Da qualche giorno siamo
nella rada di Albatrax, in questa zona i venti non sono così
potenti come altrove. Il porto é ben ridossato e protetto.
Quando andiamo a terra a far cambusa troviamo tutti gentili e
disponibili. Propongono ottimi prodotti locali e a buon prezzo.
Le lunghe spiagge ombreggiate da bei Pini Marittimi sono
semideserte, poche imbarcazioni seguono il nostro itinerario e
quelle stanziali non sono molte. Insomma un posto ideale per
rilassarsi dopo aver fatto una lunga navigazione.
Eravamo partiti dalla baia di Porto
Azzurro, domenica 8 luglio alle 4 di mattina con un leggero
vento da SE in rotazione a S e poi a W. Qualche rinforzo durante
il giorno e verso sera ci accontentiamo dei dieci nodi che di
bolina ci portano all'altezza di Solenzara. (Corsica) Al
tramonto inizia l'W e facciamo rotta direttamente sull'isola
della Tavolara tenendoci così bene al largo. Durante la notte
cala il vento, lascio armato solo il fiocco Genoa e mi concedo
qualche sonnellino. Carla sta gia' dormendo, tutto é quieto e
Kitalpha prosegue ad 1-2 nodi, quel tanto che basta al
timone per mantenerci in rotta. Il crepuscolo mattutino é sempre
uno spettacolo, se poi é accompagnato da abbondante caffè e un
buon toscano é il massimo. All'altezza delle Bocche di Bonifacio
un W da 15 nodi ci rallegra e ancora di più il tonnetto che ha
appena abboccato al nostro amo da traina. Per l'occasione
facciamo una merendina mattutina a base di fettine di tonno
cotte solo dal succo di limone. Intanto Kitalpha continua ad
andare e noi come a casa svolgiamo i vari lavoretti che servono
affinchè tutto sia a posto. Piano piano sfilano in
lontananza le isole della Maddalena, di Caprera ed in prua,
l'isola della Tavolara si avvicina. Attraversato il golfo
Aranci, telefono al mio compaesano Andrea che ha un appartamento
a Porto San Paolo per informarmi se si trova anche lui da queste
parti, la risposta é negativa e mi suggerisce di dar ancora a
Porto Taverna. Anni fa in questo golfo mi ero incontrato con suo
padre che conoscevo e questi incontri fuori casa sono piacevoli,
accompagnati dalla voglia di vedersi, forse perchè avvengono in
luoghi che si desidera raggiungere o stare. Prendiamo presto le
abitudini di questo luogo: NW di notte e Scirocco al pomeriggio.
Aspettiamo il Maestrale che fra alcuni giorni dovrebbe arrivare
e decidiamo di non fermarci a S di Capo Cavallo ad
aspettare l'amico Danilo da Cecina come gli avevamo detto,
pensando di stare ridossati nel
Golfo di Porto Brandinghi con i venti settentrionali e con i meridionali
nella Cala Chiesa a N dell'isola Molara ma non sarebbe stato poi così
comodo e allora proseguiamo. Dopo cena partiamo da Porto
Taverna anticipando il NW e poi l'W previsto. Il mare é mosso e
non c'è vento...proseguiamo a motore tutta la notte, al mattino
si alza una bava di vento in prua che rafforza fino a dieci nodi
ma ormai siamo arrivati. Senza spiegarla tutta dovevo attendere
ancora due giorni e ci sarebbe stato il Maestrale quasi
garantito. "..el temp el cul e i siori, i fa quel che i vol
lori.." é si.
Adesso si ripresenta quasi la stessa cosa: di notte poco vento
da NW a fine mattina inizia il S, la costa ha pochi ridossi per
lo Sciroccco... certo che il giro della Sardegna sarebbe stato
meglio farlo antiorario ma l'intenzione è quella di fermarci ad
Alghero da dove Carla rientrerà a casa per un mese e quello é il
luogo migliore per fare questo, allora nell'attesa di quella
data facciamo il giro.
Oggi ho telefonato all'amico Moreno che con Giovi all'estate sta
a Tertenia, circa 20 miglia a S di Arbatax; era da tempo che
dicevo passo a trovarvi, così adesso ero contento di rivederli.
Insieme abbiamo trascorso una adolescenza allegra molto bella,
piena di bei ricordi. Avevo preso una cotta per la sorella di
lei e così in quattro ci organizzavamo le gite ogni domenica.
Amicizie che rimangono marchiate a fuoco dentro di noi, per
sempre. Salpiamo nell'ora crepuscolare del mattino e spinti
da una leggera brezza giungiamo nella baia di Porto Tertenia.
L'acqua è limpida e azzurra la sabbia sottile, un'ampia
spiaggia,
diamo fondo a due ancore afforcate. Ci incontriamo
sulla spiaggia contenti di rivederci. Visitiamo il bel villaggio
che avevo visto all'inizio dei lavori di costruzione. Da l'idea
di un giardino affacciato sul mare, contornato da campagna e
ampie zone ancora selvatiche. Mangiamo ottimi piatti di pesce e
facciamo una rimpatriata ricordando i vecchi tempi. Il mare é
appena increspato e il vento anziché giungere da NW é
completamente contrario, mi rincuorano le due ancore ma per
maggior tranquillità rientriamo a bordo, salutando i nostri cari
amici con l'augurio reciproco di un futuro sereno.
Verso le 23 salpiamo. Leggero vento da W che poi cala per
ritornare forte nel cuore della notte. Il fiocco Genoa subisce
un piccolo strappo, lo riduco ancora e proseguiamo a 6 - 7 nodi.
A N dell'isola Serpentara cambio la guardia e Carla abbastanza
riposata tiene d'occhio la situazione. In mattinata diamo fondo
in una splendida baia di Villasimius appena a ridosso di Capo
Carbonara. Il luogo é uno dei più splendidi visti nel suo
genere. In calma di vento riprendiamo forze riposando fino
all'alba del mattino successivo. Approfittando della calma di
vento doppiamo il capo e dirigiamo direttamente alla Marina
Capitana, principalmente per far cambusa. Richiesto via radio il
transito attracchiamo nei pressi del distributore del
carburante. Fatta la spesa nell'unico supermarket ripartiamo
prima che la forte brezza ci complichi l'uscita dal porto mezza
insabbiata. Proseguiamo su Cagliari, mentre monta la brezza a
60° dalla nostra rotta, Carla prepara un meritato pranzetto con
del buon vino locale. Entrare nel grande porto di una città é
sempre bello, scopri poco a poco tutte le vie che portano
all'approdo. Chiedo via radio alla Capitaneria la frequenza
radio del marina più vicino al centro città, tralasciando le
darsene del molo di Levante. Ormeggiamo di fronte alla Guardia
Costiera.
La tariffa é esorbitante e servizi zero ma siamo
troppo stanchi per mollare l'ormeggio e cercare un'altro posto.
Approfittiamo di visitare la città e mangiare una buona pizza. Al mattino cambiamo marina, anche per sentire un
meccanico: il motore pur rimanendo nei giusti parametri scalda
più del solito, la pressione é leggermente diminuita e in
sentina si nota una piccola perdita d'olio. Ho timore che
qualche per qualche paraolio. Alla darsena "Al sole"
chiediamo il transito poi visto il prezzo accettabile decidiamo
di fermarci
fino al mattino successivo.
Lì abbiamo incontrato Sergio con il
suo bel HR49, conosciuto ai tempi dell'isola di Creta. Quattro
chiacchiere anche con gli altri che popolano il pontile. Era da
tanto che non ci trovavamo tra i naviganti in transito a far due
chiacchiere e scambiarci informazioni.
E' venerdì 20 luglio, Daniel deve ancora nascere ma é una
questione di pochi giorni, ci aspettiamo da Rossella la notizia
del lieto evento. Fatta colazione partiamo verso le 07. Il Golfo
di Cagliari é bello ed ampio, per arrivare Capo di Pula che é a
ponente, impieghiamo tre ore purtroppo a motore. Una leggera
tramontana e corrente a favore ci agevola nel senso che e'meglio
non averla contro. Durante la sosta in porto abbiamo tolto il
Genoa e messo il fiocco due, perché la notte del trasferimento
per arrivare a Capo Carbonare, in un momento di forte vento ha
ceduto un piccolo tratto di cucitura, pertanto con scarsità di
vento adesso siamo più lenti. Non é che abbiamo fretta ma se il
mare é mosso é più vivibile far miglia... Giunti a Capo Spartivento, finalmente il SE sperato prende forza, tangoniamo
il fiocco mettiamo una ritenuta alla Randa e andiamo a vela.
Eravamo in dubbio se fermarci alla fonda nella bella e sicura
baia Malfatano, poi abbiamo deciso che in caso di poco vento
navigheremo anche tutta la notte pur di portarci fuori da questa
zona esposta. Siamo in vista di Capo Teulada il vento tiene, se
continua così arriviamo all'isola di San Pietro prima del
tramonto. Dietro
Teulada fa capolino Sant'Antioco, manteniamo il
largo senza voler ottimizzare la rotta, l'ombra di sottovento é
ampia relativamente alla forza del vento. Infatti ne
abbiamo risentito per varie miglia, con la conseguenza di
cambiar mure in andatura a farfalla... La costa é selvaggia e
severa, andrebbe bene per qualche montanaro escursionista venire
da queste parti con zaino e tenda ed ammirare questi splendidi
panorami. Ammiriamo la straordinaria scogliera ovest di
Sant'Antioco, oltraggiata da orrendi insediamenti immobiliari.
In vista dello Scoglio Mangiabarche, ( uno scoglio appena fuori
dalla costa di Sant'Antioco su rotta ideale..) il vento gira a NE,
ammainiamo tutto e diamo motore. Contenti constatiamo che
temperatura e pressione sono rientrati nei valori normali. Il
sole é al tramonto, rinunciamo al Porto di Carloforte e diamo
fondo in una baia a sud dell'Isola di San Pietro a NW dello
scoglio Mangiabarche ma lo vediamo molto molto lontano e siamo
sereni.
Durante la notte il vento da N ha rinfrescato, non ci sembra il
caso di proseguire per far cambusa che principalmente
consisterebbe nel far rifornimento di vino e sigari. Appena
fatta colazione vediamo la barca di un francese con l'ancora che
sta arando, nonostante i nostri richiami continuano a dormire..
Destiamo l'attenzione di uno che ha il tender in acqua e tutto é
risolto, comunque aver mare sottovento é una gran tranquillità e
qui stiamo bene, nonostante l'ululo del vento.
Questa mattina alle 06.30 il vento é moderato, le pecorelle di
ieri sera si sono intensificate, la temperatura é diminuita,
decidiamo di salpare e andare al porto di Carloforte a far
almeno cambusa. Abbiamo la speranza di trovare un posto libero
tra il molo dei traghetti e la darsena a sud del porto. Il
canale di S.Pietro si apre tra l'isola omonima, la costa sarda e
Sant'Antioco. Il tratto di mezzo a E dell'ingresso al porto é
costituito da bassifondi e più al largo della Secca dei Marmi
comunque ben segnalata da una meda cospicua. Il vento rinforza a
25 nodi, entriamo tenendoci sopravento e chiamiamo la
Capitaneria per avere un posto in transito ed iscrivere la
nostra presenza in porto. Nel
frattempo si avvicina un gommone
della darsena al quale riferiamo il consenso ottenuto e ci
conferma che nella zona assegnataci vi é un posto all'inglese.
Colpo di c... e ormeggiamo. Qua ero gia' stato due volte, la
prima in una tappa del mio giro in bici dell'isola, la seconda
con la barca di Antonio provenienti dalle Baleari e destinati a
Monfalcone. Entrambe le volte mi sono limitato al ristorante sul
lungomare ma questa volta con Carla,
abbiamo percorso le viuzze
e i vicoli del paese i quali sono pieni di bei negozi che
offrono di tutto. Fatta cambusa e comprato qualche piatto
prelibato rientriamo in barca. Nel frattempo si sono affiancati
con la barca una coppia di inglesi. Hanno strisciato sul bordo
in legno (trincarino) ma cosa vuoi fare, capita. Mi chiede
quando andiamo via, rispondiamo che da qua non ci muoviamo
finchè il tempo non si ristabilisce, soddisfatti
facciamo conoscenza. Hanno una barca costruita a Taiwan, ma non
é malmessa. Partiti in aereo dall'Inghilterra per la Virginia hanno comprato la barca e poi sono partiti per i Caraibi, Atlantico, Mediterraneo fino in Turchia e
adesso vanno in Inghilterra perché come dice la sua compagna
Sam, "hanno finito i soldi".
Lunedì 23.7, al risveglio una leggera pioggerella, é calata la
temperatura e momentaneamente anche il vento. Intanto siamo ben
legati alla banchina del porto e vedremo i prossimi sviluppi
meteo. Domani dovrebbe essere la giornata decisiva per Rossella
e Daniel.. siamo sempre più in trepidante attesa.
Oggi 25 é nato Daniel. Stamattina ci ha telefonato Rossella
dandoci la lieta novella. Tutto bene, anche per noi é giorno di
festa e vorremmo essere lì con loro.
|
IMMAGINI CORRELATE
|