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Bepi Hoffer
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Canale di
Corinto
Una "navetta" fa da capofila
andando avanti - indietro dal canale. Per chi proviene da W attende la navetta e
poi si mette in coda dopo aver comunicato col VHF il proprio nominativo. Il
pagamento si effettua all'uscita.
Vela d'altura
VIDEO |
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28 settembre 2008
Siamo a Corinto ben riparati e
legati all'inglese a una banchina di un porticciolo
interno al porto. La giornata è molto umida 67% 19°c nuvolosità
intensa e calma di vento. I prossimi due giorni sarà così pertanto non
sentiamo il desiderio di ripartire ma di fermarci e passare la domenica a
poltrire. Sarebbe un peccato attraversare lo stretto canale mentre piove,
ci gusteremo poco lo spettacolo. Non vediamo traffico ne
in entrata e uscita, è tutto immobile e tranquillo.
Rientra qualche pescatore e Carla molto lesta appena uno
di questi ha attraccato, compra un probabile grosso
merluzzo che ancora si muoveva. (poverino) Ha Patrasso
hanno installato i tubi di sostegno, un piccolo lavoro
non fatto a regola d'arte e pagato a peso d'oro, l'elettricista
poco esperto ha ritardato troppo all'appuntamento così venerdì
verso le 13.00 siamo ripartiti con l'dea di finire il lavoro ad Atene,
dove avremmo fatto meglio a fare tutto, penso adesso. Le
condizioni erano previste, un bel WSW.
Dopo
un'ora di motore per passare tranquilli sotto il ponte
alto 45m abbiamo invelato la
barca tangonando lo yenki a dritta, la randa
ridotta e via a 6 kts. pensavamo di fermarci all'ancora alle isole
Trizònia. Il vento in rotazione, "rinfresca" da NW, ritiro la randa che disturba
il fiocco, rimango tangonato e per agevolare la situazione approfittandone
"poggio"con direzione Galaxidi che avremmo fatto il giorno dopo. Galaxidi e un
nido d'acquile all'interno del golfo di Krissaìos, ampio posto ideale per
entrare nel ridosso dopo il capo Andromàchi a tutta manetta. Si, perchè nel
frattempo il vento era aumentato a forza sette. Avevo tolto precedentemente il
tangone perchè pur avendo il vento al giardinetto con le onde ogni tanto finivo
al gran lasco. Gia avevo ridotto a 2/3 poi riducevo a 1/3. La barca filava dai
sette ai sette nodi e mezzo. L'onda nel canale corta ma non troppo alta tranne
qualcuna ogni tanto. Il vento fischiava rabbiosamente alle nostre spalle! Le
onde creavano un gran frastuono come quello di un grosso torrente, innumerevoli
crestine bianche iniziavano a staccarsi e volare via. Avere un atterraggio che
ti da sicurezza, la barca ben piantata tirata dal "fiocchetto" e comandata dal
pilota automatico, ti fa essere tranquillo. A ridosso del capo procedevamo tra
lasco e bolina larga, accendendo il motore per non avere sorprese ed evitare di
adoperare randa. Era questione di una mezzora, passare tra due piccole isolette
prima che faccia buio e arrivare al porticciolo nascosto che individui
all'ultimo momento. Le onde non disturbavano più ma il vento si faceva sentire
tutto non vi era più la "velocità relativa". Avevo poggiato sopra la testa gli
occhiali non servivano più sono riuscito a toglierli prima del vento. La
soddisfazione quando arrivi in un posto sicuro, il vento si attenua sempre più,
l'acqua diventa piatta l'aria quasi tiepida. Siamo sempre attesi e aiutati per
l'attracco, da chi va in giro come noi. La Carla è diventata brava, sa gia
quello che deve fare. Ripartiamo al mattino dopo aver salutato dei camperisti
di Vicenza, conosciuti in banchina, Il cielo grigio con qualche nube non
promette bene, vorremmo fermarci a metà strada per Corinto, su una piccola isola
deserta con un bel monastero. Le Alkyonìdes veramente sono quattro molto
piccole, tra di loro si può restare all'ancora abbastanza bene. Durante il
percorso il vento è girato così avremmo dovuto andare a motore controvento.
Messa rotta su Corinto e buona notte. Riprendo a scrivere
dopo aver cambiato idea, cielo coperto domani stessa cosa era calma di vento ho
visto come si muovevano nel canale e in quattro ...la Carla molla gli ormeggi e
si riparte. Masticando qualche parola alla radio con i suggerimenti della
poliglotta di bordo ci facciamo capire, anche perchè siamo quasi all'imbocco e
capiamo chi dobbiamo seguire. Così incantati ammiriamo questo caratteristico
passaggio e consideriamo che in tanti punti sarà largo al massimo 25m. A quel
punto non c'è vento le baie sono troppo aperte per i miei gusti, motore seguendo
la costa nw fino a questo "posto" di pescatori dove non c'è nemmeno da comprare
il tabacco...ma il piccolo porticciolo è molto sicuro e bello. Due isolette
davanti all'ingresso lo riparano dall'unica zona dove sarebbe esposto.
All'interno ci siamo appoggiati in quarta fila a barconi di legno usati in
estate per portare turisti. La Carla si è addormentata ma è ora di
cena...patate, peclin e feta Greca... Questo paese si chiama Pakhi 37°58'4"N
23°21'7"E. |
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Patrasso
18
settembre 2008
Siamo fermi a Patrasso da ben 5
giorni per trovare i tubi e gli artigiani (elettricista e fabbro) da poter
installare questo benedetto eolico. Qua è necessario, se rimani alla fonda per
giorni a causa del brutto tempo, sei sicuro che almeno qualche batteria la puoi
ricaricare almeno per far partire il motore. Si è vero che per quello una
batteria è dedicata ma se andasse in corto...Oggi abbiamo tolto il genoa, aveva
un piccolo strappetto, anche giustificato dopo tutto il lavoro svolto. Abbiamo
messo lo Yenkee che è nuovo e domani armeremo la
trinchetta in maniera definitiva, tenendola armata ma chiusa in un sacco. Se ci
sarà poco vento lavorerà bene insieme allo yenki perchè col genoa si creano
turbolenze in uscita dai bordi sottovento e scarica male l'aria, viceversa con
tanto vento potrò tenere aperto tutto il fiocco che rende di più o ritirarlo e
far lavorare lei da sola. L'avvolgi fiocco limita la resa del bordo di attacco
della vela nelle andature di bolina, fino adesso ho sempre navigato con venti
portanti e ovviamente andava tutto benissimo. Dopo Atene dovremo risalire di
latitudine e fino a fine novembre i venti prevalenti sono da nord. Dovrò
sfruttare i venti meridionali quando preannunciano un fronte. Sia nelle boline
che nei forti venti da sud mi sembra che questo frazionamento di vele sia
ideale. Pensando di dover fare diverse virate, lo strallo della trinchetta
obbligherebbe a riavvolgere il genoa in ogni virata. Bon, basta. Non si
incontrano Italiani tutti inglesi o tedeschi, lasciano qua le barche e ritornano
l'anno dopo. Quelli che navigano, tre su cinque hanno un Kech, timone a vento,
ancore prua poppa, pannelli solari ed eolico, quasi tutti pozzetto centrale o
ben riparato. Si imparano tante piccole soluzioni. C'è sempre da pensare come
migliorare le cose, tipo: alla fonda con vento forte la barca sbanda forzando
molto sull'ancora, proverò a mettere i teli laterali a poppa sulla battagliola,
se non funziona metterò la tormentina armata al rovescio sull'amantiglio della
randa e cazzata a base randa, ecc. Mercoledì arriverà il brutto tempo, venerdì i
venti spirano da NW e poi W ideali per la nostra rotta. Vedremo, intanto buona
notte. |
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https://www.youtube.com/watch?v=mT85J4GQQLk
https://www.youtube.com/watch?v=mT85J4GQQLk |
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