...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Trascorsa l'estate si vive il quieto autunno mentre la natura si riappropria di  giornate umide e piovose preparando una bella cornice per il prossimo inverno

Portoferraio 4 ottobre 2013  

Lo scopo della vita, dopo tutto, è di viverla, di assaporare ogni esperienza fino in fondo, per raggiungere poi, con entusiasmo e senza paura, esperienze più nuove e più ricche.      Eleanor Roosevelt

 

Estate serena nelle rade conosciute in compagnia dei propri cari

Queste baie e rade dell'Isola d'Elba, sono luoghi ideali
per un sereno trascorrere l'estate. Le previsioni meteo ci danno modo di trovar ridosso da eventuali forti venti. Ideale per una vita di mare tranquilla. Dopo la nostra bella traversata a Minorca, per quello che resta dell'estate non cerchiamo altro che quiete e serenità. E' anche congeniale per i nostri famigliari che intendono venire a farci visita. In una settimana riescono a scoprire i luoghi più belli dell'isola apprezzandone le qualità. E' stato il caso di Jacopo, figlio di Carla, che insieme a Eleonora hanno avuto modo di apprezzare la vacanza con noi muovendosi durante il giorno nell'isola per poi rientrare in barca a dormire, per poi spostarsi in altre baie recuperando facilmente l'automobile e mantenendo sempre la libertà che spesso la vela d'altura non concede. A piccole dosi hanno apprezzato la vita in barca a vela.

A Portoferraio aleggia lo spirito di Napoleone


11 aprile 1814: Napoleone viene mandato in esilio sull'isola d`Elba.
E' commemorato e rappresentato con immagini e
da volontari in costume, che rievocano quel tempo; nel  l'isola e verso gli abitanti aleggia ancora il  sentimento di affetto nei loro confronti, da colui che in questo luogo ha fatto solo del bene.

 

 

Il conoscere e farsi conoscere motiva la vita di banchina

Si tende a credere che vivere in barca sia una vita solitaria, priva di socialità e al di fuori del mondo reale. Non sempre é così.
Qualche anno fa  sentivo maggiormente la solitudine, poi mi sono sforzato a comunicare di più,  scegliendo anche luoghi dell'isola, più adatti a me, incontrando genti aventi maggior comunicabilità. Non ho mai scritto qualcosa su quelli che sono i rapporti interpersonali di questa mia esperienza nautica. L'argomento é importante, perché, non é solo una passione per l'ambiente e la natura a motivare questa scelta di vita. In questi anni di navigazioni  con Carla in tutto il Mar  Mediterraneo, abbiamo incrociato tanti  navigatori e genti del luogo. Sappiamo tutti come funziona: dietro ad ogni una di queste persone si apre un mondo. A volte il confronto é valso a una crescita intellettuale e umana, altre, a conoscenza o mera curiosità, ma sempre cordiale ed interessante. Con questi conoscenti, raramente si rimane in contatto ma la possibilità rimane anche dopo tanto tempo. Certo, se uno continua a navigare..., con gli altri si relaziona ben poco, ma svernando in porti o in secca per il rimessaggio, si ha modo di socializzare, anche con i vari operatori del settore e tutto diventa più interessante.
Sei anni fa, eravamo in quel di Monfalcone, conoscemmo (in banchina) Maurizio di Trieste; mi propose di andare con lui in Slovenia a fare un corso di dieci giorni per il conseguimento della licenza in trasmissioni: "GOC". Lì, conobbi i colleghi di corso e tra questi Alberto che, sapendo l'inglese mi aiutò a superare l'esame. Dopo quasi tre anni di navigazioni in Grecia, io e Carla, cambiammo i nostri programmi e seguimmo rotte diverse: Carla a casa e io trovare un approdo in patria. Telefonai L'amico Albertoanche ad Alberto e seguii il suo consiglio: "vieni all'Elba".
Eccomi qua a svernare per la quarta volta due delle quali alla Darsena Medicea. Questo per citare un esempio per me caro. Ogni mattina, bevuto il caffè, fatto due scalini, se si vuole comunicare con qualcuno, in banchina c'è; al moto di: conoscere e farsi conoscere.

 

IMMAGINI CORRELATE

 

Yacht  
     
Daniele e Luca   da sx, Nicola Riccardo e Marco
     
Francesco   Da sx, Marco, Dario, Riccardo.


Alberto e la sua barca

Se vuoi comprendere la tua vita comincia dal tuo interno: nella calma ciascuno sempre si dice ciò che nessuno altro gli dice     E. Von Feuchtersleben

In banchina nella Darsena Medicea

Kitapha in banchinaGiunti in porto, il primo contatto è con il Team degli ormeggiatori della darsena, con i quali si hanno sempre più occasioni per comunicare. Daniele é il responsabile. Con lui collaborano il gruppo, composto da: Marco, Francesco, Luca, Riccardo e Nicola. Simona con le colleghe ha in mano l'ufficio amministrativo, dove fanno riferimento, armatori da tutte le nazionalità.  Quale semplice utente usufruisco anch'io della loro realtà lavorativa, ove con professionalità fanno si che l'ambiente sia serenamente vivibile. Di seguito i vicini di barca sono quelli cui familliarizzo di più : Alberto fa charter e così anche Dario; Marcello e Willy italiano-svizzeri, girano qua da 25 anni, Bruno e Marina col cane Randa,  anche loro vivono in barca e lavorano come anestesisti presso l'ospedale locale. Quelli conosciuti in rada o negli altri porti, spesso si incrociano in banchina e hanno sempre qualche novità.  Lo spettacolare  arrivo di mega yacht con ospiti a volte accompagnati da guardie del corpo, vederli è anche un passatempo. Queste navi spesso hanno motori a idrogetto, i quali solcano i fondali fino a di 50m. di profondità, provocando gravi danni alla flora e fauna marina... Qualche tempo fa, la compagna di un armatore, stava sul suo enorme yacht,  appoggiata al bordo di uno dei tre ponti della nave, guardava il sottostante popolo in banchina; uno di questi la salutò, da lassù lei rispose cordialmente al buon uomo, il quale gentilmente chiese: scusi le posso fare una domanda? si mi dica - ma...che lavoro fa suo marito? mumh! Ieri ho osservato la partenza del transatlantico tedesco "Deutschland", doveva essere l'orgoglio della Marina Mercantile Tedesca degli anni 60-70 e probabilmente anche di adesso; una ragazza ferma in banchina contraccambiava i  i saluti dei tanti, evidentemente ex colleghi.  affacciatisi sui ponti a dargli l'addio. Quando gli addetti mollarono gli ormeggi della nave,  lei piangeva, la sua commozione era così intensa, che ha fatto venire
gli occhi lucidi anche a me. Dopo aver lavorato un anno a bordo, era sbarcata per andare con un'altra compagnia. ma si. Niente di speciale, ma se vuoi socializzare in ogni dove, si vive la quotidianità del luogo. Per esempio: Il proprietario del supermarket che causa malattia, deve staccarsi
dal lavoro e è in crisi; fai due chiacciere. La signora e famiglia della pescheria che ogni mattina mi consiglia il pesce fresco... per 3€ al giorno.  Alla lunga è così quasi quasi come a casa, ove stanno i propri famigliari, amici e conoscenti;  una realtà blindata quale nostro punto di riferimento. Verrà il tempo di ripartire e ricomincerà il "moto costante"....

Marina, Bruno e Randa   Willy e Marcella
     
  Emozzioni in banchina
     
Luca in qualità di ufficale dei Gendarmi dell'isola  
     
Sfilano i gendarmi elbani   Anche Kitalpha sta a guardare

Kitalpha all'ancora nel golfo di Marina di Campo

 
Star Clipper Salpa lo Star Clipper
prendendo il largo oltre 
Capo  Bianco
Portoferraio 17 ottobre
 
Ottobre e novembre splendido, sull'isola si scoprono angoli che l'estate aveva nascosto.
     
     
      Corsica_Aiaccio_Isola_dElba

   Diario di bordo

Il Poderone