Alpinismo
B.A.S.E. Jump
Delta e
Parapendio
Manuali
Nautica
Paracadutismo
in alta Montagna
Paracadutisti
Trentini
Rassegna
stampa/TV
Sci alpinismo
Web master
Bepi Hoffer
| |
GRAZIE ai colleghi OM, agli appassionati
di radioascolto ed a quanti
ci stanno inviando messaggi e lettere
di apprezzamento per questa nuova rubrica,
punto d'incontro dei Soci ARI alla riscoperta
delle interessanti risorse del radioascolto
e delle sue implicazioni sulla nostra
attività di radioamatori. Un ringraziamento
particolare ad altri amici OM ed appassionati
del radioascolto che hanno offerto la loro
collaborazione non solo a questa rubrica ma
anche alle iniziative che, per voi, stiamo progettando
per i prossimi mesi.
Questo mese voglio proporre una panoramica
sulle modalità di organizzazione e
gestione di una stazione di radioascolto. Ma
prima di proseguire il nostro "viaggio" nel
mondo del radioascolto, è appena il caso di
proporre alcune informazioni di base sul fenomeno
che governa tutto il traffico delle
onde elettromagnetiche: la propagazione. In
particolare: come e perché i segnali di una
stazione radio arrivano a distanze così notevoli?
Un fenomeno che i radioamatori conoscono
bene e con cui si trovano, presto o
tardi, a fare i conti. La sperimentazione marconiana
aveva dimostrato, fin dagli albori,
che le onde elettromagnetiche percorrono
distanze notevoli di là dalla linea dell'orizzonte.
Tra le diverse fasce di cui si compone
l'atmosfera ce n'è una formata da molecole
che, in presenza di radiazioni ultraviolette,
si trasformano in gas in grado di provocare
una rifrazione più o meno grande alla
massa di onde elettromagnetiche che salgono
fino a distanze comprese tra 70 e 500
km circa dalla superficie terrestre. Quando
le particelle della ionosfera sono abbastanza
cariche la rifrazione, cioè il salto, delle
onde elettromagnetiche su di esse può trasportarle
a distanze notevolissime. Sulla propagazione
però esistono diverse teorie e
qualcuna di queste sostiene che su percorsi
che attraversano il mare il salto può rifrangere
le onde elettromagnetiche addirittura
nuovamente nella ionosfera rifacendo più
volte il percorso. In questi casi si parla di "salto
multiplo".
Conoscere la propagazione può essere
quindi utile anche al radioascoltatore per scegliere
gamme e Paesi da ascoltare in una
certa ora del giorno. Infatti, chi accende il
ricevitore abitualmente alle prime ore del
mattino, avrà delle chance di ascolto diverse
da quelle che potrebbe avere chi invece
sceglie come fascia di ascolto le ore della
notte. In pratica tra location di ascolto, propagazione
e stazioni che si vorrebbero ascoltare
ci deve essere un minimo di sinergismo.
Questo vorrebbe dire che a seconda della
stagione e della fascia oraria in cui si ascolta,
le stazioni ascoltabili sono "spalmate" su
frequenze diverse. A solo titolo di esempio
ho quindi preso in considerazione le gamme
di 31,25 e 19 metri che coprono uno spettro
da 9.500 a 15.450 kHz. La tabella 1 proposta
vuole offrire un esempio di guida all'ascolto
per ogni stagione ed in ciascuna
fascia oraria giornaliera. Quella che abbiamo
presentato è una scelta soltanto indicativa
e di tipo generale. In sintesi le caratteristiche
di queste bande:
• 31 metri (9.500:9.775
kHz): si tratta di una
banda destinata
al servizio inter-
Alfredo Gallerati • IK7JGI
P.O. Box 21 - 70051 Barletta (Bari)
E-mail: a.gallerati@mclink.it
L'ascolto
banda per banda
nazionale su lunghe distanze ed è anche
tra le più usate per brevi distanze. Ha ottime
caratteristiche per la ricezione a lunga
distanza, soprattutto nelle ore notturne.
• 25 metri (11.700:11.975): E' una banda utilizzata
per la radiodiffusione su medie distanze,
nelle ore notturne viene utilizzata per i
servizi locali a largo raggio.
• 19 metri (15.100:15.450): Il servizio internazionale
la utilizza per le lunghe distanze
che migliora nelle ore notturne, comunque
in funzione delle condizioni propagative
e della distanza.
Nel radioascolto, tra i neofiti o tra i DX'er
incalliti, la regola d'oro sembra sia quella di
non rubare ore al sonno per ritrovarsi poi a
mani vuote, cioè con un log vuoto. Se dunque
vogliamo rendere proficuo il nostro hobby
dobbiamo cercare di supportare la passione
con una buona dose di informazioni e
conoscenze che servono ad allargare gli orizzonti
della nostra esperienza e, probabilmente,
anche ad acquisire le dritte giuste per
orientarci meglio all'interno delle diverse
gamme broadcasting internazionali per fare
sempre ascolti che premiano i nostri sforzi e
la pazienza nella ricerca e nella sintonizzazione
di una stazione. Soprattutto al neofita
del radioascolto, quando accende per le prime
volte un ricevitore, sembrerà di essere
davanti ad uno spazio sconfinato dove i segnali
più deboli s'incrociano a quelli assai più
forti provenienti da distanze più o meno notevoli.
Conoscere le caratteristiche delle bande
che più frequentemente ascoltiamo, aiuta
ad investire bene il tempo speso davanti
al ricevitore. Per andare sul sicuro ci serve
un minimo di preparazione, consultare dati
e previsioni propagative sulle condizioni di
ricezione su una certa gamma ad una certa
ora e durante una certa stagione. Sono diverse
le fonti che in tal senso offrono un supporto
importante aiutando l'appassionato di
Tabella 2
Caratteristiche propagative nelle bande di frequenza del servizio BC
Internazionale
Banda (m) Frequenza Giorno Notte
120 2.300-2.498 Possibilità di Condizioni variabili,
ricezione secondo la propa-
90 3.200-3.400 a lunga distanza gazione
75 3.950-4.000 Facile la ricezione In particolare duran-
60 4.750-5.060 a lunga distanza te la notte possibilità
49 5.950-6.200 di ascolto di stazioni
41 7.100-7.300 da distanze notevoli.
31 9.500-9.775 Ricezione a breve Lunga distanza
distanza
25 11.700-11.975 Medie distanze Servizi locali
(5.000 km) a largo raggio
19 15.100-15.450 Ricezione a breve Ricezione a lunga
distanza distanza, in funzione
delle condizioni propagative
e della stagione
Tabella 1 Tabella per la scelta degli orari di ascolto
sulle bande di 31-25 e 19 m (9.500:15.450 kHz)
Banda kHz UTC Inverno Primavera/Autunno Estate
31 9.500: 9.775 10.00:16.00
9.500: 9.775 16.00:22.00
9.000: 9.775 22.00:04.00
9.500: 9.775 04.00:16.00
25 11.700:11.975 10.00:16.00
11.700:11.975 16.00:22.00
11.700:11.975 22.00:04.00
11.700:11.975 04.00:10.00
19 15.100:15.450 10.00:16.00
15.100:15.450 16.00:22.00
15.100:15.450 22.00:04.00
15.100:15.450 04.00:16.00
123456789
123456789
123456789
123456789
123456789
123456789
123456789012345678
123456789012345678
123456789012345678
123456789012345678
123456789
123456789
123456789
123456789
123456789
123456789
123456789
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345 1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
1234567890123456789012345
123456789012345678901234512345678
12345678
12345678
12345678
12345678
12345678
12345678
radioascolto (BCL ed SWL) a sapere quali
stazioni si possono ascoltare. C'è il WRTH
(World Radio TV Handbook) ed anche diverse
altre risorse in rete. Nella tabella 2, si propone
una sintetica panoramica delle caratteristiche
propagative nelle diverse bande di
frequenza utilizzate del servizio Broadcasting
internazionale. La tabella è indicativa poiché
l'ascolto DX è possibile in tutte le stagioni,
tenendo sempre conto delle ore del giorno e
delle coordinate geografiche dell'emittente
che volete ascoltare. In generale le migliori
possibilità per il DX si hanno alle prime ore
dell'alba e del tramonto, considerata sempre
la posizione geografica di chi riceve e
dell'emittente che trasmette.
Per chi è a caccia di ascolti DX, ricordo
che nei mesi estivi, dalla fine di giugno e fin
dalle prime ore della serata (19:00), c'è una
ripresa dei segnali DX spesso dal Brasile e
da altri Paesi del Sud-America. Nei prossimi
mesi, a partire da giugno, si può provare
l'ascolto su 11.805 kHz già dalle 21:00 UTC
di Radio Globo da Rio de Janeiro. Nei prossimi
mesi tenete d'occhio i sessanta minuti prima
e dopo il tramonto, perché si possono fare
ascolti di emittenti insolite ed interessanti.
Organizzare e gestire la stazione
Nei precedenti incontri abbiamo tracciato
brevi panoramiche su come e quando
ascoltare, sulle Leggi del radioascolto, sui
ricevitori, le antenne ed altri input utili ai colleghi
OM interessati a questo particolare
aspetto del radiantismo ed ai più neofiti che
decidono di scoprire il radioascolto.
Per completare queste prime informazioni
introduttive sarà utile ricordare alcuni criteri
sull'organizzazione e gestione di una stazione
di ascolto. L'organizzazione di una stazione
d'ascolto è forse un primo passo per
raccogliere risultati interessanti. Il Log di stazione
è un primo indispensabile elemento di
raccolta e catalogazione degli ascolti effettuati.
I BCL utilizzano così lo stesso strumento
di archiviazione dei radioamatori con l'unica
differenza che sarà un Log specifico per
raccogliere dati e notizie inerenti stazioni
ascoltate sulle diverse bande del Broadcasting
Service internazionale. Elementi tipici
ed utili di un Log di stazione sono i seguenti:
data (giorno/mese/anno), ora dell'ascolto
indicata esclusivamente in UTC, frequenza
in kHz, nome corretto dell'emittente,
sito di trasmissione, lingua e dettagli del prog
r a m m a
ascoltato,
intensità e
qualità del
segnale ricevuto.
I
DX'er ed i
più accorti
nelle trascrizioni
sul
Log, suggeriscono
di inserire anche elementi della
propagazione della giornata in cui è stato effettuato
l'ascolto; per esempio l'indice delle
macchie solari. Questo può aiutarci in seguito
a scegliere con criterio una frequenza
piuttosto che un'altra. Un Log così dettagliato
è un valido supporto anche alla nostra
esperienza.
Come si indicano intensità e qualità
del segnale ricevuto?
Per esprimere valutazioni sull'intensità e
qualità dei segnali che si ricevono, il BCL
utilizza alcuni codici internazionali che si
basano anche su alcuni parametri, come l'intensità
del segnale e l'interferenza, utilizzati
anche dai radioamatori. Esistono almeno tre
Codici: SIO, SINPO, SINPFEMO. I primi due
sono però i più utilizzati quando vogliamo
indicare ad un'emittente, la nostra valutazione
tecnica del segnale ricevuto. I codici SIO
e SINPO hanno in comune tre elementi: intensità
segnale (S), interferenza (I) e valutazione
(O). Ecco perché molti appassionati
di radioascolto preferiscono utlizzare il codice
SIO. Nel codice SINPO invece, gli altri
due parametri come "disturbo atmosferico"
(N) e "disturbo di propagazione" (P) sono valutazioni
soggettive. Questi dati ovviamente
saranno gli stessi utilizzati nella compilazione
del "Rapporto di ascolto".
Il rapporto di ascolto
In generale. Le emittenti internazionali
sono interessate a ricevere dai BCL i "Rapporti
di ascolto" per conoscere le condizioni
di ascolto, la qualità del segnale ricevuto,
eventuali interferenze sul segnale ricevuto
e dettagli anche sull'indice di gradimento
dei programmi trasmessi. E' praticamente
l'equivalente della QSL per gli OM. Oggi con
l'evoluzione tecnologica, molte grandi emittenti
si sono attrezzate di una rete di monitoraggio
per la rilevazione costante del loro livello
di ricezione in tutte le aree del mondo
verso cui trasmettono. Per questo, le QSL di
conferma, di grandi emittenti come la VOA o
la BBC stanno diventando sempre più rare.
Quelli che le hanno ricevute le tengono gelosamente
archiviate in appositi raccoglitori.
Comunque sono ancora tantissimi i BCL che
spediscono "Rapporti di ascolto" ad emittenti
in tutto il mondo. Per molti anni diverse emittenti,
come Radio Svizzera Internazionale,
Radio Corea, Radio Romania, AWR, ecc.,
hanno stampato ed inviato ai BCL, dei moduli
di "Rapporti di ascolto" preimpostati che
il radioascoltatore compilava ed inviava all'emittente,
dopo averlo affrancato. Anche se
con minore frequenza, accade ancora oggi.
Le tariffe postali internazionali hanno costi
accessibili, quindi c'incoraggiano a spedire
"Rapporti di ascolto", soprattutto alle emittenti
più piccole magari ubicate nei punti più
lontani del globo. Importante compilare con
oggettiva precisione il "Rapporto di ascolto".
Quando ci interessa particolarmente la conferma
(QSL) di quel Paese è consigliabile
allegare anche una lettera oppure una cartolina
panoramica della nostra località o di
un'altra importante città italiana. In ARI stiamo
pensando ad un nostro "Rapporto di
ascolto" che realizzeremo. Intanto chi avesse
bisogno di ricevere un modulo "standard"
per "Rapporto di ascolto", può contattarmi
all'indirizzo E-mail privato: a. gallerati@mclink.it
Prima ancora della spedizione del "Rapporto"
sarà importante conoscere l'indirizzo
cui spedirlo. Una buona guida aggiornata
degli indirizzi è reperibile su: http://
www.schoechi.de/, sulle QSL information
Pages. Bisogna ricordare che non sempre e
non tutte le emittenti inviano conferme. E,
stando ai giudizi di incalliti BCL, non è un
problema di Paesi più o meno distanti. Nella
Black-List di alcuni BCL si trovano addirittura
emittenti come Radio Yugoslavia. Alcune
emittenti, come Radio Cairo (Egitto) e la
VOIRI Voce Islamica dell'Iran hanno speciali
programmi dedicati ai contatti con gli ascoltatori
in cui riferiscono proprio dei "Rapporti
di ascolto" e delle lettere ricevute.
Un'altra modalità di invio del "Rapporto
di ascolto", oggi è la via "E-mail" con cui possiamo
inviare un "Rapporto" in tempo reale
grazie alla posta elettronica. Molti si chiedono
come e dove reperire gli indirizzi E-mail
delle varie emittenti internazionali. La guida
WRTH è già una buona fonte. Tuttavia esistono
diverse altre fonti cartacee, ma soprattutto
in rete.
Il registratore
Altro accessorio importante per il radioascolto
è il registratore. Quando si è sintonizzati
sul segnale di una stazione che non
abbiamo mai ascoltato o della cui identità non
si è certi, il registratore ci aiuterà nella corretta
identificazione dell'emittente e del programma
che abbiamo ascoltato. Appena
dopo aver effettuato un ascolto (in diretta),
Tabella 3 Codice Sinpo
Livello S I N P O
(valutazione) Intensità Interferenza Disturbo Disturbo Valutazione
segnale atmosferico propagazione generale
1 appena molto forte molto forte molto forte non utilizzabile
udibile
2 debole forte forte forte cattiva
3 discreta discreta moderato moderato discreta
4 forte leggera leggero leggero buona
5 eccellente nulla nullo nullo eccellente
per verificare se il programma che abbiamo
ascoltato è esattamente quello della stazione
che cercavamo, un riascolto sarà di aiuto
nella identificazione e nella valutazione di un
segnale. Ma il registratore è anche un "fedele"
accessorio di quei BCL ed SWL che
non potendo effettuare fisicamente gli ascolti
perché capitano in giorni ed orari in cui molti
hanno impegni di lavoro o famiglia, utilizzano
il registratore che, collegato ad un temporizzatore
con accensione e spegnimento
programmati del ricevitore, consentirà di prelevare
la registrazione del programma ascoltato.
A qualche OM che eventualmente volesse
cimentarsi con il radioascolto utilizzando
un "normale" ricetrasmettitore collegato
ad un qualsiasi programmatore per l'accensione
e spegnimento programmati, ricordo
che è opportuno consultare il manuale di
servizio poiché l'esperienza conferma che
alcuni ricetrasmettitori hanno avuto problemi
proprio in conseguenza dell'uso di "timer"
esterni. Altra funzione importante del registratore
è quella di elemento base per formare
un archivio sonoro delle emittenti ascoltate
durante la nostra caccia ai segnali più o
meno facili. Formando così una raccolta sistematica
degli ascolti effettuati, daremo un
ulteriore interessante supporto ai risultati
conseguiti, visto che l'attività di radioascolto
offre la possibilità di catturare segnali di innumerevoli
stazioni da tutto il mondo. Sarà
alla fine gratificante per il BCL poter riascoltare
le diverse emittenti magari in condizioni
propagative diverse e/o avverse. Il registratore
sarà particolarmente utile anche a quei
BCL che amano approfondire l'ascolto di programmi
culturali ed informativi di emittenti
che trasmettono sulle gamme assegnate al
traffico broadcasting internazionale. Ma sarà
anche necessario a neofiti e DX'er che sono
abituali ascoltatori dei "Programmi DX", contenitori
specializzati di informazioni e notizie
destinate agli appassionati di radioascolto di
tutto il mondo. Così come, a fini didattici, il
registratore sarà utile per seguire qualcuno
dei corsi di autoapprendimento delle lingue
straniere che spesso alcune emittenti programmano
nel proprio palinsesto. La storica
BBC è sempre stata in prima fila in questi
programmi.
Archivio ascolti
Abbiamo accennato ai criteri per riportare
gli ascolti sul Log di stazione, ai parametri
da utilizzare per valutare gli ascolti
effettuati, ai primi suggerimenti per l'invio
del "Rapporto di ascolto". Passiamo ora
ad una breve panoramica sui criteri base
per l'archiviazione, requisito essenziale per
una buona gestione della nostra stazione di
ascolto. Questo vale sia per BCL sia per
SWL. Molti appassionati del radioascolto,
come accade per gli stessi OM, prediligono
l'archiviazione su PC e tralasciano quella su
Log cartaceo. I più veterani, più smaliziati
per la lunga esperienza, sostengono che PC
e monitor possono essere fonte di disturbo,
quindi di scarsa concentrazione durante le
ore di ascolto. Da qui deriva l'ottimo consiglio
di trascrivere prima tutti gli ascolti su Log
di stazione (cartaceo) per poi passarli, attraverso
un programma di gestione, nel PC. E'
sempre utile tenere archiviata anche la copia
scritta degli ascolti per utilizzarla in caso
di necessità. L'archivio degli ascolti deve essere
compilato con correttezza e costanza
perché dopo un certo periodo di tempo ci
permetterà di fare osservazioni su una serie
di ascolti effettuati consentendoci di valutarne
una serie di dati utili per chi si dedica al
radioascolto: quali sono le stazioni più facilmente
ascoltabili ed in quali periodi dell'anno?
Quali sono i tempi di conferma delle
emittenti?
Ma nell'era informatica, l'appasionato
BCL ed SWL può contare anche su alcune
risorse cioè su software dedicati appunto al
Log-book di stazione ed all'archiviazione dei
dati relativi. I programmi più facilmente reperibili
ed utilizzabili sono: il foglio elettronico
(Excel), oppure un qualsiasi database. Si
è sviluppato, negli ultimi anni, anche un filone
di software dedicati, uno dei quali è molto
conosciuto ed apprezzato nell'ambiente
BCL/SWL. Si chiama"RRMAIN" ed è una
realizzazione di Sergio Sessa. Sono stati sviluppati
anche programmi dedicati all'analisi
ed alle previsioni delle condizioni di propagazione.
Ma sull'argomento torneremo quando
sarà tempo per ulteriori approfondimenti.
Per completare il quadro sulla organizzazione
e gestione della stazione
di ascolto, passiamo ad una
veloce panoramica su....
La conferma QSL
Così come per l'attività
OM, anche i BCL ed SWL
hanno, tra gli obiettivi della
loro attività, quello di vedere
confermati i propri ascolti
con regolare QSL di conferma.
Esistono molti che ne
hanno anche fatto motivo
per una collezione, come
aspetto "folkloristico" di questa
attività. L'utilità della QSL è un argomento
che fa discutere ancora gli appassionati e
non. Nell'ambiente esistono diverse linee di
pensiero: da quelli che la considerano un elemento
arcaico ed anacronistico, a coloro i
quali la considerano uno degli elementi stimolanti
nella evoluzione della propria esperienza.
La QSL consente l'accesso a contest
e concorsi di radioascolto. Perché sia
valida quindi accettabile, una QSL di conferma
deve possedere i suoi requisiti minimi:
data e timbro della località del sito di trasmissione
che abbiamo ascoltato; data, ora, lingua
e frequenza del programma ascoltato.
Nei casi in cui l'emittente BC ha più di un
sito di trasmissione, è opportuno che la QSL
contenga il riferimento al sito. A tal fine, può
essere lo stesso BCL ad indicare questa sua
richiesta al momento della compilazione del
"Rapporto di ascolto". Quest'ultimo dato sarà
importante ai fini della registrazione dei Paesi
ascoltati e per la partecipazione a Diplomi e
Contest. In quest'ottica la QSL dovrebbe
essere possibilmente corretta, ma sappiamo
bene che non di rado, soprattutto le emittenti
più piccole, inviano QSL compilate solo
parzialmente, manca l'indicazione della data,
oppure della frequenza, ecc... E' clamoroso
il caso della BBC che ha spesso inviato QSL
senza alcun dato inserito. Quando inviamo
il "Rapporto di ascolto" tocca a noi BCL evidenziare
ai "verificatori" che sono gli addetti
alle risposte (QSL) delle diverse stazioni,
l'opportunità di confermare con QSL complete
e corrette. Gli appassionati del radioascolto
spendono molte ore del loro sonno,
accanto al ricevitore alla ricerca di segnali
da ogni parte del mondo. Ricevere la QSL di
conferma, soprattutto quando si tratta di un
Paese raro è come ricevere un "pezzo raro"
da custodire gelosamente, una soddisfazione
a volte indescrivibile. Come e dove archiviare
le QSL, spesso considerate autentiche
rarità per ascolti che probabilmente non
si ripeteranno più.
Per realizzare l'archivio della raccolta, in
realtà basterebbe un semplice portalistino
con buste in plastica. In commercio si trova
anche qualche album, come quello prodotto
da "Graph Radio" con 152 tasche raccoglitrici.
Un buon investimento per chi comincia
oppure per chi ha tante QSL da archiviare e
magari non è disposto a disfarsi di nessuna.
Teniamo presente che alcune emittenti BC,
per confermare un "Rapporto di ascolto" inviano
una lettera-QSL su carta intestata; questa
andrà quindi "sagomata" per essere inserita
nelle taschine di un album. Una rassegna
di QSL così ben archiviate, invoglierebbe
a partecipare ad una mostra di radio
e QSL.
Utility News
Come sapete, questo spazio è dedicato
anche a coloro che nel radioascolto si dedicano
alle Utility. Anche per il radioascolto utility
daremo momenti formativi ed informativi.
Grazie alla collaborazione di Quirino Tirelli
(IZ8GFQ) che ne ha fatto oggetto di seria
sperimentazione, possiamo spiegare cos'è
l'Automatic Link Estabilishment con acronimo
ALE. Si è già accennato alle mutevoli
condizioni propagative della ionosfera i cui
continui cambiamenti causano anche disturbi
(QRM) nelle comunicazioni sulle gamme
onde corte. Per seguire le continue variazioni
di propagazione, l'operatore doveva costantemente
correggere i parametri operativi.
Queste funzioni oggi sono affidate proprio
al sistema ALE. Si tratta di una tecnica
che, monitorando le condizioni propagative,
consente addirittura di effettuare una chiamata
e “linkarsi” in automatico sul miglior canale
della gamme "HF" senza dover ricorrere
all'intervento manuale dell'operatore. Questo
sistema utilizza campioni di misure radio
che rilevano le caratteristiche di un canale
(LQA) e le memorizzano. Ciascuna emittente
del Newtwork ha un indirizzo ID. Ogni stazione
del Network esplora costantemente
tutta la gamma utilizzata da quel Network di
stazioni. Per raggiungere una certa stazione,
il chiamante deve solo inserire
il codice (ID) della stazione
che si vuole chiamare. Quindi
l'apparato attiva una procedura
di consultazione del proprio
LQA, nella memoria, e seleziona
la miglior frequenza disponibile
in quel momento. A
questo punto la stazione chiamante
invia un messaggio che
contiene il codice ID della stazione
di destinazione. Così se
la stazione ricevente ascolta il
proprio codice ID, arresta
l'esplorazione della gamma e si
ferma su quella frequenza. Le due stazioni
effettuano ora la procedura di handshake
per confermare che le due stazioni
sono pronte a comunicare.
Questo sistema di comunicazione sulle
gamme HF dispone di una serie di canali su
cui si possono effettuare le comunicazioni.
Con l'ALE si può selezionare il canale più
idoneo in quel momento propagativo. Questo
avviene perché esiste una stazione del
Network che, ad intervalli regolari, rileva la
qualità del segnale per ogni singola frequenza
assegnata. Gli esiti delle rilevazioni sono
automaticamente archiviate nelle rispettive
memorie di ogni singola stazione collegata
al Network. Se, durante la ricerca, il sistema
non riesce a stabilire il "Link" su un canale,
procede l'operazione di scansione delle frequenze
alla ricerca del prossimo canale utilizzabile
in funzione di quel momento propagativo.
LQA è infatti l'acronimo di LINK QUALITY
ANALYSIS. Per concludere questa breve
presentazione del sistema ALE diamo
solo qualche dritta per il riconoscimento dei
segnali ALE con sistemi digitali in HF.
Dal punto di vista acustico, il segnale ALE
si presenta come un gorgoglio di acqua che
ha un "suono" tipico. Per il riconoscimento
visivo possiamo prendere come riferimento,
l'immagine che ha rilevato, il nostro amico
IZ8GFQ Quirino Tirelli con il suo analizzatore
di spettro. Ad un'attenta analisi, quello riportato
nell'immagine, risulta un segnale visivamente
complesso formato da otto toni
diversi con spaziatura di 250 Hz e situati tra
750 e 2500 Hz rispetto al centro della frequenza
considerata. La durata di ciascun
tono è di 8 ms. In particolare quello illustrato
è un segnale in modalità MFSK (velocità
15 Baud). Abbiamo così aperto una
finestra sulle trasmissioni digitali
che recentemente hanno
incontrato l'interesse di molti
radioamatori ed SWL.
Nei prossimi numeri di R.R.
torneremo sull'argomento perché
si tratta di una tipologia di
trasmissione interessante, soprattutto
per gli SWL. Vi aspetto
al prossimo numero di Radioascolto.
Intanto... ottimi ascolti.
ARI Radioascolto Club
Ai colleghi delle Sezioni ARI.
Cari amici e colleghi,
siamo ormai consapevoli delle notevoli
trasformazioni del mondo radioamatoriale,
nell’era delle tecnologie
avanzate e delle grandi innovazioni del
mondo della comunicazione.
Come già sanno coloro che mi conoscono,
l’esperienza acquisita nel radioascolto
in tanti anni, mi ha convinto sempre
più che il radioascolto è sempre stata
una risorsa che vale la pena di spendere
anche nel percorso di formazione
di un OM.
Per questo ho riproposto all’ARI una
mia idea a cui pensavo dai primi anni ‘80:
dare spazio al radioascolto come potenzialità
per l’arricchimento del nostro percorso
formativo di OM. Quindi progettare
uno spazio formativo ed informativo
contenuto su RadioRivista e parallelamente
sviluppare una serie di iniziative
di supporto.
Voglio rinnovare il mio ringraziamento
ai colleghi del CD ARI che mi hanno
investito della loro fiducia concedendomi
l’incarico di “ARI Radioascolto Manager”
occupandomi anche di radioascolto
SWL. Con loro e con i colleghi di tutte le
Sezioni mi auguro di fare un ottimo lavoro
per dare una marcia in più al radiantismo
in ARI.
Vi invito tutti a collaborare perché insieme
si possa lavorare affinché il radioascolto
possa essere una risorsa per avvicinare
le nuove generazioni all’ARI e
per offrire un’altra risorsa ai colleghi già
OM.
Con l’occasione rendo nota a tutte le
Sezioni ed i Comitati Provinciali, la mia
disponibilità ad intervenire in occasione
di Mostre e/o Convegni per interventi che
riguardano i temi del radioascolto.
Gradirei ovviamente essere preventivamente
informato.
In attesa vi ringrazio e saluto molto
cordialmente.
Alfredo Gallerati, IK7JGI
|