...il vento, le onde e le montagne, sono sempre dalla parte dei navigatori e scalatori più abili.



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Bepi Hoffe
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 EIGER
"Nordwand"

Alpinista ormai incapace ma fedele all'amore per essa felice di ammirarla mentre sale sempre più velocemente

Ammiro il vuoto della parete é uno spettacolo indescrivibile  
 
di Bepi Hoffer

     
 

Ultimo volo

  Eiger sprider

In tuta alare all'Eiger

 

 


Saliti per la via normale fino a quota 3800m la vetta é vicina...
Il
fungo di roccia si presenta all'improvviso svettando a fianco della parete nord. La
salita é finita. Il     vuoto, nell'ombra nera della Nordwand ha qualche nube, un caldo raggio di sole rischiara la nostra "via", il serio gioco del volo, ci prende é il momento di andare avanti, verso nuove emozioni.

 


 

 

Si arriva al punto di lancio, dalla via normale. A 150m sotto la vetta, sulla cresta NW, una corda fissa facilita l'accesso al "fungo di roccia".

Sport dell'aria

 

Marco e Noel, si stanno preparando ad attraversare su corda sospesa ed arrivare sulla sommità del fungo di pietra. Per me é o doveva essere l'ultimo lancio di BASE Jump. Un modo per chiudere in bellezza questaL'amico Marco Rossi ammira la parete dell'Eiger ancora avvolta nella nebbia attività: era impossibile tralasciare  il salto dalla parete nord dellEiger, troppo bella e storicamente conosciuta, da tutti gli alpinisti delStane l'amico Sloveno, uno dei più bravi al mondo nel BASE Jump, costruttore di paracaduti e bravo deltaplanista mondo. Era anche l'occasione, per capire definitivamente se il mio generale calo di entusiasmi era determinato da: mancanza di scenari appetibili, depressioni striscianti, o semplicemente  un naturale evolversi delle stagioni della Sono contento perchè al cospetto della parete dell'Eiger mi sento tranquillo.vita. Forse era proprio questo, si perchè qualche anno fa avrei vissuto questa esperienza con maggiore emozionalità. E' ben vero che arrampicare senza timori, "carucolarsi" sul fungo  sospesi a 2000m. dalla base parete e sentirsi come a dueGoooo! metri da terra, aspettare tranquillamente seduti sul bordo del baratro il dissolversi della nebbia, godendosi in reverenziale silenzio i  brevi scorci  che la nube densa, quasi incollata alla parete, fa a momenti intravedere. Senza dubbio é un bel modo di vivere le cose, cioè senza patemi d'animoVista della parete senza ansie, molto apprezzabile, mah...secondo me, il Base Jump va vissuto più intensamente, con più entusiasmo, se non altro per mantenere alto lo stato di allerta.
Amiro con rispetto questa impressionante parete, sono al cospetto dei mitici passaggi, come la traversata "Hinterstoisser", il "Ragno bianco",  penso alle memorabili imprese vissute da alpinisti valorosi.

I salvataggi sull'Eiger furono un magnifico esempio di quel che si può fare col coraggio, l'entusiasmo e la volontà. Naturalmente fu anche un trionfo della tecnica e dell'umana solidarietà.

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