Il deltaplano è una struttura
di:
tubi in lega a base di alluminio, estremamente leggera e resistente tipo
l'Avional, Anticorodal e l'Ergal. Di cavi di acciaio (fino a 92 singoli
fili)con carichi di rottura in(trazione) varianti tra i 400 ed i 600 Kg.
Bulloneria composta di dadi autobloccanti.
Vela solitamente in Dracon, o in Mylar che conferisce all'aquilone
prestazioni lievemente superiori risultando però , più delicato.
Si inizia a fare "campetti" con primi
dislivelli da 5 - 15 mt.
Senza addentrarci nei particolari tecnici che sono semplici ma importanti, ricordo un moto
fondamentale; "velocità è sicurezza"
La virata si realizza con spostamenti
coordinati del corpo sia lateralmente che longitudinalmente, e richiede anche un momento
cabrante.
A= posizione di volo rettilineo
B= spostamento del peso in avanti (presa di velocità)
C=spostamento laterale del peso per inclinare
l'apparecchio(rollio)
D=spinta sulla barra e conseguente
spostamento indietro del peso (cabrata in virata)
E=tirare nuovamente la barra spostamento
del peso al centro e in avanti (presa di velocità) per riprendere un volo
rettilineo e evitando lo stallo.
F=spostamento controlaterale del peso nel
senso opposto alla virata (per centrare l'apparecchio)
Volo in termica:
Nella foto appaiono delle bolle termiche, per poter
sfruttare questo tipo di ascendenze è necessario saper compiere virate coordinate e
continue a 360° mantenendosi costantemente all'interno dellla zona di ascendenza.
Volo in dinamica:il volo in
dinamica, si svolge costantemente vicino ad un costone o ad un pendio montano ed il vento
spinge proprio verso il monte stesso; dietro la montagna la famigerata zona di sottovento
ricca di rotori e di discendenze spesso distruttive.
Volare in dinamica significa "bordeggiare" il pendio mantenendosi sempre alla
giusta distanza da questo e compiendo le virate sempre controvento. Mentre le virate
controvento risultano "compresse" (lo spazio di virata riferito al suolo, è
notevolmente ridotto), le virate compiute a favore di vento hanno un raggio
apparente molto ampio.
Velocità relativa e velocità al suolo:
Diventa indispensabile considerare che la
massa d'aria in cui voliamo compie relativamente al suolo un movimento a una velocità
variabile, verso una determinata direzione;
Ad esempio con un vento di 20km/h, se ci troviamo a volare a 30km/h a favore di
vento la nostra velocità rispetto al suolo sarà(20+30=50 km/h); con lo stesso vento e la
stessa velocità di volo ma direzione opposta (controvento) la nostra velocità al suolo
sarà di soli 10km/h.Se ci trovassimo a volare in una massa d'aria la cui velocità supera
quella massima del nostro apparecchio, ci troveremmo a indietreggiare rispetto al
suolo.
Gradiente del vento:
Come sappiamo, vicino al suolo il vento viene
rallentato, nella sua corsa, dall'attrito con il terreno, generando, per un'altezza di
alcuni metri (anche 20 o 30) un sensibile gradiente del vento. Il pilota che ignorasse
questo fatto, avrà l'impressione di accelerare notevolmente e potrà quindi rallentare
troppo causando un rovinoso stallo vicino a terra.
Atterraggio:
Una volta smaltita la velocità in effetto suolo,
"aprire" con decisione, spingendo con forza sui montanti (che avremmo avuto
l'accortezza di impugnare "alti, cioè almeno all'altezza delle orecchie). |