...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Bepi Hoffe
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La Sicilia
L'isola che "traballa"
La leggenda racconta sia sostenuta da tre pilastri ma uno di questi è rotto...

di Bepi Hoffer

Quando le nubi ascendon dal mare, non uscir a navigare

Dall'isola di Cefalonia alla Sicilia

Ieri 21 agosto, prima di partire, facciamo rifornimento di gasolio; l'appuntamento era per le otto,
abbiamo aspettato quattro ore poi  é arrivato; é facile capire il perché: era arrivato un grande Yacht, le migliaia di litri fanno la differenza e gli hanno dato precedenza; non si può capire, il fare generalizzato di questi greci, in questo caso, almeno dire arrivo con 3 - 4 ore di ritardo... Sperando che la giornata non sia iniziata male, ci avviamo verso il largo. Allontanati dall'isola, il  vento é poco ma costante. Mi ero ripromesso di issare le vele, seguire l'andamento dell'asse vento e accendere il motore solo in caso di bonaccia. Così per quattro ore di bolina stretta, abbiamo proseguito a 2,5 nodi; per quasi altre tre, con l'aiuto della trinchetta, a 3 - 4. Al calar del sole, il vento ha cominciato a rinforzare: a forza 4 - 5, girando a NNW riportandoci in rotta, su Catania. Per tutta la notte, mantenemmo la rotta, con vento forza 4 di bolina stretta e larga. Il mare fino ad ora é rimasto moderato, le onde non sono condizionate dal fondale, adesso, molto profondo, così Kitalpha non perde velocità e le cavalca con buon ritmo. Questa notte: 3/4 di Luna crescente, sembrava giorno; riparati dal tendalino invernale, dal vento umido della notte, quello di turno rimaneva in pozzetto; disteso, con una semplice copertina di cotone, con la testa sollevata da due cuscini, bastava aprire ogni tanto gli occhi. per vedere gli strumenti e tutto il mare intorno a noi...Questa mattina il sole é fiacco, abbiamo percorso circa 90 miglia e già si nota  la differenza di clima e di mare; dicevo circa, perché ho spento il GPS, ancora all'inizio. La priorità é quella di attraversare a vela seguendo il vento, pertanto basta la navigazione stimata, fino a 50 miglia dalla costa, risparmiando così corrente, per le altre utenze: luci di via, pilota, radio e altre utenze: l'assenza di grosse perturbazioni, ci permette di rimanere in mare. In effetti, navigare con tutto intorno mare, é bello, mi riporta alle emozioni di altre mie traversate, ben  più lunghe. Certo che qua, quando cominceresti a prendere ritmo, sei già arrivato, ma piace anche così, altrimenti avremmo fatto, scelte diverse. Sento questi monotoni rumori: l'eolico, lo sciacquio dell'acqua, le onde che moderatamente si infrangono sulla barca, facendola dolcemente beccheggiare, qualche raro rollio,  guardo dal finestrino laterale, il mare é quasi piatto, solo qualche onda spumeggiante, sfiora il bordo del vetro e scorre via veloce; un  ambiente perfetto per scrivere, mentre Carla é di guardia.
23 agosto - ieri appena finito di scrivere, le condizioni sono cambiate: vento non tanto forte al gran lasco, F3 e mare agitato con onde da mal di pancia, che facevano sbattere le vele. Messa la ritenuta alla randa, abbiamo subito il mare fino al tramonto, poi il vento girando a NW, ha calmato il mare e abbiamo proseguito bene, tutta la notte. Alle otto di questa mattina, a 40 miglia da Taormina, il vento era debole, mare piatto, abbiamo messo in moto il Volvo, 60 CV e via, contenti di aver fatto almeno, 40 ore a vela...La bella e caratteristica baia di Taormina, ci ha accolti; acqua trasparente, tiepida e meno salata...che bello essere in Italia.
24 agosto - Porto dell'Etna, Marina di Riposto; non vi sono altre possibilità che quella di entrare in marina, di conseguenza subiamo la prima bastonata economica, in costi di ormeggio; come si sa, a questo riguardo, la Grecia é decisamente per tutte le tasche. Al cospetto dell'Etna la cittadina ci fa gioire per l'italianità ineguagliabile che subito risalta: negozi ricchi di tutto, pescherie da rifarsi gli occhi, con pescato fresco che va dalle ostriche al pesce spada, eccetera,
qualità che ci mancavano da alcuni anni. Al ristorante un paio di squisiti piatti di pesce all'italiana, insieme alla socialità umana che ci circonda e alla nostra lingua, ci fa sentire: finalmente a casa.  

Catania

Il Duomo di Santa Agata, protettrice della città Il 25 agosto siamo giunti nel grande porto di Catania. Una città millenaria, si pensi che é stata fondata da coloni greci, nel VIII° secolo A.C. Nel 1669 un'eruzione vulcanica avvenuta nei pressi della città la danneggiò; nel 1693, subì un terremoto che la distrusse completamente. Venne ricostruita in stile Barocco, nascondendo le sue antiche vestigia. Intorno alle sue zolfatare, crescevano fiorenti industrie che esportavano in tutto il mondo. Città ricca e di cultura, tanto da essere considerata: polo culturale ed economico dell'isola. Sant'Agata é la protettrice della città; mentre in simbolo ne é l'elefante. Tra i cittadini illustri: il musicista V. Bellini e lo scrittore G. Verga. Tutti i catanesi l'amano tanto, così come amano l'Etna, vulcano che li sovrasta, li protegge dai venti settentrionali, lo ammirano, generoso nel donare emozioni, con le sue spettacolari eruzioni, senza incutere paura.
Solo...

Faro di Capo Santa CrocieCarla se né andata a casa... La settimana scorsa Ho visitato Siracusa e Marzamemi; mare molto mosso, quando c'è un alito di vento contrario alla corrente, le onde sono incrociate. Siracusa ha un centro storico degno dei suoi antenati. La costa é priva di  ridossi da stare all'ancora, peccato.  Rientrato a Catania, rimango in attesa di Andrea e Cristina e, porto avanti la mia convalescenza, dopo essermi ammalato, per colpo di freddo nell'ora serale. Ho fatto conoscenza con varie persone d'eccezione: docenti universitari, industriali, ufficiali dell'esercito e persone comuni,  dal vissuto interessante, appassionati di storia, scienza, ingegneria di ogni tipo, ecc. Ci troviamo poco prima del tramonto e ascolto da ignorante tutte le cose interessanti che discutono. Persone per bene. Vivono la realtà di questo luogo che meriterebbe molto di più, sia come considerazione culturale che sociale. Mah! E' tutto così complicato, più semplice dire che questo piccolo gruppo mi accoglie e parlano volentieri anche con me. Poi c'é Toni e Santo, sono due fratelli, il primo é una scienza in meccanica, il secondo é l'uomo di riferimento per tutti i portuali. Qua trovo una rara umanità, sono convinto che in caso di bisogno, non ti lascerebbero da solo.

 

IMMAGINI CORRELATE
 

 

In traversata - tramonto

     
La baia di Taormina  

Baia di Taormina

     
Uno yacht alla fonda, completo di elicottero, barca a vela, mini yacht sulla fiancata di dritta, oltre a motoscafo, gommoni, e moto d'acqua  

     
Riporto  

Il vulcano Etna

     
Catania - posto barca presso la marina NIC  

Il Duomo di Santa Agata

     
L'elefante - simbolo della città  

Statua V. Bellini

     
 

     
Anfiteatro Romano  

     
Teatro Bellini  

     
 

Mercato del pesce

     
 

     
 

Palafitte per accedere al mare

     
A Catania, impianti balneari su palafitte per accedere al mare  

I Faraglioni delle Isole Ciclopi appena a Nord di Catania

L'UOMO E IL MARE (C. Baudelaire)

Uomo libero, sempre tu amerai il mare!
Perché il mare è il tuo specchio; tu contempli l'anima tua
nell'infinito svolgersi dell'onda
e un abisso e il tuo spirito
non meno amaro.
 

 

      bepi.hoffer(@)baseitalia.com

   Peloponneso Occidentale

Diario di bordo 

   In Mar Tirreno fino all'isola d'Elba