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Bepi Hoffe
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di Bepi Hoffer

  

Ah, che giornata!
Spirava lieve la brezza,
la spuma si sollevava bianca,
la scia ci seguiva;
noi fummo i primi a irrompere nel silenzioso mare.

Lo skipper Bepi HofferFinalmente mare. Partiamo nel tardo pomeriggio da Salivoli, contenti di iniziare finalmente questa crociera  che ci porterà in Sardegna. Sosta nella baia di P.to Azzurro, per cenare e prepararci alla traversata notturna. Stabiliamo i turni a gruppi di tre.
Tutto procede tranquillamente e,  man mano che passano le ore, confidiamo sempre più sulla tenuta del motore...Qualcuno, me compreso, non riesce a dormire e così viviamo anche con pazienza la vita notturna sul mare. Piano piano le luci della costa e dell'Isola D'Elba scompaiono, lasciando alla volta celeste prendere sempre più intensità luminosa, tanto da vederla  incombere su di noi  a 360° con le frequenti stelle cadenti che vanno verso il mare. Pensiamo di arrivare in una baia a sud  (alla Rondinara) di P.to Vecchio in Corsica  verso le ore 12.00 di domenica. Intanto siamo sempre in mezzo al Tirreno, lentamente è sfilato sulla dritta il faro che segnala il "Corno D'Africa". A questo punto affiorano dentro di me i ricordi cari di altre traversate.  Lentamente il sole si prepara a far capolino, scorgiamo tutto acqua intorno a noi  che dietro la lunga scia allargandosi si perde. Tiepido sole, tiepida brezza, asciugano l'umidità mattutina. Arrivano i primi caffé, poi la colazione. Tutti felici di scorgere il nuovo sole siamo festosi: fra quattro ore scorgeremo la Corsica.
UNA BALENA!!! Dove? A ORE TRE -

Incredibile vedere lo spruzzo d'acqua così vicino. Proviamo a seguirla, ma la perdiamo.
In pozzetto tutti agitati a raccontarci quanto siamo stati fortunati a vivere l'emozione di vedere almeno un getto d'acqua del suo respirare. Passata mezzora:
UN'ALTRA BALENA!!! Restiamo senza parole, siamo storditi dall'emozione e da quello che vediamo.
La Balena lunga circa 12m. è li con noi: Spento il motore, la sentiamo respirare, gira intorno alla nostra barca mostrandoci più volte la pinna. Il coraggioso Patrik si tuffa i
n acqua: la balena è a un metro da lui. Non dimenticherà mai quei momenti così emozionanti; ci dirà poi: "Ho avuto tanta paura"! Ma è stata una esperienza indimenticabile.
Comunichiamo alle capitanerie di porto la ns posizione e la rotta della Balena.
Un'ora dopo, avvistiamo anche una tartaruga.
   
     La nostra bella crociera prosegue verso la Sardegna e le isole del Parco Nazionale della Maddalena. Rientreremo anzitempo a causa
di previsioni meteo avverse, percorrendo la costa orientale della Corsica fino a Capo Corso., per poi passare dall'Isola
di Capraia e raggiungere la base.   
                                   
             

La settimana in barca era iniziata molto male. La barca, un Bavaria 50 del 2004,  presa in affitto presso  il "Centro Nautico Italiano" di Viareggio anziché essere nuova presentava segni d'usura come se avesse due anni di duro lavoro nel charter. Ho controllato sul libretto  la data di immatricolazione, era del 2004, pertanto non ho approfondito ulteriormente - ovviamente se qualcuno potesse dare una testimonianza del tipo: l'ho vista navigare l'anno scorso...si faccia sentire". Adesso si chiama Margot.
Arrivati a Salivoli, base di partenza della nostra crociera, subito andammo a vedere la barca; degli addetti stavano cambiando i filtri e l'olio. A detta di Alessandro, (capo centro), per mezzogiorno sarebbe stata pronta. Intanto per anticipare i tempi si poteva firmare il contratto. Detto e fatto, ma poi sono trascorse diverse ore prima di poter partire.
 Fernando, dipendente del Centro Nautico Italiano,  un bravo ragazzo di origine Argentina, fungeva da meccanico, sistemava il motore e controllava lo scarico dei gas. Io (ahimé) non ho controllato se dallo scarico usciva l'acqua di raffreddamento... e, facciamo il check-in. Mancavano due cinture di sicurezza che avrebbe portato appena dopo. Ma un litigio per avere la gomma dell'acqua più lunga, (quella in dotazione era di 14m con una barca di 15m) ci fece dimenticare di questo particolare. Vicino al motore dell'ancora avevano fissato un supporto, da lì passava la catena che si incattiviva sempre sia nel dare fondo che nel recuperarla (con ovvi rischi in caso di necessità). Partiti un po' sconsolati ma felici di iniziare finalmente la vacanza, dopo cinque minuti suona l'allarme del motore che spengo immediatamente. Si nota del fumo dal locale motore. Teniamo tutto chiuso ed estintori a portata di mano! Arriva una squadra con un gommone e ci scorta fino in porto. Altri meccanici improvvisati cercano di capire dove è il guasto ma capivo che nessuno di loro sapevano la differenza tra raffreddamento diretto e indiretto. Restiamo in banchina e, da una barca più in là, un distinto signore messo a conoscenza del fatto, generosamente si dichiarava meccanico di barche a motore. Infatti, appositamente arrivato dall'Isola D'Elba per riparare il motore di una barca a vela, affermava che il problema stava nel filtro dell'acqua! Diceva inoltre che i Bavaria montavano un filtro Volvo e che questo andava sostituito con uno di un'altra marca. Il responsabile Alessandro, dichiarava di essere al corrente di questo e che avevano provveduto alla sostituzione. Ma all'atto della verifica, sul filtro appariva la marca Volvo.

                  

Il responsabile Alessandro, dichiarava di essere al corrente di questo e che avevano provveduto alla sostituzione. Ma all'atto della verifica, sul filtro appariva la marca Volvo. Per altro scoprivamo che la guarnizione del filtro era stata montata male e provocava una infiltrazione di aria impedendo all'acqua di essere aspirata. Successivamente a lavori conclusi, arrivava un meccanico professionista (chiamato dal CNI), il quale dichiarava che bastava ritardare di un minuto lo spegnimento del motore e... addio motore e addio vacanza.
A bordo un computer con funzioni di plotter che riuscivamo a far funzionare con grande difficoltà nonostante la nostra abilità nell'informatica. Il problema non era il punto nave ma le carte digitali particolareggiate. Ci arrangiammo con le carte generali in dotazione e, percorrendo solo coste conosciute,  ci accorgemmo che il cavo elettrico per avere la corrente dalla banchina è in "corto": va e non va. Motore del tender:  la ditta lo fornisce con il serbatoio vuoto e alla nostra richiesta di sapere se la miscela è all'uno, due o tre %, non ci sanno rispondere.
 Rientrati al venerdì 13.8.04 sera prendiamo appuntamento con Fernando per le 08.00 del mattino dopo per fare il check-out. Essendo Ferragosto il rientro potrebbe essere difficoltoso. Alle 08.30 arriva un ragazzo insonnolito che, con svogliatezza, inizia il check out, che finirà circa tre ore dopo a causa della nostra scarsa collaborazione. Paghiamo 160.00€ per le 2 cinture mancanti (sarebbero state 320,00€). Fortunatamente abbiamo scelto di pagare l'assicurazione sulla cauzione.