Un paio
d'anni fa, stavo a svernare in un marina con la barca in secca, impegnato
ad effettuare i normali lavori di manutenzione alla chiglia della mia Kitalpha.
Altri fanno la stessa cosa, ci si incrocia presso il cantiere, al bar o
sul piazzale antistante le rispettive imbarcazioni; cordialmente si
cerca di socializzare, scambiandosi informazioni riguardanti i lavori in
corso e man mano cresce il rapporto interpersonale, anche gli argomenti
prendono il "largo". Uno dei miei interlocutori era un gentile signore
Olandese di 85 anni al quale comunicavo la volontà di sostituire una
delle mie ancore in dotazione e magari auto costruirla cercando di
risparmiare sulla spesa necessaria... L'amico navigante gentilmente mi
offriva un progetto per un'ancora fai da tè. Così mi sono recato presso
una ditta specializzata nel taglio a "laser" di lastre in ferro. Già che
c'ero ne ho fatta una in più per regalarla ad un amico. Poi sono andato
da un fabbro dotato di piega tubi e per la saldatura finale dei tre
pezzi componenti l'ancora. Due ancore da 30Kg. mi sono costate un terzo
dell'ancora singola. Ripensandoci, avrei fatto meglio farla in acciaio
inox ad un costo leggermente superiore, evitando la "zincatura a fuoco"
la quale difficilmente si trovarla fuori ogni città. In conclusione
dico: vivo in barca da tre anni navigando per il Mar Mediterraneo e
quest'ancora mi ha dato soddisfazione e sicurezza anche in momenti
difficili, tanto da essermi quasi affezionato. |
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