Impariamo a
vivere il porto e la città
20.11 Siamo ormeggiati presso il cantiere dove presto aleremo la
barca. Il
porto commerciale di Termini Imerese, quando la Fiat produceva a
pieno ritmo, era trafficato da numerose navi, segno di attività
industriale e di lavoro per tutti. Adesso
arriva in porto una nave a settimana la rimanente attività, sono i cantieri per il rimessaggio di imbarcazioni da
diporto e da pesca. Senza lasciarsi ingannare dalla cttà
appena fuori dal porto, la
città alta è molto bella, con parchi pubblici una grande cattedrale. La città
bassa era una colonia della vicina Himera e durante il dominio
romano continuò a essere un'importante stazione termale. Le
sorgenti minerali tuttora attive pare siano particolarmente
benefiche per l'artrite. Al venerdì il mercato dai prezzi
favorevoli, sono da richiamano per tutti. Le persone sono
cordiali e disponibili. Agostino lavora presso il nostro
cantiere, ci raccomanda: se avete bisogno di qualsiasi cosa
venite da me. Ieri sera passando dal porto ci ha presentato la
sua bella e numerosa famiglia. L'alaggio
di kitalpha é stato indolore nel senso di compressioni allo
scafo. Gli addetti del Cantiere Mare Sud hanno dimostrato
competenza e attenzione creando un invaso adeguato. Da queste
parti spira spesso forte vento e questa fin'ora é l'unica nota
negativa ma gli addetti ai lavori, ben consapevoli di questo,
aggiungono indispensabili cinghie atte a fissare a terra tutte
le imbarcazioni. L'area é monitorata da numerose telecamere e
l'armatore, da casa, può sincerarsi in ogni momento quali siano
le condizioni della propria imbarcazione. Accompagnata Carla
all'aeroporto mi sono fermato a Palermo, per quel poco che ho
visto mi ha dato la sensazione di una città vivace e splendida.
13.11 In cantiere le giornate scivolano velocemente a sera,
grazie ai vari interessi personali che ci sostengono, come
quando si staziona alla fonda in una baia; stando a terra si
aggiungono le quotidiane manutenzioni per preparare la barca
alla prossima stagione; oggi é stato il turno del ponte in teak:
dare il primo prodotto risciacquare dare il secondo e il
terzo... Ieri: togliere la capotte farla ricucire e rimontarla;
il giorno prima: far girare l'acqua dolce nel motore e nel
fuoribordo. Domani: controllo e chiusura delle prese a mare,
tranne quelle degli ombrinali. In agenda l'elenco é abbastanza
lungo ma son cose che si fanno volentieri. Un'altro importante
aspetto sono i rapporti interpersonali, il conoscere e farsi
conoscere. Dietro ognuno di noi si aprono nuovi mondi e a un
certo punto viene la voglia di conoscere. Per esempio: c'è
Giovanni bravo tecnico specializzato e meccanico, ex pilota in gare di rally, padre di una ragazza
undicenne, già campionessa del mondo di ballo liscio e ma non mi
dilungo;
Piero veterano del restauro in vetroresina, falegname e
verniciatore; Daniele meccanico gentile anche lui e competente in tante cose;
Davide il responsabile: giovane, molto stimato e di poche
parole, rispettoso e attento, presente in tutto e altri
come PieroII e Lillo ottimi e lavoratori, sempre salutano
volentieri, come i pescatori che passano per qualche
riparazione, semplici e gentili. Un gruppo che mi da fiducia e
mi piace. Ho la sensazione che tanti siciliani sono come loro:
disponibili concreti e di cuore. Stamattina alle 8 sono andato a
prendermi i sigari, nel ritorno percorrendo delle strette
viuzze, mi sono fermato da due pescivendoli che esponevano il
proprio prodotto sul cassone di una piccola Ape.. Comprata una
orata di mare, mentre l'anziano puliva il pesce l'altro giovane
ragazzo deponeva i pochi soldini nell'apposita cassettina
appoggiata sopra il tetto della motoretta e, prima di deporvi il
denaro si fece velocemente un piccolo segno della croce.
Cortesemente gli chiesi il perché. Mi rispose: al il primo incasso
della giornata, sia di buon auspicio riuscendo a vendere tutto.
Rientro tra le mie amate montagne
17.11 In poco tempo rientro nel mio mondo denso
di affetti, amicizie, socialità e luoghi conosciuti. Carla
mi
cucina dei piatti tipici delle nostre parti: polenta con... o
canederli con... mi mancavano. Vedo con gioia i miei
figli e nipotini
e tutto riprende come non fossi mai partito. Il 21.11 partecipo
alla serata di Mese Montagna: un'occasione di ritrovarsi tra
amici alpinisti e volatori a parlare di sport ed emozioni
vissute insieme. -
https://www.youtube.com/watch?v=ps8t-hALPRs
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A marzo quando salperemo da Termini Imerese ci fermeremo a San
Vito lo Capo dove ospiteremo gli amici che vorranno venire ad
arrampicare e a fare BASE Jump sulle pareti di quei monti,
radunando anche gli appassionati siciliani di questi sports.
Amicizia e alpinismo per rivedersi e
ricordare
Ieri sera, cinque dicembre, in casa Groaz ci
siamo ritrovati tra amici per il 40° anniversario delle
seguenti
avventure:
viaggio solitario in autostop A/R Trento – Istambul – Teheran
–Kabul. (G. Groaz, aprile – luglio 1974)
Prima salita C. BRENTA, Seracco Pensile. (G. Groaz – L.
Groaz – R. Segalla, 27 agosto 1974) Prima salita M. BRENTO, via degli Amici (G. Cantaloni –
F. Gadotti – G. Groaz – H. Steinkoetter, 1-4 novembre 1974)
Oltre hai protagonisti vi erano altri forti alpinisti, alcuni
amici, altri conoscenti ma tutti parlavamo la stessa lingua,
quella imparata andando in montagna e subito, come all'ora, ci siamo sentiti
insieme. Un dono della montagna fatto di amicizia e di panorami
ancora vivi in ogn'uno di noi.
Si avvicina il Natale e in paese fervono i
preparativi per le festività. Vengono allestite per tempo le
caratteristiche casette in legno per gli ormai famosi
"mercatini" natalizi. Gli appassionati di presepi aprono le loro
porte ai numerosi visitatori che apprezzeranno le opere di
ognuno fino a premiare il presepe più bello. Zampognari,
saltimbanchi, gruppi folcloristici, bande sociali e " più chi ne
ha più ne metta", vivacizzano la città
accogliendo a braccia aperte la moltitudine di turisti
proveniente anche da luoghi lontani. I bambini esaltati da tutto
questo si divertono un mondo e anch'io approfitto per
accompagnare i nipotini all'arrivo del treno a vapore.
Finalmente si arriva la Befana che tutte le feste se le magna -
o bastia.... che tutte le feste le porta via.
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Da mio figlio Andrea e da Norma
Monti Pallidi la dove viveva
il principe
buono
Dolomiti di Sella e del Pordoi
20.01.2015 strada del Sella
CANAZEI (TN) |
La
leggenda racconta di principi, principesse e di nani silvani,
numerosi in questi luoghi. In effetti é un ambiente da favola
che ogni alpinista conosce bene. Infatti quando si andava ad
arrampicare in Sella ci si fermava spesso, proprio in questo,
all'ora rifugio, ad ammirare l'anfiteatro di pareti rocciose che
svettano verso l'azzurro, riconoscendo in esse le vie di arrampicata salite o da
salire. Non passavo da queste parti da un bel po' di tempo e
forse non sarei più ritornato. L'occasione é nata dalla
presenza di Andrea e Norma che insieme ai genitori di lei,
gestiscono lo Chalet Monti Pallidi. Oltre al piacere
di rivedere mio figlio, anche l'essere qua con Carla a rivivere
tra questi monti, é stata una gioia. Ci siamo fermati a Canazei dove vive un mio compagno di naia, non lo vedevo da un
bel po' di anni. Pur invecchiando ci
si riconosce subito e
ritrovarsi é sempre un piacere. Lui ha una baita in una radura
tra i boschi circostanti il rifugio, deve essere un incanto. Ci
siamo ripromessi di ritrovarci anche là. Giunti al rifugio a
Pian de Schiavaneis abbracciamo i nostri cari. A tavola
imbandita gustiamo le specialità del cuoco Agostino, papà della
Norma e del fratello Leonardo che si appresta a fare la sciata
quotidiana. Mamma Grazia si dice contenta della scelta fatta,
quella di prendere in gestione lo chalet per la stagione
invernale, fosse per lei, in quel luogo, vi rimarrebbe per
sempre. Approfittiamo della giornata
serena per fare una breve escursione al Passo Sella ammirando il
Sassolungo, le Odle e tutto il resto di quello splendido
panorama.
Verso
sera i Monti Pallidi si infiammano, dicono siano stati i
nani silvani che in una notte di luna piena
salirono sulle cime più alte di queste montagne e, sotto
la direzione del loro re, incominciarono a fare strani
movimenti con le mani e le braccia e ben presto tra loro
apparvero grossi gomitoli splendenti: avevano filato i
raggi di luna! Poco prima dell’alba, i nani silvani
srotolarono i gomitoli lungo le ripide pareti delle
montagne che furono ben presto ricoperte da un chiarore
meraviglioso
che avvolse
tutto il
regno. |
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IMMAGINI CORRELATE
Chalet
Monti Pallidi
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