...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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ESTATE IN SARDEGNA

Albatrax 14 luglio 2012

Partiamo dall'Isola d'Elba per un'altra bella meta ove la natura con i suoi venti e mare più potenti si impone ad altri confronti.

 

Levante chiaro e tramontana scura, buttati in mare e non aver paura

Da qualche giorno siamo nella rada di Albatrax, in questa zona i venti non sono così potenti come altrove. Il porto é ben ridossato e protetto. Quando andiamo a terra a far cambusa troviamo tutti gentili e disponibili. Propongono ottimi prodotti locali e a buon prezzo. Le lunghe spiagge ombreggiate da bei Pini Marittimi sono semideserte, poche imbarcazioni seguono il nostro itinerario e quelle stanziali non sono molte. Insomma un posto ideale per rilassarsi dopo aver fatto una lunga navigazione.
Eravamo partiti dalla baia di Porto Azzurro, domenica 8 luglio alle 4 di mattina con un leggero vento da SE in rotazione a S e poi a W. Qualche rinforzo durante il giorno e verso sera ci accontentiamo dei dieci nodi che di bolina ci portano all'altezza di Solenzara. (Corsica) Al tramonto inizia l'W e facciamo rotta direttamente sull'isola della Tavolara tenendoci così bene al largo. Durante la notte cala il vento, lascio armato solo il fiocco Genoa e mi concedo qualche sonnellino. Carla sta gia' dormendo, tutto é quieto e Kitalpha  prosegue ad 1-2 nodi, quel tanto che basta al timone per mantenerci in rotta. Il crepuscolo mattutino é sempre uno spettacolo, se poi é accompagnato da abbondante caffè e un buon toscano é il massimo. All'altezza delle Bocche di Bonifacio un W da 15 nodi ci rallegra e ancora di più il tonnetto che ha appena abboccato al nostro amo da traina. Per l'occasione facciamo una merendina mattutina a base di fettine di tonno cotte solo dal succo di limone. Intanto Kitalpha continua ad andare e noi come a casa svolgiamo i vari lavoretti che servono affinchè tutto sia a posto.  Piano piano sfilano in lontananza le isole della Maddalena, di Caprera ed in prua, l'isola  della Tavolara si avvicina. Attraversato il golfo Aranci, telefono al mio compaesano Andrea che ha un appartamento a Porto San Paolo per informarmi se si trova anche lui da queste parti, la risposta é negativa e mi suggerisce di dar ancora a Porto Taverna. Anni fa in questo golfo mi ero incontrato con suo padre che conoscevo e questi incontri fuori casa sono piacevoli, accompagnati dalla voglia di vedersi, forse perchè avvengono in luoghi che si desidera raggiungere o stare. Prendiamo presto le abitudini di questo luogo: NW di notte e Scirocco al pomeriggio. Aspettiamo il Maestrale che fra alcuni giorni dovrebbe arrivare e decidiamo di non fermarci a S di Capo Cavallo ad  aspettare l'amico Danilo da Cecina come gli avevamo detto, pensando  di stare ridossati nel Golfo di Porto Brandinghi con i venti settentrionali e con i meridionali nella Cala Chiesa a N dell'isola Molara ma non sarebbe stato poi così comodo e allora proseguiamo. Dopo cena partiamo da Porto Taverna anticipando il NW e poi l'W previsto. Il mare é mosso e non c'è vento...proseguiamo a motore tutta la notte, al mattino si alza una bava di vento in prua che rafforza fino a dieci nodi ma ormai siamo arrivati. Senza spiegarla tutta dovevo attendere ancora due giorni e ci sarebbe stato il Maestrale quasi garantito. "..el temp el cul e i siori, i fa quel che i vol lori.." é si.
Adesso si ripresenta quasi la stessa cosa: di notte poco vento da NW a fine mattina inizia il S, la costa ha pochi ridossi per lo Sciroccco... certo che il giro della Sardegna sarebbe stato meglio farlo antiorario ma l'intenzione è quella di fermarci ad Alghero da dove Carla rientrerà a casa per un mese e quello é il luogo migliore per fare questo, allora nell'attesa di quella data facciamo il giro.
Oggi ho telefonato all'amico Moreno che con Giovi all'estate sta a Tertenia, circa 20 miglia a S di Arbatax; era da tempo che dicevo passo a trovarvi, così adesso ero contento di rivederli. Insieme abbiamo trascorso una adolescenza allegra molto bella, piena di bei ricordi. Avevo preso una cotta per la sorella di lei e così in quattro ci organizzavamo le gite ogni domenica. Amicizie che rimangono marchiate a fuoco dentro di noi, per sempre. Salpiamo nell'ora crepuscolare del mattino e spinti da una leggera brezza giungiamo nella baia di Porto Tertenia. L'acqua è limpida e azzurra la sabbia sottile, un'ampia spiaggia,
La splendida baia di Tertenia, sullo sfondo il villaggio.diamo fondo a due ancore afforcate. Ci incontriamo sulla spiaggia contenti di rivederci. Visitiamo il bel villaggio che avevo visto all'inizio dei lavori di costruzione. Da l'idea di un giardino affacciato sul mare, contornato da campagna e ampie zone ancora selvatiche. Mangiamo ottimi piatti di pesce e facciamo una rimpatriata ricordando i vecchi tempi. Il mare é appena increspato e il vento anziché giungere da NW é completamente contrario, mi rincuorano le due ancore ma per maggior tranquillità rientriamo a bordo, salutando i nostri cari amici con l'augurio reciproco di un futuro sereno.
Verso le 23 salpiamo. Leggero vento da W che poi cala per ritornare forte nel cuore della notte. Il fiocco Genoa subisce un piccolo strappo, lo riduco ancora e proseguiamo a 6 - 7 nodi. A N dell'isola Serpentara cambio la guardia e Carla abbastanza riposata tiene d'occhio la situazione. In mattinata diamo fondo in una splendida baia di Villasimius appena a ridosso di Capo Carbonara. Il luogo é uno dei più splendidi visti nel suo genere. In calma di vento riprendiamo forze riposando fino all'alba del mattino successivo.Alba su Capo Carbonara. Il faro sull'isola Cavoli vito da Nord Approfittando della calma di vento doppiamo il capo e dirigiamo direttamente alla Marina Capitana, principalmente per far cambusa. Richiesto via radio il transito attracchiamo nei pressi del distributore del carburante. Fatta la spesa nell'unico supermarket ripartiamo prima che la forte brezza ci complichi l'uscita dal porto mezza insabbiata. Proseguiamo su Cagliari, mentre monta la brezza a 60° dalla nostra rotta, Carla prepara un meritato pranzetto con del buon vino locale. Entrare nel grande porto di una città é sempre bello, scopri poco a poco tutte le vie che portano all'approdo. Chiedo via radio alla Capitaneria la frequenza radio del marina più vicino al centro città, tralasciando le darsene del molo di Levante. Ormeggiamo di fronte alla Guardia Costiera. CagliariLa tariffa é esorbitante e servizi zero ma siamo troppo stanchi per mollare l'ormeggio e cercare un'altro posto. Approfittiamo di visitare la città e mangiare una buona pizza. Al mattino cambiamo marina, anche per sentire un meccanico: il motore pur rimanendo nei giusti parametri scalda più del solito, la pressione é leggermente diminuita e in sentina si nota una piccola perdita d'olio. Ho timore che qualche per qualche paraolio. Alla darsena "Al sole" chiediamo il transito poi visto il prezzo accettabile decidiamo di fermarci fino al mattino successivo. Lì abbiamo incontrato Sergio con il suo bel HR49, conosciuto ai tempi dell'isola di Creta. Quattro chiacchiere anche con gli altri che popolano il pontile. Era da tanto che non ci trovavamo tra i naviganti in transito a far due chiacchiere e scambiarci informazioni.
E' venerdì 20 luglio, Daniel deve ancora nascere ma é una questione di pochi giorni, ci aspettiamo da Rossella la notizia del lieto evento. Fatta colazione partiamo verso le 07. Il Golfo di Cagliari é bello ed ampio, per arrivare Capo di Pula che é a ponente, impieghiamo tre ore purtroppo a motore. Una leggera tramontana e corrente a favore ci agevola nel senso che e'meglio non averla contro. Durante la sosta in porto abbiamo tolto il Genoa e messo il fiocco due, perché la notte del trasferimento per arrivare a Capo Carbonare, in un momento di forte vento ha ceduto un piccolo tratto di cucitura, pertanto con scarsità di vento adesso siamo più lenti. Non é che abbiamo fretta ma se il mare é mosso é più vivibile far miglia... Giunti a Capo Spartivento, finalmente il SE sperato prende forza, tangoniamo il fiocco mettiamo una ritenuta alla Randa e andiamo a vela. Eravamo in dubbio se fermarci alla fonda nella bella e sicura baia Malfatano, poi abbiamo deciso che in caso di poco vento navigheremo anche tutta la notte pur di portarci fuori da questa zona esposta. Siamo in vista di Capo Teulada il vento tiene, se continua così arriviamo all'isola di San Pietro prima del tramonto.Capo Teulada da SE Dietro Teulada fa capolino Sant'Antioco, manteniamo il largo senza voler ottimizzare la rotta, l'ombra di sottovento é ampia relativamente alla forza del vento. Infatti  ne abbiamo risentito per varie miglia, con la conseguenza di cambiar mure in andatura a farfalla... La costa é selvaggia e severa, andrebbe bene per qualche montanaro escursionista venire da queste parti con zaino e tenda ed ammirare questi splendidi panorami. Ammiriamo la straordinaria scogliera ovest di Sant'Antioco, oltraggiata da orrendi insediamenti immobiliari. In vista dello Scoglio Mangiabarche, ( uno scoglio appena fuori dalla costa di Sant'Antioco su rotta ideale..) il vento gira a NE, ammainiamo tutto e diamo motore. Contenti constatiamo che temperatura e pressione sono rientrati nei valori normali. Il sole é al tramonto, rinunciamo al Porto di Carloforte e diamo fondo in una baia a sud dell'Isola di San Pietro a NW dello scoglio Mangiabarche ma lo vediamo molto molto lontano e siamo sereni.
Durante la notte il vento da N ha rinfrescato, non ci sembra il caso di proseguire per far cambusa che principalmente consisterebbe nel far rifornimento di vino e sigari. Appena fatta colazione vediamo la barca di un francese con l'ancora che sta arando, nonostante i nostri richiami continuano a dormire.. Destiamo l'attenzione di uno che ha il tender in acqua e tutto é risolto, comunque aver mare sottovento é una gran tranquillità e qui stiamo bene, nonostante  l'ululo del vento.
A S dell'isola di S Pietro, due belle baie riparano dai venti settentrionali ItinerarioQuesta mattina alle 06.30 il vento é moderato, le pecorelle di ieri sera si sono intensificate, la temperatura é diminuita, decidiamo di salpare e andare al porto di Carloforte a far almeno cambusa. Abbiamo la speranza di trovare un posto libero tra il molo dei traghetti e la darsena a sud del porto. Il canale di S.Pietro si apre tra l'isola omonima, la costa sarda e Sant'Antioco. Il tratto di mezzo a E dell'ingresso al porto é costituito da bassifondi e più al largo della Secca dei Marmi comunque ben segnalata da una meda cospicua. Il vento rinforza a 25 nodi, entriamo tenendoci sopravento e chiamiamo la Capitaneria  per avere un posto in transito ed iscrivere la nostra presenza in porto. Nel
L'ingresso al Porto di Carlofortefrattempo si avvicina un gommone della darsena al quale riferiamo il consenso ottenuto e ci conferma che nella zona assegnataci vi é un posto all'inglese. Colpo di c... e ormeggiamo. Qua ero gia' stato due volte, la prima in una tappa del mio giro in bici dell'isola, la seconda con la barca di Antonio provenienti dalle Baleari e destinati a Monfalcone. Entrambe le volte mi sono limitato al ristorante sul lungomare ma questa volta con Carla, Carloforte all'Isola di San Pietroabbiamo percorso le viuzze e i vicoli del paese i quali sono pieni di bei negozi che offrono di tutto. Fatta cambusa e comprato qualche piatto prelibato rientriamo in barca. Nel frattempo si sono affiancati con la barca una coppia di inglesi. Hanno strisciato sul bordo in legno (trincarino) ma cosa vuoi fare, capita. Mi chiede quando andiamo via, rispondiamo che da qua non ci muoviamo finchè il tempo non si ristabilisce, soddisfatti facciamo conoscenza. Hanno una barca costruita a Taiwan, ma non é malmessa. Partiti in aereo dall'Inghilterra per la Virginia hanno comprato la barca e poi sono partiti per i Caraibi, Atlantico, Mediterraneo fino in Turchia e adesso vanno in Inghilterra perché come dice la sua compagna Sam, "hanno finito i soldi". 
Lunedì 23.7, al risveglio una leggera pioggerella, é calata la temperatura e momentaneamente anche il vento. Intanto siamo ben legati alla banchina del porto e vedremo i prossimi sviluppi meteo. Domani dovrebbe essere la giornata decisiva per Rossella e Daniel.. siamo sempre più in trepidante attesa. 
Oggi 25 é nato Daniel. Stamattina ci ha telefonato Rossella dandoci la lieta novella. Tutto bene, anche per noi é giorno di festa e vorremmo essere lì con loro.

  Ammiriamo vicino a noi un Open 44  barca francese in aluminio costruita in Bretagna... Che bello l'ormeggio gratis é doveroso perché é talmente caro... Gim e Sem Carloforte
Carloforte La piazza di Carloforte ombreggiata da quattro enormi Magnolie nella cui ombra visono comode panche circolari ove ognuno può riposare. Carloforte entro e fuori le mura  

                                              


IMMAGINI CORRELATE

 

Crepuscolo del mattino   Il Corno d'Africa
     
Pescato un tonnetto   Alba
     
Capo Figari visto da S   Porto Taverna visto da S
     
Porto Taverna visto da N   Isola della Tavolara vista da Porto Taverna
     
Controllo "nassa"  
     
Albatrax visto da NW   Albatrax, in doppia fila riparati dal vento
     
Partiamo dalla bella baia di Albatrax che albeggia   Capo Bellavista
     
Capo di Bellavista da S. Si notano le grù di Albatrax   controllo rotta
     
Villasimius   La baia di Villasimius
     
Verso sera, dalla baia di Villasimius si vede in lontananza l'isola Serpentara.    Dalla baia di Villasimius, la torre Genovese e Capo Carbonara
     
Si fa sera su Capo Carbonara   Capo Carbonara visto da Sud
     
Isola Cavoli a Capo Carbonara   Capo Carbonara visto da SW
     
Capo Carbonara da S   Cagliari, approfittiamo di lavare il ponte co l'acqua dolce
     
... cambiare il fiocco   ...e fare un giretto in città
     
Cagliari  
     
In porto c'é sempre chi viene e chi v'à   Capo Pula lato a ponente del Golfo di Cagliari
     
Capo Spartivento, sullo sfondo Capo Teulada.   Capo Teulada, fiocco tangonato con buo vento dal Giardinetto sx
     
Capo Teulada, sullo sfondo Sant'Antioco   La costa occidentale di Sant'Antioco é caratterizzata da una splendida scogliera. Si notano orrende speculazioni immobigliari in zona
     
Sant'Antioco, scogliera straordinaria sulla costa occidentale   Isola di S Pietro la baia a S dell'isola
     

 

 
MAR DI SARDEGNA
costa settore Ovest
27 luglio - da Carloforte ad Alghero
 
Oggi 27 luglio in calma di vento lasciamo il porto di Carloforte. Anche oggi le promesse meteo sono state mantenute solo in parte. I 5 nodi da SE suggeriscono di armare lo Spinaker: Carla al timone, isso la calza attacco le due scotte e questa splendida vela prende aria. Non faccio in tempo a rientrare in pozzetto che vedo la drizza dello spi sganciarsi dallo swinc con la conseguenza di far finire a mare metà vela. Ritira su la vela, infilala nell'apposita calza e metti via tutto. Il vento rinfresca un po', allora passiamo ai vecchi sistemi; fiocco tangonato e randa a farfalla. Dopo mezzora il vento gira e poi cala. Mettiamo in moto il nostro caro Perkins 60CV e proseguiamo. Prima di Capo Pecora vi é una spettacolare costa fatta di grotte su scogliere a picco ove svetta lo Scoglio Pan di Zucchero. La zona é selvatica e le grandi spiagge sabbiose sono deserte. Il mare é come l'olio la costa é esposta e quando verrà il NW preferiamo essere non tanto distanti da Alghero. Decidiamo di fare una tirata fino a Capo Mannu, dando ancora a Calla su Pallosu, pensando che il NW ceda, comunque non sarebbe forte a differenza dei venti meridionali, previsti sui 10-15 nodi. Il tratto di costa da Capo S Marco a P.ta Catalanetto é orlato da spiagge con pochissime persone; per arrivarci da terra si attraversa una vasta zona agreste fatta di prati verdeggianti e coltivazioni varie. Giunti a Capo Mannu, anche lì spiagge sabbiose e spesso deserte. Pare che il vicino stagno di Sale Porcus sia uno dei pochi habitat estivi rimasti per la gru euromea.
Doppiato Capo Mannu si nota l'isola Peloso ridosso per la Calla su PollosuAlle ore 21  finalmente arriviamo in questa ampia baia costellata da bassi fondali rocciosi... e aperta ai venti settentrionali...prima di decidermi se fermarmi nella baia a S del capo o qua a N ho sentito il bollettino radio e tra quello e le previsioni ho dedotto che fermarmi qui é il mal minore. I bassifondi rocciosi impongono "un grippiale". E' certo che se l'ancora dovesse arare, prima o dopo da qualche parte dovrà prendere. Il posto é suggestivo e solitario, non vi sono problemi di affollamento. Carla ha pescato un bella "occhiata", ottima per il sugo con i pomodori locali e la pasta.  La notte é nera. anche la luna rende poca luminosità. La luce del faro, altre luci in lontananza delineano tratti di costa e qualche lampadina accesa in riva alla spiaggia fa da riferimento alla variazione della direzione del vento e della barca rispetto a terra. Per stanotte é previsto un SE pertanto girerà ancora. L'eolico- a volte maledetto -  con il suo sibilo traduce la forza del vento in suono creando inquietudine ( ma dopo lo spengo ). La radio ci mantiene in contatto con l'allegra estate che altri vivono. Buio tutt'intorno, ma in questo guscio ti senti sicuro. Ricordo la notte che si é rotto il fiocco, fuori il vento fischiava, la barca si inclinava sempre più, il frastuono del mare sullo scafo, all'esterno tutto nero ma tu sai dove sei e dove vai. Anche adesso é così, sai che l'ancora tiene e più di tanto vento non può venire perché hai sempre seguito l'andamento delle condizioni meteo. Allora, appena spento quel macinino, andiamo a letto con un buon libro. Non disprezzo tanto l'eolico col suo rumore che dipenderà anche dalla scarsa manutenzione, a volte lo lascio acceso di notte per l'effetto contrario e dormo tranquillo perche se c'é vento lui mi sveglia..
Calla su PallosuOggi é il 28,ottima dormita, l'ancora appoggiata in fianco sul fondo duro e ghiaioso non molla, su questo terreno é imbattibile. Il vento non é propizio ma proviamo - anche se fuori rotta - lo Spi. Necessita di vento con direzione costante. Proseguiamo a motore per Bosa, almeno risaliamo senza difficoltà. Contattiamo Circomare Bosa per l'ormeggio al transito, ci assegnano un posto sul molo a riva del fiume navigabile Temo.

IMMAGINI CORRELATE

La costa nell'area marina protetta "il Catalano" da Capo San Marco a Capo Mannu   Capo Mannu, ricco di spiagge deserte
     
Capo Mannu visto da N   Calla su Pallosu con Capo Mannu visto da E
     
 
     
  A S di bosa una torre Genovese
     
Bosa - l'isola Rossa con l'omonima torre.   Bosa - Ormeggio lungo il fiume
     
 
   Isola del Giglio e dintorni

   Diario di bordo

Alghero - Capo Caccia