...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.

 



 
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Autunno inverno
in Sicilia

Termini Imerese
12 novembre 2014

Vecchia nave, ricchezza del padrone

Impariamo a vivere il porto e la città

20.11 Siamo ormeggiati presso il cantiere dove presto aleremo la barca. Il porto commerciale di Termini Imerese, quando la Fiat produceva a pieno ritmo, era trafficato da numerose navi, segno di attività industriale e di lavoro per tutti. Adesso arriva in porto una nave a settimana la rimanente attività, sono i cantieri per il rimessaggio di imbarcazioni da diporto e da pesca. Senza lasciarsi ingannare dalla cttà appena fuori dal porto, la città alta è molto bella, con parchi pubblici una grande cattedrale. La città bassa era una colonia della vicina Himera e durante il dominio romano continuò a essere un'importante stazione termale. Le sorgenti minerali tuttora attive pare siano particolarmente benefiche per l'artrite. Al venerdì il mercato dai prezzi favorevoli, sono da richiamano per tutti. Le persone sono cordiali e disponibili. Agostino lavora presso il nostro cantiere, ci raccomanda: se avete bisogno di qualsiasi cosa venite da me. Ieri sera passando dal porto ci ha presentato la sua bella e numerosa famiglia. L'alaggio di kitalpha é stato indolore nel senso di compressioni allo scafo. Gli addetti del Cantiere Mare Sud hanno dimostrato competenza e attenzione creando un invaso adeguato. Da queste parti spira spesso forte vento e questa fin'ora é l'unica nota negativa ma gli addetti ai lavori, ben consapevoli di questo, aggiungono indispensabili cinghie atte a fissare a terra tutte le imbarcazioni. L'area é monitorata da numerose telecamere e l'armatore, da casa, può sincerarsi in ogni momento quali siano le condizioni della propria imbarcazione. Accompagnata Carla all'aeroporto mi sono fermato a Palermo, per quel poco che ho visto mi ha dato la sensazione di una città vivace e splendida.
13.11 In cantiere le giornate scivolano velocemente a sera, grazie ai vari interessi personali che ci sostengono, come quando si staziona alla fonda in una baia; stando a terra si aggiungono le quotidiane manutenzioni per preparare la barca alla prossima stagione; oggi é stato il turno del ponte in teak: dare il primo prodotto risciacquare dare il secondo e il terzo... Ieri: togliere la capotte farla ricucire e rimontarla; il giorno prima: far girare l'acqua dolce nel motore e nel fuoribordo. Domani: controllo e chiusura delle prese a mare, tranne quelle degli ombrinali. In agenda l'elenco é abbastanza lungo ma son cose che si fanno volentieri. Un'altro importante aspetto sono i rapporti interpersonali, il conoscere e farsi conoscere. Dietro ognuno di noi si aprono nuovi mondi e a un certo punto viene la voglia di conoscere. Per esempio: c'è Giovanni bravo tecnico specializzato e meccanico, ex pilota in gare di rally, padre di una ragazza undicenne, già campionessa del mondo di ballo liscio e ma non mi dilungo; Piero veterano del restauro in vetroresina, falegname e verniciatore; Daniele meccanico gentile anche lui e competente in tante cose; Davide il responsabile: giovane, molto stimato e di poche parole,  rispettoso e attento, presente in tutto e altri come PieroII e Lillo  ottimi e lavoratori, sempre salutano volentieri, come i pescatori che passano per qualche riparazione, semplici e gentili. Un gruppo che mi da fiducia e mi piace. Ho la sensazione che tanti siciliani sono come loro: disponibili concreti e di cuore. Stamattina alle 8 sono andato a prendermi i sigari, nel ritorno percorrendo delle strette viuzze, mi sono fermato da due pescivendoli che esponevano il proprio prodotto sul cassone di una piccola Ape.. Comprata una orata di mare, mentre l'anziano puliva il pesce l'altro giovane ragazzo deponeva i pochi soldini nell'apposita cassettina appoggiata sopra il tetto della motoretta e, prima di deporvi il denaro si fece velocemente un piccolo segno della croce. Cortesemente gli chiesi il perché. Mi rispose: al il primo incasso della giornata, sia di buon auspicio riuscendo a vendere tutto.  

Rientro tra le mie amate montagne

17.11 In poco tempo rientro nel mio mondo denso di affetti, amicizie, socialità e luoghi conosciuti. Carla mi cucina dei piatti tipici delle nostre parti: polenta con... o canederli con... mi mancavano. Vedo con gioia i miei figli e nipotini e tutto riprende come non fossi mai partito. Il 21.11 partecipo alla serata di Mese Montagna: un'occasione di ritrovarsi tra amici alpinisti e volatori a parlare di sport ed emozioni vissute insieme. - https://www.youtube.com/watch?v=ps8t-hALPRs -
A marzo quando salperemo da Termini Imerese ci fermeremo a San Vito lo Capo dove ospiteremo gli amici che vorranno venire ad arrampicare e a fare BASE Jump sulle pareti di quei monti, radunando anche gli appassionati siciliani di questi sports.

Amicizia e alpinismo per rivedersi e ricordare

Ieri sera, cinque dicembre, in casa Groaz ci siamo ritrovati tra amici per il 40° anniversario delle seguenti avventure: viaggio solitario in autostop A/R Trento – Istambul – Teheran –Kabul. (G. Groaz, aprile – luglio 1974) Prima salita  C. BRENTA, Seracco Pensile. (G. Groaz – L. Groaz – R. Segalla, 27 agosto 1974) Prima salita  M. BRENTO, via degli Amici (G. Cantaloni – F. Gadotti – G. Groaz – H. Steinkoetter, 1-4 novembre 1974)
Oltre hai protagonisti vi erano altri forti alpinisti, alcuni amici, altri conoscenti ma tutti parlavamo la stessa lingua, quella imparata andando in montagna e subito, come all'ora, ci siamo sentiti insieme. Un dono della montagna fatto di amicizia e di panorami ancora vivi in ogn'uno di noi.

Si avvicina il Natale e in paese fervono i preparativi per le festività. Vengono allestite per tempo le caratteristiche casette in legno per gli ormai famosi "mercatini" natalizi. Gli appassionati di presepi aprono le loro porte ai numerosi visitatori che apprezzeranno le opere di ognuno fino a premiare il presepe più bello. Zampognari, saltimbanchi, gruppi folcloristici, bande sociali e " più chi ne ha più ne metta", vivacizzano la città accogliendo a braccia aperte la moltitudine di turisti proveniente anche da luoghi lontani. I bambini esaltati da tutto questo si divertono un mondo e anch'io approfitto per accompagnare i nipotini all'arrivo del treno a vapore. Finalmente si arriva la Befana che tutte le feste se le magna - o  bastia.... che tutte le feste le porta via.
Da mio figlio Andrea e da Norma
Monti Pallidi la dove viveva
il principe buono

Dolomiti di Sella e del Pordoi
20.01.2015 strada del Sella
CANAZEI (TN)

La leggenda racconta di principi, principesse e di nani silvani, numerosi in questi luoghi. In effetti é un ambiente da favola che ogni alpinista conosce bene. Infatti quando si andava ad arrampicare in Sella ci si fermava spesso, proprio in questo, all'ora rifugio, ad ammirare l'anfiteatro di pareti rocciose che svettano verso l'azzurro, riconoscendo in esse le vie di arrampicata salite  o da  salire. Non passavo da queste parti da un bel po' di tempo e forse non sarei più ritornato. L'occasione é nata  dalla presenza di Andrea e Norma che insieme ai genitori di lei, gestiscono lo Chalet Monti Pallidi. Oltre al piacere di rivedere mio figlio, anche l'essere qua con Carla a rivivere tra questi monti, é stata una gioia. Ci siamo fermati a Canazei dove vive un mio compagno di naia, non lo vedevo da un bel po' di anni. Pur invecchiando ci si riconosce subito e ritrovarsi é sempre un piacere. Lui ha una baita in una radura tra i boschi circostanti il rifugio, deve essere un incanto. Ci siamo ripromessi di ritrovarci anche là. Giunti al rifugio a Pian de Schiavaneis abbracciamo i nostri cari. A tavola imbandita gustiamo le specialità del cuoco Agostino, papà della Norma e del fratello Leonardo che si appresta a fare la sciata quotidiana. Mamma Grazia si dice contenta della scelta fatta, quella di prendere in gestione lo chalet per la stagione invernale, fosse per lei, in quel luogo, vi rimarrebbe per sempre.   Approfittiamo della giornata serena per fare una breve escursione al Passo Sella ammirando il Sassolungo, le Odle e tutto il resto di quello splendido panorama.

Verso sera i Monti Pallidi si infiammano, dicono siano stati i nani silvani che in una notte di luna piena salirono sulle cime più alte di queste montagne e, sotto la direzione del loro re, incominciarono a fare strani movimenti con le mani e le braccia e ben presto tra loro apparvero grossi gomitoli splendenti: avevano filato i raggi di luna! Poco prima dell’alba, i nani silvani srotolarono i gomitoli lungo le ripide pareti delle montagne che furono ben presto ricoperte da un chiarore meraviglioso che avvolse tutto il regno.

IMMAGINI CORRELATE

     

     

     

Vista del porto

     

     

     

     

     


Chalet Monti Pallidi

     

     

     

Piz Ciavazes

 

Alla Fonte degli Dei

da Cristina e Antonio
Val Policella Negrar VR  18.02.2015
 

Ho conosciuto Antonio negli anni in cui cercavo un imbarco. Fu così che ci trovammo a Palma di Maiorca bordo di Penelope, la sua barca. Sono seguite altre occasioni di stare insieme: come in Tunisia, nel trasferimento di Penelope da Palma a Monfalcone e su Kitalpha. Anche l'andar per mare da modo di conoscere e farsi conoscere e a volte succede che due persone anche se molto diverse sia per: cultura, esperienze professionali e tenore di vita, si trovano a proprio agio a navigare insieme. A volte anche gli orsi moderatamente riescono a socializzare. Probabilmente di base vi é un reciproco: rispetto, attenzione e stima ma, questo  deve nascere nel tempo, spontaneamente. Così, dopo qualche anno con Carla ci siamo mossi dalla tana e scesi a valle. L'occasione l'ha data il nuovo agriturismo regalato alla moglie Cristina. Hanno ristrutturato l'antica casa agricola di proprietà. Adesso é un bedandbreakfast di lusso. http://www.lafontedeglidei.it/
Ci siamo ripromessi di ritrovarci presto per una bella veleggiata insieme.

   

   
Dal Carlo all'Osteria Coe
19.2.2015 - Passo Coe 1610 m.
   
   
   

Come si usa dire in Trentino: a un tiro di schioppo da casa mia. Ecco: il Passo Coe é a mezzora di macchina da dove abito, ed é anche il luogo dove lavora come cuoco, Carlo mio figlio. Visto che la mia partenza per il mare é prossima, con mia figlia Rossella e i suoi due maschietti Kristian e Daniel, a mattino inoltrato partiamo e andiamo da lui. Tutti contenti di rivedersi e di essere in quel luogo adatto anche ai bambini. Appena mangiato andiamo sulla neve con il "bob", dove i bambini possono divertirsi senza pericoli, intanto Carlo termina da lavorare. La zona fa parte di quel comprensorio: Folgaria - Lavarone per poi proseguire in Veneto con l'altipiano di Asiago. Una meraviglia di natura e di quiete. 

Da Marco nostro comune amico ci si ritrova anche per salutarci io ritorno al mare

Il mio posto é tra il Guly e il Carletto, di fronte: Franco e l'Armando, ai lati e a capo tavola, "el paron de casa" e il Perlina. Come sempre tra amici la serrata inizia con un brindisi, l'antipasto e poi a ritmo sostenuto si susseguono i piatti tipici trentini cucinati dal bravissimo amico Marco. Il cantiniere non lo nomino perché in quello siamo bravi tutti. Trascorse le prime due ore il tempo vola e spesso tiene banco: quella volta ché... e aneddoti spesso ripetuti ma sempre graditi perché ogni volta qualcosa d'altro ci si aggiunge sempre. Si fa l'ora di salutarci, fra pochi giorni ritorno al mare.  

  Dall'Isola d'Elba alla Sicilia

Diario di bordo 

Primavera 2015