...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Isola di Khios

Limnia - ridosso da tutti i venti,  fondale 4-5m di sabbia e alghe, buon tenitore. E' leggermente disturbato con forti venti da SO. 

  10  Agosto 
Siamo ripartiti dalla bella isola di Lesvos e invece che proseguire a N, abbiamo seguito il vento che spinge a S, era più forte di quanto davano le previsioni. Adesso siamo a Limnia sull'isola di Khios; porticciolo di pescatori. Si sente solo il Meltemi che ulula forte ma in compenso rinfresca la barca, turismo zero, non gira nessuno; due trattorie per qualche cliente Greco del sabato e domenica; il paesello è a 2,5 Km. Il fornaio locale, cuoce il pane alla vecchia maniera; forno a legna e pane dorato da fuoco vivo; squisito. I pescatori arrivano in banchina con il pesce ancora nelle reti... Non manca elettricità, acqua, internet e riceviamo il segnale  TV; qualcuno può dire "che ci stai a fare in mezzo alla natura se poi hai bisogno di tutti questi supporti"- a me piace così - se questi supporti non ci sono , sto' altrettanto bene. Ho un po' di "mal del campanile" pertanto restando lontano per tanto tempo, posso seguire gli accadimenti nel mio paese. Con Skipe, conteniamo i costi telefonici e vediamo dalla barca i nostri cari. Restiamo fino a che il vento cala, da forza 7 a 5. Siamo diretti a Santorini dove l'ascerò Carla con la barca per rientrare a fine settembre al battesimo del mio nipotino. Riprenderemo la via del mare verso Creta, poi vedremo se attraversare direttamente a Suez o fare il giro della Siria, Libano e Israele. Mah! tutto è suscettibile al 'fato' e a quello che passa per la testa...

P.S.

 sono due ore che navighiamo con rotta 180°. L'eolico gira forte nonostante il vento in poppa. Il mare increspato, bianche cornici spumeggianti appaiono qua e la; onde robuste passano da poppa a prua provocando un ritmico dondolio, più o meno accentuato ,tipico dell'andatura a farfalla. In lontananza verso W  grosse petroliere sfilano contro vento incuranti del moto ondoso; sono dirette ad Istambul. Stamattina verso le otto, abbiamo levato l'ancora; subito Kitalpha ha preso la via del mare, lasciando Sigri e l'isola di Lesvos. Teniamo la costa lasciando abbondantemente a dritta l'isolotto sul quale è coricata, quella che era una bella barca a vela, dando un sinistro spettacolo. Prima di partire avevo armato il tangone e la ritenuta della randa. Tutto è ben fissato, oblò e osteriggi chiusi, il motore controllato, la barca è pronta e puntuale arriva l'odore del caffè. Un paio di sigarette di contorno, mi allietano ancor di più...(singh!)
Mancano 26mn, la media è sui 6 kts; non male per una navigazione tranquilla; il vento ci rinfresca, la capottina e le vele, ombreggiano; mentre scrivo, stando al tavolino nel pozzetto ho bisogno di indossare anche il gilè. Dopo tante boline, larghe e strette per salire verso N, finalmente ci ritroviamo con il vento in poppa e mare a 360°. Kitalpha è una gran signora, non fa niente di gratuito o di fuori luoguo ma tutto è pensato; ha un portamento elegante che la distingue, fatto di essere più che apparire; ci da fiducia e gli vogliamo bene.
La forza del vento è sempre 4-5,  qualche raffica accompagnata da grosse onde che adesso arrivano da più lontano, fanno "surfare" kitalpha" che sollevando la prua scodinzola divertita. Spero non si diverta solo lei. Beh, dai. Le vele mi sembrano abbastanza equilibrate e il pilota riesce a governare. La Carlottola sta preparando il pranzo e non si lamenta, non si sentono rumori di stoviglie e quant'altro in definitiva per adesso va bene così.

 

Il buon nocchiere, con lo scirocco fresco,
pensa ai suoi cari, e si trattiene al desco.


 Isola di Lesvos-Molivos                        Diario di bordo                      Isola di IKharia