Oggi si
salpa... Dopo lunga
permanenza, ieri siamo ripartiti da Kos; una
sosta alla fonda
nel Golfo di Kamares, dove trascorriamo la notte abbiamo modo
di collaudare la piccola vela di poppa, atta a limitare le
alambardate, quando siamo all'ancora; il risultato mi sembra
apprezzabile, vedremo con forte vento. Doppiato Capo Krikellos
il vento da NW rinfresca. L'andatura di bolina é sui
40°, con tutta randa fiocco 2 e trinchetta; poi a F5:, randa
ridotta e trinchetta ma sarei più contento navigare con venti
portanti. Giungiamo abbastanza "sparati" tra le ali
protettive, dell'Isola di Astypaea. Il porto é ben ridossato e
numerose sono le baie adatte per sostare alla fonda. Dal luogo
ricevo sensazioni positive: mare trasparente, pace e
tranquillità. Il giorno seguente, saliamo i monti circostanti,
ammirando lo splendido panorama. Il paese, dal porto é un
tutt'uno con la Chora, un tempo ben protetta dal castello ormai
diroccato; secondo la leggenda, in un'occasione il castello
venne difeso gettando alveari sui nemici.
Festeggiamo in trattoria, il primo compleanno di mio nipote
Cristian.
Oggi 29 maggio, mollati
gli ormeggi, alle 6.30, facciamo rotta 260° verso l'isola di
Santorini. Attualmente siamo in navigazione a motore da 5h30. Le
previsioni meteo davano: 15 nodi da NW...lo aspettiamo da alcune
ore, per adesso abbiamo ancora 5 nodi in prua. E' bello anche
così: ieri sera ho scaricato da Internet su in mp3, una serie di
programmi RAI, anche questo allieta le ore, insieme a libri e
altro. Arrivati al Marina dopo 10 ore di motore...in
compenso, con tutta tranquillità; solo l'ingresso
insabbiato del marina, desta qualche pensiero, con vento e mare
sarebbe impraticabile. Il pomeriggio del giorno dopo,
approfittando della calma di vento usciamo dal marina e ci
dirigiamo all'ormeggio poco frequentato della vicina isola di
........ E' sempre impressionante ammirare la potente natura che
ha sconvolto Santorini e il silenzio del luogo, dopo che gli
ultimi Caicchi, verso sera riportano gli ultimi turisti a Thira,
lasciando improvvisamente all'ambiente riappropriarsi di quasi
tutto; solo noi ondeggiando provochiamo i consueti rumorii dello
sciacquio d'acqua di riflusso sulla chiglia della barca e li
cigolio delle cime nei momenti di tensione per la ritenuta al
molo.
Nel cuore delle Cicladi
Isola Folégandros
Il 31 maggio approfittiamo dell'anomala
situazione meteo di assenza di vento da NW
e arriviamo in vista
dell'Isola di Folégandros che sta' in quella direzione. Per noi
sono le isole più gradevoli del mar Egeo. Ancoriamo Kitalpha
alla banchina del porto di Karavostasi, ridosso discreto per il
Meltemi ma esposto ai veti di SE. Un promontorio frastagliato e
isolotti antistanti formano la baia che é suggestiva per
l'assoluta aridità del paesaggio. Lungo la costa SE, vi sono
imponenti scogliere rocciose, al vertice di una di esse é
situata la piccola chora, deliziosa oasi attorniata da
alberi e cespugli che contrastano e spiccano sull'isola brulla,
servita da un traghetto che entra in porto a tutta velocità
nella baia, scarica e carica con rapidità e riparte
immediatamente per un porto più sicuro.
Isola Sérifos
Salpiamo all'ora prevista, le 06.30 del
01maggio dal porto di Karavostasi;
l'approdo stava diventando
insostenibile per il vento da SE e il fondale di sabbia e roccia,
non é buon tenitore. Armiamo
il tangone e proseguiamo a farfalla, la velocità
di oltre 7 nodi ci da un buon margine di anticipo sui tempi di
navigazione previsti in 8 ore. Al traverso dell'isola di Sifnos,
proseguiamo a motore per l'assenza di vento; Quando la foschia
si dirada ritorna il vento, scorgiamo il punto cospicuo:
le case bianche della chora che si stagliano sopra una
collina conica sovrastante in porto di Livadhi. Dal mare
l'isola appare brulla, ma a Livadhi é verde e boscosa e
nell'entroterra, a partire dalla chora, si aprono vallate
lussureggianti che contrastano i versanti delle montagne nudi e
bruciati dal sole. Ottime trattorie, quiete e ospitalità fanno
il resto. Che bella
veleggiata...
Isola di Kea
Il 4 giugno partiamo di buon mattino, il vento
da SE nel pomeriggio girerà a S; é la conseguenza dell'arrivo
per domani di un fronte freddo che porterà pioggia e poco
vento. Tangoniamo lo
Yankee
e a tutta randa sfruttiamo i 15 nodi di vento che ci spingono
per 8h e 30 fino all'isola di Kea. Una condizione ideale anche
per Kitalpha: il mare é appena increspato, spinti in poppa anche
dalla corrente, l'onda e minima come il rollio e la velocità é
soddisfacente, si aggira oltre i 6 nodi; solo a N dei capi
sottovento alle tre isole che superiamo, condizionano il flusso
del vento, abbassandone la nostra velocità, fino a quando
rientriamo nel normale flusso dell'aria. Dopo una magnifica
giornata di navigazione, a N di Kea, entriamo in una insenatura,
tra montagne coltivate ed olivi che ombreggiano la spiaggia
sabbiosa, al riparo dai venti meridionali; l'ancora ha ben
agguantato, possiamo restare alla fonda tranquilli.
Il risveglio mattutino é dato da una pioggia battente; invita a
continuare il libro letto prima di dormire; La capote
ancora installata, ripara e mantiene asciutto il pozzetto,
dandoci ottimo riparo anche in navigazione e quando é caldo,
l'arrotoliamo sui tre lati. Tanto é comoda da
pensare di mettere
il tettuccio rigido... Accompagnati da una gradita pioggia,
anche da parte di Kitalpha...in pochi minuti di navigazione,
giungiamo al porto di Livadhi, dove lungo il molo dei traghetti,
troviamo libero un posto all'inglese, punto strategico
per affrontare il forte vento da N previsto per
stanotte.
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IMMAGINI
CORRELATE
Le poesie della Gente
di Mare
L’ultimo saluto
Fu quello
l’ultimo saluto
di un padre che aveva conosciuto
l’infinità del
mare e delle terre
e non certo il male delle guerre.
Fu quello
l’ultimo saluto
prima di un sacrificio non voluto.
Fu quello
l’ultimo abbraccio di un marinaio
affondato con la nave in un freddo
giorno di gennaio.
Il padrone
della nave ora si chiede:
“dove la causa di questa morte
risiede?”
E’ inutile ora
per te fare l’ignaro
poichè è risaputo che la causa è il
dio denaro.
E’ quel denaro
che non hai voluto usare
per impedire al tuo bastimento di
affondare.
Questo oltre
che assassinio è sfruttamento
e ricordati che come uomo sei solo
un fallimento.
E infine nel
tuo ultimo giorno,da Dio convenuto,
dovrai ricordare quell’ultimo
saluto.
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Porto
LavrioSolchiamo un mare
silenzioso, abbandonando le isole egee. Approdiamo nel regno del
charter, tante barche pronte a partire, gli equipaggi appena
arrivati sono entusiasti e indaffarati a sistemare i bagagli
sulle imbarcazioni, pronte a partire per una nuova avventura.
Attracchiamo a uno dei moli momentaneamente libero fino al
ritorno dei legittimi affittuari. Cercando di capire come
funziona la gestione del porto, troviamo un posto barca a prezzi
ragionevoli fino alla metà di luglio che coincide con il mio
rientro da casa. Una giornata proficua, nel senso che ci siamo
sistemati in porto e effettuato una tranquilla veleggiata di
trasferimento, ingaggiando con altre barche, una serie di boline
strette ove Kitalpha si é distinta, nonostante il vento che lei
gradisce, dovrebbe essere un po' più fresco.
Quando il porto é affollato
Dovevamo lasciare il posto ad una barca da
charter in arrivo per domani; approfittiamo della calma di vento
per trasferirci, in un'altra parte del porto. Vicino a noi era
arrivato un grande Yact; posto barca a contratto annuale, con
propri corpi morti, marinai asiatici ecc. Noi
obbligatoriamente, avevamo dato fondo all'ancora; ero tranquillo
perche la nostra catena, stava sopra a tutto. Ma, un
marinaio dello yacht, per mettere in tensione le cime di prua, si
é immerso con le bombole e ha scavalcato con le cime, la nostra
catena; Mah...Lo yacht era chiuso, i marinai si erano imbarcati
e partiti su un'altro yacht, e così ci siamo risolti, senza
ulteriori problemi, la complicata situazione...un'occasione per
tenersi in allenamento. Giunti al nuovo approdo, il simpatico
responsabile ci dice: 12m sono tanti - poi, pensavo che la vs barca
fosse un Bavaria...non posso darvi il posto barca, per un
mese...ma! In questi porti, gran parte dei moli é
prenotato dalle
società di
charter; chi gestisce i moli, intrufola altre barche di
privati, issano un gagliardetto di una società e intascano in
nero; però devono essere imbarcazioni normalmente in uso a quel
tipo di attività. E' così che scegliamo di stare all'ancora
in una bella baia e trovare una soluzione alternativa al vicino
marina, ove il costo, per una barca come Kitalpha é di 65€
al giorno...
Meglio ritornare a Kea
Pensa e ripensa
finché Carla dice: non vorrei dire una stupidata ma se tu
ritornassi a Kea, piuttosto di restare all'ancora e dover
approvvigionarti di tutto; così é stato, una soluzione tanto
semplice...queste isole sono tutte ben collegate da navi
traghetto. Salpata l'ancora, entriamo in porto, Carla é pronta a
saltare su una barca legata al molo, una toccata e fuga, col
vento che sibila da N, già di buon mattino. E' così che lascio
il porto mentre Carla, aiutata a saltare sul molo da
solerti cavalieri, si libra nell'aria a lei congegnale ... Uscito
dal porto, aperto il fiocco, lascio al pilota portare Kitalpha a
scapolare il capo S dell'isola che stà difronte; proseguo di bolina verso Kea,
che raggiungo tranquillamente, sostenuto dai programmi radio
precedentemente registrati e dalle cosette da fare, aumentate
dalla mancanza di Carla. Riacquisisco il posto che ritengo
comodo e disdegnato per fortuna da altri e anche Kitalpha,
fino a metà luglio sarà a posto...spero.
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Il Sole raggiunge il valore massimo di
declinazione positiva nel mese di giugno in occasione del
solstizio di estate boreale |