...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Bepi Hoffe
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Dall'isola
ASTYPALAEA
L'isola fatta a farfalla tra le sue ali  ottimi rifugi naturali per pirati e corsari

Porto Skala

27 maggio 2010
all'isola
di KEA
seguendo la rotta delle piccole Cicladi

di Bepi Hoffer
 
 

Scirocco: oggi tiro domani scrocco.

 
Oggi si salpa...

 Dopo lunga permanenza, ieri siamo ripartiti da Kos; una Isola di Astypaeasosta alla fonda nel Golfo di Kamares, dove trascorriamo la notte abbiamo modo di collaudare la piccola vela di poppa, atta a limitare le alambardate, quando siamo all'ancora; il risultato mi sembra apprezzabile, vedremo con forte vento. Doppiato Capo Krikellos il vento da NW rinfresca. L'andatura di bolina é sui 40°, con tutta randa fiocco 2 e trinchetta; poi a F5:, randa ridotta e trinchetta ma sarei più contento navigare con venti portanti. Giungiamo abbastanza "sparati" tra le ali protettive, dell'Isola di Astypaea. Il porto é ben ridossato e numerose sono le baie adatte per sostare alla fonda. Dal luogo ricevo sensazioni positive: mare trasparente, pace e tranquillità. Il giorno seguente, saliamo i monti circostanti, ammirando lo splendido panorama. Il paese, dal porto é un tutt'uno con la Chora, un tempo ben protetta dal castello ormai diroccato; secondo la leggenda, in un'occasione il castello venne difeso gettando alveari sui nemici.
Festeggiamo in trattoria, il primo compleanno di mio nipote Cristian.Isola di Astypaea

Oggi 29 maggio, mollati gli ormeggi, alle 6.30, facciamo rotta 260° verso l'isola di Santorini. Attualmente siamo in navigazione a motore da 5h30. Le previsioni meteo davano: 15 nodi da NW...lo aspettiamo da alcune ore, per adesso abbiamo ancora 5 nodi in prua. E' bello anche così: ieri sera ho scaricato da Internet su in mp3, una serie di programmi RAI, anche questo allieta le ore, insieme a libri e altro.  Arrivati al Marina dopo 10 ore di motore...in compenso, con tutta tranquillità; solo l'ingresso insabbiato del marina, desta qualche pensiero, con vento e mare sarebbe impraticabile.  Il pomeriggio del giorno dopo,  approfittando della calma di vento usciamo dal marina e ci dirigiamo all'ormeggio poco frequentato della vicina isola di ........ E' sempre impressionante ammirare la potente natura che ha sconvolto Santorini e il silenzio del luogo, dopo che gli ultimi Caicchi, verso sera riportano gli ultimi turisti a Thira, lasciando improvvisamente all'ambiente riappropriarsi di quasi tutto; solo noi ondeggiando provochiamo i consueti rumorii dello sciacquio d'acqua di riflusso sulla chiglia della barca e li cigolio delle cime nei momenti di tensione per la ritenuta al molo.

Nel cuore delle Cicladi
Isola Folégandros

Il 31 maggio approfittiamo dell'anomala situazione meteo di assenza di vento da NW e arriviamo in vista dell'Isola di Folégandros che sta' in quella direzione. Per noi sono le isole più gradevoli del mar Egeo. Ancoriamo Kitalpha alla banchina del porto di Karavostasi, ridosso discreto per il Meltemi ma esposto ai veti di SE. Un promontorio frastagliato e isolotti antistanti formano la baia  che é suggestiva per l'assoluta aridità del paesaggio. Lungo la costa SE, vi sono imponenti scogliere rocciose, al vertice di una di esse é situata la piccola chora, deliziosa oasi attorniata da alberi e cespugli che contrastano e spiccano sull'isola brulla, servita da un traghetto che entra in porto a tutta velocità nella baia, scarica e carica con rapidità e riparte immediatamente per un porto più sicuro.

Isola Sérifos

Salpiamo all'ora prevista, le 06.30 del 01maggio dal porto di Karavostasi; l'approdo stava diventando insostenibile per il vento da SE e il fondale di sabbia e roccia, non é buon tenitore. Armiamo il tangone e proseguiamo a farfalla, la velocità di oltre 7 nodi ci da un buon margine di anticipo sui tempi di navigazione previsti in 8 ore. Al traverso dell'isola di Sifnos, proseguiamo a motore per l'assenza di vento; Quando la foschia si dirada ritorna il vento,  scorgiamo il punto cospicuo: le case bianche della chora che si stagliano sopra una collina conica sovrastante  in porto di Livadhi. Dal mare l'isola appare brulla, ma a Livadhi é verde e boscosa e nell'entroterra, a partire dalla chora, si aprono vallate lussureggianti che contrastano i versanti delle montagne nudi e bruciati dal sole. Ottime trattorie, quiete e ospitalità fanno il resto.

Che bella veleggiata...
Isola di Kea

Il 4 giugno partiamo di buon mattino, il vento da SE nel pomeriggio girerà a S; é la conseguenza dell'arrivo per domani di un fronte freddo che porterà pioggia e poco vento. Tangoniamo lo Kitalpha al porto di KeaYankee e a tutta randa sfruttiamo i 15 nodi di vento che ci spingono per 8h e 30 fino all'isola di Kea. Una condizione ideale anche per Kitalpha: il mare é appena increspato, spinti in poppa anche dalla corrente, l'onda e minima come il rollio e la velocità é soddisfacente, si aggira oltre i 6 nodi; solo a N dei capi sottovento alle tre isole che superiamo, condizionano il flusso del vento, abbassandone la nostra velocità, fino a quando rientriamo nel normale flusso dell'aria. Dopo una magnifica giornata di navigazione, a N di Kea, entriamo in una insenatura, tra montagne coltivate ed olivi che ombreggiano la spiaggia sabbiosa, al riparo dai venti meridionali; l'ancora ha ben agguantato, possiamo restare alla fonda tranquilli.
Il risveglio mattutino é dato da una pioggia battente; invita a continuare il libro letto prima di dormire; La capote  ancora installata, ripara e mantiene asciutto il pozzetto, dandoci ottimo riparo anche in navigazione e quando é caldo, l'arrotoliamo sui tre lati. Tanto é comoda da pensare di mettere il tettuccio rigido... Accompagnati da una gradita pioggia, anche da parte di Kitalpha...in pochi minuti di navigazione, giungiamo al porto di Livadhi, dove lungo il molo dei traghetti, troviamo libero un posto all'inglese, punto strategico per affrontare il forte vento da N previsto per
stanotte.

 

 

 

 

 

 

IMMAGINI CORRELATE
 

   

   

Isola di Astypaea

   

Isola di Astypaea

Isola di Astypaea

   

   

Isola di Astypaea

Vista dai monti di Astipaleya

Isola di Astypaea

   

Isola di Folégandros

Isola di Folégandros

   

Isola di Folégandros

Isola di Sérifos

   

Isola di Sérifos

Isola di Sérifos

   

 

 

 

Le poesie della Gente di Mare

L’ultimo saluto

Fu quello l’ultimo saluto
di un padre che aveva conosciuto

l’infinità del mare e delle terre
e non certo il male delle guerre.

Fu quello l’ultimo saluto
prima di un sacrificio non voluto.

Fu quello l’ultimo abbraccio di un marinaio
affondato con la nave in un freddo giorno di gennaio.

Il padrone della nave ora si chiede:
“dove la causa di questa morte risiede?”

E’ inutile ora per te fare l’ignaro
poichè è risaputo che la causa è il dio denaro.

E’ quel denaro che non hai voluto usare
per impedire al tuo bastimento di affondare.

Questo oltre che assassinio è sfruttamento
e ricordati che come uomo sei solo un fallimento.

E infine nel tuo ultimo giorno,da Dio convenuto,
dovrai ricordare quell’ultimo saluto.


 

All'ancora in una baio a N dell'isola di Kea

   

Isola ddi Kea

   

Vista della baia al porto di Kea

   
   
Abbandonato il porto tra i saluti, allegramente scivolammo via
sotto la chiesa,
sotto la collina e la cima del faro  
S.T. Coleridge

Luna seduta marinaio in piedi

 

Porto Lavrio

Solchiamo un mare silenzioso, abbandonando le isole egee. Approdiamo nel regno del charter, tante barche pronte a partire, gli equipaggi appena arrivati sono entusiasti e indaffarati a sistemare i bagagli sulle imbarcazioni, pronte a partire per una nuova avventura. Attracchiamo a uno dei moli momentaneamente libero fino al ritorno dei legittimi affittuari. Cercando di capire come funziona la gestione del porto, troviamo un posto barca a prezzi ragionevoli fino alla metà di luglio che coincide con il mio rientro da casa. Una giornata proficua, nel senso che ci siamo sistemati in porto e effettuato una tranquilla veleggiata di trasferimento, ingaggiando con altre barche, una serie di boline strette ove Kitalpha si é distinta, nonostante il vento che lei gradisce, dovrebbe essere un po' più fresco. 

Quando il porto é affollato

Dovevamo lasciare il posto ad una barca da charter in arrivo per domani; approfittiamo della calma di vento per trasferirci, in un'altra parte del porto. Vicino a noi era arrivato un grande Yact; posto barca a contratto annuale, con propri corpi morti, marinai asiatici ecc.  Noi obbligatoriamente, avevamo dato fondo all'ancora; ero tranquillo perche la nostra catena, stava sopra a tutto. Ma, un marinaio dello yacht, per mettere in tensione le cime di prua, si é immerso con le bombole e ha scavalcato con le cime, la nostra catena; Mah...Lo yacht era chiuso, i marinai si erano imbarcati e partiti su un'altro yacht, e così ci siamo risolti, senza ulteriori problemi, la complicata situazione...un'occasione per tenersi in allenamento. Giunti al nuovo approdo, il simpatico responsabile ci dice: 12m sono tanti - poi, pensavo che la vs barca fosse un Bavaria...non posso darvi il posto barca, per un mese...ma! In questi porti, gran parte dei moli é I punti cospiqui  della bella baia, protetta da tutti i venti, due miglia a N del porto di Lavrio.prenotato dalle società di charter; chi gestisce i moli, intrufola altre barche di privati, issano un gagliardetto di una società e intascano in nero; però devono essere imbarcazioni normalmente in uso a quel tipo di attività. E' così che scegliamo di stare all'ancora in una bella baia e trovare una soluzione alternativa al vicino marina, ove il costo, per una barca come Kitalpha é di 65€ al giorno...

Meglio ritornare a Kea

Pensa e ripensa finché Carla dice: non vorrei dire una stupidata ma se tu ritornassi a Kea, piuttosto di restare all'ancora e dover approvvigionarti di tutto; così é stato, una soluzione tanto semplice...queste isole sono tutte ben collegate da navi traghetto. Salpata l'ancora, entriamo in porto, Carla é pronta a saltare su una barca legata al molo, una toccata e fuga, col vento che sibila da N, già di buon mattino. E' così che lascio il porto mentre Carla, aiutata a saltare sul molo da solerti cavalieri, si libra nell'aria a lei congegnale ... Uscito dal porto, aperto il fiocco, lascio al pilota portare Kitalpha a scapolare il capo S dell'isola che stà difronte; proseguo di bolina verso Kea, che raggiungo tranquillamente, sostenuto dai programmi radio precedentemente registrati e dalle cosette da fare, aumentate dalla mancanza di Carla. Riacquisisco il posto che ritengo comodo e disdegnato per fortuna da altri e anche Kitalpha,  fino a metà luglio sarà a posto...spero. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

In vista il porto di Lavrio

   

L'ancora incatttivata a un corpo morto

   

Un groviglio risolvibile con pazienza

   

L'attrezzo utile per districare i corpi morti e catene di ancore, incattivati

Alla fonda a N di Lavrio

   

ritorno all'isola di Kea

   

   

   

   

   

 


Il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno in occasione del solstizio di estate boreale

 
   Isola di Kos

Diario di bordo 

Peloponneso orientale