono con altre analisi mandandomi poi, dal
cardiologo. Alla fine si stabilisce che io sto bene ma dovrei
riguardarmi di più ed evitare condizioni che creino inconsci
stati d'ansia. Anche
con Domenico, si instaura un simpatico rapporto interpersonale,
con la promessa di ritrovarsi in mare. Prima di ripartire verrà
in barca con la sua giovane figlia Giulia, a salutarmi. Dopo un
abbraccio, Fabio molla i miei ormeggi e ci salutiamo.
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![](Anno_2017/A17_173150.jpg) |
Pescherecci allineati pronti al via
Civitanova Marche
01-02
ottobre 2017![](Anno_2017/A17_181822_small.jpg) |
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Sono le ore 16.00
di sabato 30 settembre. Trascorrerò volentieri la notte in mare,
evitando Pescara e tutto il lungo casta. Di notte, il vento contrario si
attenua e al largo, oltre le 6M non trovo reti segnalate da invisibili
bandierine, invece, eventuali "Palancari" per la pesca d'altura,
sono segnalati da
boe luminose o da pescherecci nei pressi. Dalle ore 23.00 in poi è
previsto un leggero WSW di 4-5-6 kts. Sigh...Però durerà fino al
mattino. Nel cuore della notte, per un paio d'ore, mi metto alla "K" e
dormo. Un supplemento di luci oltre a quelle di via, mi rendono
visibile, senza dover attivare la guardia radar. Mi piace risvegliarmi
in mezzo al mare con la tranquillità data dal: nulla da temere.
La mattina del 01 ottobre, verso le 11.00 il vento ruota a NNE e poi NE.
Poggio e continuo lentamente. Non ricordo i mille pensieri sereni, le
considerazioni personali, il semplice apprezzamento per questa quiete
che ti rilassa il viso e lo rende disponibile ad un sorriso, per un
pensiero, per un delfino o qualsiasi cosa attragga la tua attenzione. Si
è più miti anche con se stessi,
a fronte di qualche propria maldestra azione.
Decido di rientrare su Civitanova Marche. La lega
mi assegna un posto barca. Il mio
pensiero
vola alla mia cara
Shila. Una Labrador, morta proprio in questa
città, nove anni fa. Giungo in porto alle ore 15.00 contento di aver
fatto
piano piano 65M senza stancarmi tanto. Riposo anche il lunedì 02.10 in
attesa del vento di scirocco previsto per il giorno successivo. Alla
sera, sposto la barca ormeggiandola al distributore. Sono l'ultimo
cliente della giornata, fanno un rabbocco di gasolio e metto in chiaro
la barca per partire presto il
giorno successivo. |
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![](Anno_2017/A17_213959.jpg) |
Pesaro
ne ho sentito tanto
parlare che mi sento quasi a casa
03.10.2027 |
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Arriva lo Scirocco
Il giorno 03.10 lascio
l'ormeggio di Civitanova verso le ore 06.00 comunque prima
dell'alba. Voglio essere nel posto giusto al momento giusto che
corrisponde all'arrivo dello Scirocco. (SE) Intanto mi avvio
verso la batimetrica di 50 m. fuori da fanali, ostacoli atti a
segnalare condutture sottomarine e quant'altro. Verso le 10
arriva. Al momento non è potente: penso sui 15 kts. Non mi
prendo la briga di attivare la stazione del vento. Si prosegue assai bene. A riva ho solo il Genoa e
non ho voglia di armare il tangone, dare randa con una ritenuta,
poi aumenta e devo ridurre. Piuttosto mi preparo qualcosa da
mangiare. Durasse fino a notte arriverei a Ravenna prima
dell'alba di domani; ma, sono anche contento di fermarmi a Pesaro
e Rimini che non ho mai approdato in barca. Il Monte Conero
è a sinistra, mi trovo già largo dove il mare può sfogarsi
quanto vuole e se rinforza, dopo Ancona stringo sulla costa.. Nessuna
barca a vela all'orizzonte. L'unica nave in vista mi sfila sulla
dritta, ci salutiamo: io con la mano e loro con
una potente strombazzata. Che bello. C'è da dire che
essendo all'altezza di
Ancona, per giungere a Pesaro mi
aspettano altre 30M. Infatti lo spendere meno energie possibili
è abbastanza giustificato. Un servizio strepitoso mi viene dato
dalla mini sdraio in uso sulla panca di dritta del pozzetto.
Riesco a incastrarla, per quanto riguarda il beccheggio e per il rollio, mi devo tenere solo con mare formato ma, in quel caso ho
anche altri accorgimenti. Può sembrare una sciocchezza ma poter
stare parzialmente distesi anche per poche ore, alla fine rende.
Anche la copertura integrale del pozzetto, verso fine settembre, quando il cielo è coperto e da una parte o dall'altra l'aria è
frizzante, chiudi la parte sopravento evitando giacche e
berretti vari. Beh! con qualche anno in meno o tenersi più
allenati, potrebbe essere tutto superfluo. Intanto lo Scirocco
ha perso energia ma è già tanto non avere mare contro. In vista
del porto canale, chiamo CP mare e chiedo un posto al transito.
In ottobre è molto più facile ottenerlo. Verso le ore 19.00
ormeggio la barca all'inglese lungo il canale. Sono stanco ma
contento come avessi realizzato come dovevo, una intensa
giornata. Messi i piedi a terra mi guardo intorno a vedere se
uguale o diverso il luogo prima immaginato consultando il
portolano. L'aria tiepida della sera, favorisce il fare
due passi in città, magari verso un'indimenticabile
trattoria per poi scoprire che bisogna prenotare. Ritorno alla mia barca
rifugio, lei, non mi delude mai. |
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![](Anno_2017/A17_163032.jpg) |
RIMINI
Dal
Portolano, pericoli: "porre attenzione per i natanti
provenienti da N ad un banco di sabbia e ghiaia con fondalidi
030/050 m,formatosi a circa 1.200 m. a Ponente dall'imboccatura
del porto ad una distanza di 300 m dalla costa.
Accesso: Mantenersi sull'allineamento di 190°30'
faro-grattacielo: proveniendo da S allargarsi prima di scapolare
il molo di levante e procedere nella canaletta di ingresso
mantenendo la dritta.
Rimini 04.10.2017 |
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Quale contributo alla
tragedia in mare di quest'anno
Prima di levare gli ormeggi da questa ridente
Pesaro, faccio gli auguri di buon compleanno alla
Carla, nata in questa città e, mi avvio verso Rimini che dista 15M
circa. Anche in questa zona, sono numerose le boe luminose ad uso
speciale, atte a delimitare ed evidenziare gli spazi destinati ad
allevamenti ittici: acquacolture: ostriche e cozze. Ve ne sono per tutta
la costa è anche uno spettacolo. di imprenditoria. Diverse province
frontaliere, da oltre 20 anni hanno promosso lo studio degli ambienti
marini costieri; acquisendo competenze nell'ambito della biologia e
geologia marina. Una decina di comini che vanno da Bari a Rimini, hanno
creato una gestione integrata delle zone costiere; riconvertendo i
pescatori ad una maggior flessibilità e adattabilità al tipo di pesca;
assoggettandola anche alle analisi e al contesto ambientale. Credo che
il partenariato europeo sia stato determinante.
Intanto con il mio bel binocolo individuo la Rocca di San Marino. Ormai
sono vicino, individuo il grattacielo quale punto cospicuo. Il pensiero
vola a quei cari appassionati ai quali peggio di così non poteva andare.
Chiamo CooPmare; ottengo un transito e, ormeggio in banchina
all'inglese. Avevo mangiato durante il trasferimento. Il sole era ancora
alto ed il molo brulicante di pescatori. Risalgo in barca e scendo i tre
scalini in teak, ombreggiati dalla veranda del pozzetto. Tralascio il
plotter cartografico e traccio due righe corrispondenti all'asse vento
da nord est. Saranno usciti dal porto di Marina di Ravenna, il tempo di
realizzare che era meglio desistere ma non sono riusciti a rientrare.
Prendere il largo bolinando con l'ausilio del motore; considerando:
l'armo velico, la deriva e lo scarroccio. Deciderlo subito, non è come
dirlo e intanto, la forbice si chiude. La somma di altri fattori può
fare la differenza, sia in positivo che in negativo. Dobbiamo ricordarci
di loro; appassionati come me, come voi, che amiamo la natura; ma con
rispetto perché anche loro erano come noi, o forse, anche meglio di noi. |
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![](Anno_2017/R17_123246.jpg) |
![](Anno_2017/R17_225934.jpg)
MARINARA
Marina di
Ravenna
O5 ottobre 2017 |
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Le ultime 25
miglia di quest'anno
Giovedì cinque ottobre, alle 6 sono
operativo. Faccio colazione, metto in ordine piatti, controllo
il meteo e riscaldo il motore. Alle
ore 7.15 esco dal porto. La
sera prima mi ero intrattenuto con due pescatori fermatisi
vicino a me, ai quali, oltre che informarmi come va con la
pesca, chiedevo se secondo loro, vi fossero zone con dune
sommerse seguendo una batimetrica sui 10 m di fondale; questo
per evitare di aggirare tutti gli impedimenti presenti in questo
tratto che arriva fino a Marina di Ravenna. Una informazione in
più data da operatori del luogo non mi dispiace.
Sfila a dritta la prima piattaforma offshore: Benedetta 1 a sx
Morena 1 più avanti a dx Antares e poco dopo sempre a dx
Antares 1. Sulla
batimetrica dai 17 ai 30m vi sono piattaforme come funghi.
D'altronde serve a fronteggiare i nostri consumi. Non
entro nel merito per non esplicitare altre considerazioni. Alle
14.30 entro nell'avamporto, di Marinara; costituito da due
lunghe (2,5 km.) dighe, atte a mettere in sicurezza l'ingresso
al porto, dai venti di traversia, pericolosi per barche e navi;
da insabbiamenti e bassi fondali, in prossimità di esso.
Il marina è il più grande dell'Adriatico, capace di contenere
1.300 imbarcazioni. Dispone di: una lunga spiaggia, piscina,
negozi, appartamenti, ristoranti bar e supermercati. Il
personale è ben organizzato e cordiale. Mi piace. I collegamenti
con autobus per Ravenna, transitano ogni mezzora e in estate la
linea è diretta. La barca di Massimiliano è presente in porto,
sentito al telefono e poi in banchina, si riconferma un'ottima
persona con la quale ho instaurato un buon rapporto
interpersonale.
I
quattro del muretto, il bravo fotografo è Trevor, ci ha
colti in compagnia cosi abbiamo conosciuto anche lui.
Grazie ad Antonio ho conosciuto altri amici; ci incontriamo
spesso presso il bar al Timone e abbiamo motivo di fare due
chiacchiere. Sempre lui, è parecchio dinamico di suo e si
propone volentieri a dare una mano: accompagnandomi a fare
qualche acquisto per la barca o come l'altro giorno, in
compagnia con l'amico Martino siamo andati a Porto Garibaldi a
verificare se era il caso di mettere la barca in secca, da
quelle parti; essendo anche un buongustaio, conosce piccole
trattorie dove cucinano come una volta, con: semplicità e
qualità. A questo proposito racconterò, in una successiva
pagina, di una bella esperienza vissuta nell'adiacente "Valle",
insieme a questi amici: Antonio, Fausto, Enzo, Paolo, Martino e altri che non
conoscevo. |
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