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Bepi Hoffe
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Il Jumper Alexi Kosarev, 27 anni residente a Mosca è morto il giorno 05. aprile 2003, lanciandosi dal Monte Brento. Dopo alcuni giorni di vento che hanno visto i jumpers Russi lanciarsi comunque e subire due incidenti in atterraggio. Ieri verso le 18.30 in un momento di calma di vento (per tutto il giorno in altre zone spiravano venti ibarici da nord) Alexi si lanciava dal Becco dell'Aquila. Un lancio di 5/6 secondi.

Non era abbastanza tranquillo, effettuava il lancio dal solito pilastrino, a dx del Becco dell'aquila, ove gli allievi preferiscono saltare. Era abbastanza teso, si lanciava ma subito la sua posizione appariva disassata e con la spalla dx "bassa". Anzich'è rilassarsi e pensare a stabilizzarsi,  risolveva il problema che del resto si stava accentuando, andando all'apertura dopo circa 5/6 secondi! La presa del pilotino per l'apertura, provocava una ulteriore rotazione.

Si udiva un forte schok di apertura del paracadute il quale effettuava una ulteriore rotazione provocata anche dalla posizione  delle spalle e conseguente trazione asimmetrica delle bretelle.

 Alexi non poteva avere il tempo di fare niente. Supponiamo che i secondi di caduta libera fossero 6", si troverebbe ancora sopra i grandi tetti, cioè troppo vicino alla parete.

Raccomandiamo di tenere un minimo di 8 secondi di caduta libera, Per quelli dotati di emergenza, (tipo Sorcerer) e per i monovela, sarebbe importante assumere una posizione di "deriva" efficace arrivando fino a 12/13 secondi, quanto basta per oltrepassare la base della parete. Ricordate di lanciarvi leggermente verso sinistra perchè a dx c'è un pilastro che si evidenzia pericolosamente quando arrivate alla quota di apertura. Dobbiamo ricordare che la parete del Brento, è molto pericolosa in caso di malfunzionamento, sopratutto per quelli che aprono il paracadute sulla verticale dello zoccolo e non oltre la verticale della "base parete". Raccomandiamo di saltare con i materiali adatti, e senza vento.

Personalmente (se può servire a dirlo) saltavo sempre dal terrazzino a sx del Becco dell'Aquila, anche se lo stacco è più impressionante, ma dà la possibilità di slanciarsi con più forza verso l'esterno della parete, coadiuvando in una importante sinergia, la deriva favorendo notevolmente, l'allontanamento dalla parete. 2° Impostavo la direzione di lancio 45° a sx rispetto alla vista della valle così da potermi distanziare il più possibile dal pilastro, contro il quale hanno impattato in molti. 

A nome di tutti i jumpers Italiani, porgo le più sentite condoglianze alla famiglia di Alexi, partecipando al loro grande dolore.

Bepi Hoffer