...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Bepi Hoffe
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I ragazzi de "lL PAESE DI OZ"

 

Nord Adriatico

di Bepi Hoffer

Si affaccia sul bel golfo del Quarnaro la parte costiera meno conosciuta della penisola croata

Al riparo nella valle "dei  Tonni"

007 - Il pirata buono

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La valle dei Tonni, è lo sprofondamento del letto del fiume Arsa avvenuto millenni or sono. Il paesaggio nonostante la macchia mediterranea che ne ricopre in parte le sponde ricorda i fiordi del nord, per per le sue alte rive spesso brulle e per i monti che si alzano sul lato orientale. Appena entrati nel canale, ci accoglie l'aria tiepida e calma odorante di flora mediterranea. Ovunque domina un grande silenzio, interrotto saltuariamente dai rumori di una cava che al nostro passaggio serale,  la trova in fuori orario.  Il primo ancoraggio interessante lo scorgiamo sulla "dritta". L'osservo sulla carta e al binocolo, è la Valle dei Tonni, una baia decisamente ridossata da tutti i venti. C'è un molo nella parte settentrionale, con quattro metri di profondità, al quale si può accostare. A sud c'è un campeggio poco frequentato anche li c'è un molo in pietra con due metri di profondità. Dare fondo non è semplicissimo a causa delle profondità rilevanti (12 - 15 m)eccetto che nell'ansa nord.

Risalendo il canale(anche grazie a Francesco che, vigila sulla carta nautica) troviamo a ovest  la Valle Blaz, antico porto romano ora completamente disabitato, sulle rive dei ruderi di un antico mulino. La baia è orlata da una lunga spiaggia di ghiaia e ci sono delle sorgenti di acqua dolce tant' è che ancora pochi anni or sono le donne di Traghetto venivano fin qui in barca per lavare le coperte alla fine dell'inverno. Sull'altra sponda a nord est di valle Blaz c'è l'unico abitato del canale: Traghetto. C'è un lungo molo di pietra dove sta attraccata una grande barca in legno. Ci accostiamo gettando le cime all'armatore che, gentilmente ci aiuta nella manovra e, ci fa passare sulla sua per scendere a terra.
 Il luogo è quieto ed appartato. Ci sono un negozio di alimentari (che Mario conosce bene) e una "gastionica" (trattoria) dove, seduti tutti insieme a uno dei grandi tavoli sotto un grande ciliegio, mangiamo di gusto, chi le milanesi chi il pesce fresco, recuperando ritmi e, dolcezze perdute. Più a nord ci sono i moli del porto carbonifero e una cava di epoca romana. 

  

                             

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 GIOVANNA
il silenzio l'acqua le cicale

Le nostre care PRINCIPESSINE

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Si salpa da Pola, lasciando a terra lo stress del viaggio. Appena "mollate" le cime solo la nostra esultanza e il rumore del motore   rompe il silenzio. Con la velocità, aumenta l'aria fresca. Un'ora dopo la partenza diamo fondo all'ancora nella baia di Veruda. I ragazzi potranno riposarsi nel silenzio, l'acqua, le cicale.

La luna errante saliva nel cielo
e mai, in nessun punto, riposava. Saliva dolcemente e aveva accanto solo qualche stella. La sua luce irrideva il mare afoso, come brina d'aprile si spargeva;
Osservavo oltre l'ombra della nave i serpenti marini; muovendosi lasciavano una scia bianca e splendente, e se si sollevavano cadeva in fiocchi candidi quella magica luce.                       - Coleridge -

Il giorno seguente salpiamo diretti verso la valle dei Tonni. Ci aspetta una giornata di buon vento, inizia così il grande gioco della vela.

 

LE REGOLE D'ORO PER VINCERE LO STRESS DA NAVIGAZIONE

COSA PORTARE IN BARCA  -  ETICHETTA  NAVALE  (codice di cortesia)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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