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Bepi Hoffer

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Capo Caccia
1 agosto 2012
Alghero - Baia di
Porto Conte
5 agosto Capo Falcone I. dell'Asinara-Stintino
7 agosto Bocche di Bonifacio
12 agosto Isola d'Elba |
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Allor che il vento contro il sole gira, non ti fidar,
perche' torna forte e spira |
La mattina del 29 lasciamo
Bosa senza tanta nostalgia, i venti sono sempre contrari
pertanto ci affidiamo al motore. Doppiato Capo Marargiu,
appoggiamo in direzione di Alghero e riusciamo a risalire di
bolina stretta fin quasi all'entrata del porto. Poco distante
l'ingresso assistiamo all'arrivo di una piccola regata e un via
vai di motoscafi, gommoni e barche a vela ci annunciano un
ambiente molto frequentato. Via radio chiamo Cmare, poi C di
porto, G Costiera ma non rispondono, invece mi risponde quella
che poi era l'operatrice di un marina invitandomi sul canale 11.
Subito si affianca un gommone e mi dice di seguirlo. Ma dico -
sei della Capitaneria? - No non c'é capitaneria! Come non c'é...
era per un transito - Va bene - Ma devo pagare? Si e noi vi
diamo anche tutti i servizi. No non é quello che noi
vogliamo...Sul portolano descrivono la disponibilità di un ampio
pontile per il transito.. Facciamo gasolio e ci informiamo.
Rispondono di informarci al pontile dal personale comunale, il
quale ci dice che non vi sono posti liberi. Ci mettiamo in un
angolo riservato alla Guardia Costiera e cerchiamo l'ufficio.
Suona il campanello e dalla finestra si affaccia una ragazza e
poi un graduato i quali lasciandoci in strada ribadiscono che
dobbiamo chiedere a quelli che ci hanno detto che non c'é posto.
Parlando un po' con questi capiamo che il posto si trova ma per
qualche ora. Beh, almeno quello. Facciamo cambusa e delusi
ripartiamo in direzione dell'ampia baia di Capo Caccia. Il
traffico di imbarcazioni aumenta anche per l'ora serale e tutte
provenienti da dove andiamo noi. Iniziamo a pensare che se é
così ritorniamo all'Elba. Verso sera diamo fondo a Cala del
Bollo. Il luogo é molto bello e a quest'ora poco affollato,
confidiamo che essendo domenica forse vi é più movimento anche
determinato da stanziali e gente del luogo. Infatti lunedì tutto
rimane tranquillo, oggi é martedì e abbiamo visto girare 5-6
barche. Ieri siamo andati a terra con il tender e a piedi verso
il capo. La zona anche vista da terra é molto bella, la baia é
protetta da tutti i venti, basta spostarsi da un lato all'altro
in base alle previsioni meteo. Ritornando a piedi alla spiaggia
dove abbiamo lasciato il tender, una coppia di spagnoli, Teresa
e Giorgio ci danno un passaggio fino a un bivio che aggira la
nostra scorciatoia tra la flora mediterranea e scopriamo un
piccolo supermarket con tabaccaio incluso. Un ottimo ristorante
pizzeria, con spiaggia e piscina olimpionica. Tutto a servizio
di un villaggio di 400 appartamenti, nascosto dalla
"macchia" tanto che dal mare si notava appena. Mangiando una
buona pizza, diamo forza hai motivi che ci hanno portato qua e i
rifornimenti con Alghero a questo punto possono essere meno
frequenti. Questa mattina ci siamo spostati più all'interno alla
Baia Conte, verificando il tipo di fondali e l'effetto
catabatico dei monti sopravento, nel caso di un prevedibile forte
maestrale. Domani andremo a Porto Conte sul lato est
della baia, al binocolo appare qualche pontile con alcune barche
ormeggiate e ben riparato dai venti meridionali grazie ad un
promontorio sormontato da Torre Nuova che fuoriesce mezzo
miglio. Siamo contenti anche perché Rossella a casa é più
tranquilla, Daniel comincia a dormire altrimenti Christian si sveglia
subito per dare una mano....
Alba
dell' 1 agosto lungo periodo di giornate stabili e serene,é
l'occasione per far incetta di albe e
tramonti
con aria tiepida e secca, mare calmo. Stamattina abbiamo la
gradita visita di tre delfini, vederli é sempre un momento di
gioia, si ridiventa bambini.
4 agosto, domani all'alba partiamo per Stintino; il posto é come
ho scritto ma stare fermi qua mi deprime. Se penso che dovrei
restare un altro mese da solo preferisco l'Elba, da baie con
fondale "buon tenitore". Solitamente in agosto fa una bella
mareggiata con un potente Maestrale che dura una settimana,
pensandoci mi ritroverei qua a far guardie o dar fondo a una
seconda ancora visto il fondale di: poseidonia, sabbia e roccia.
Infatti l'altro giorno abbiamo saggiato il fondale in sabbia di
Porto Conte, ridosso per il Libeccio. Avremmo dovuto calare la
CQR perchè l'ancora principale non è adatta ad una sabbia così
fine, poi qua il vento per fare i 40 o 50 nodi é facile facile e
all'ora anche nelle atre baie dove si stà bene, in certe
condizioni di fondale e di vento, non si é sufficientemente
tranquilli, se si può scegliere di meglio si cambia programma.
Ogni giorno si fanno nuove considerazioni, ieri sera eravamo
nella baia vicina.... avevo dato 30 m di calumo su 6 di fondale,
perché a sera pensavamo di andare i n Calla Bollo più protetta
dal NE ma mi era passata la voglia. Verso mezzanotte il vento
rinfrescava, non si poteva dar catena per una barca vicina,
insomma per dormire tranquillo, ho svegliato Carla che non fa
mai pesare il disagio e abbiamo salpato. Poi é anche
muoversi di notte con la luna... Allora domani
siamo contenti di partire.
Da
Capo Caccia a Stintino
5 agosto, alle 5.15
accendiamo le luci di via e recuperiamo l'ancora. L'umida
foschia é notevole, il ponte é bagnato come avesse piovuto, la
corrente africana di aria calda e umida é arrivata. Per noi che
dobbiamo risalire verso N é favorevole rispetto ai venti
predominanti da NW. Doppiamo Capo Caccia abbastanza radenti alle
strapiombanti pareti tanto da apparire più imponenti. Le quattro
scie luminose del faro roteano in continuazione illuminando una
fascia di costiera per poi perdersi nel vasto orizzonte segnato
dal mare. La nostra attenzione é anche a scrutare nel buio
avanti a noi la presenza di bandierine segnalanti reti di
pescatori. Presto sarà giorno. Le miglia scorrono lentamente, a
tratti il mare é come l'olio e la corrente non sembra in favore.
Pazienza...non é mai troppa. Qua é d'obbligo imparare ad averne.
In lontananza altri due delfini, corrono verso di noi a
salutarci e ad allietarci roteando giocosi sfiorando in
continuazione la prua della barca. Doppiato Capo Argentiera la
nostra rotta si allontana dalla costa, riducendo l'eventuale
onda di riflusso sfavorevole. In vista di Capo Falcone il tempo
scorre più veloce. Ritrovo i riferimenti descritti dal portolano
per il passaggio tra l'Isola Piana e l'Isola dell'Asinara.
Adesso la scarsità di vento e mare calmo diventa essenziale per
effettuare il "passaggio dei Fornelli"; diversamente si dovrebbe
aggirare l'Asinara con 25 miglia in più di navigazione. Non
sarebbe niente ma per i nostri gusti oggi ne avremmo fatti
abbastanza. Se le condizioni sono favorevoli fai tante miglia
con piacere altrimenti ci si affatica un po'. Giunti ad 1 miglio
a NNW di Capo Falcone, a quel punto dirigersi verso l'estremità
N dell'Isola Piana fino a che si individuano i due "dromi"
bersaglio per l'allineamento. Quando questi li vedi in
parallasse sei a 72°, un rilevamento che va mantenuto fino ad
oltrepassare l'Isoloto Bocca, quando altre due "mede", anch'esse
poste sull'Asinara, saranno visibili al "giardinetto" di
sinistra, (sx della poppa) quando sono allineate prosegui per
121° mantenendole allineate. Noi siamo passati con un fondale a
3,7m. Ci siamo diretti subito al porto di Stintino ove anche lì
Coppamare non ha risposto alla radio. Il luogo non ci sembrava
interessante cosi abbiamo proseguito a S per poter dare ancora e
riposare. Ampi bassi fondali contornati da una lunga spiaggia
sembravano l'ideale con i venti previsti da SE. Invece il vento si
incanala nelle "Bocche" e diventa vento di Levante o Grecale.
Poco vento e forte onda montante, così ripartiamo e senza non
poca fatica e con la speranza che non si alzi vento arriviamo in
Porto Torres (anche qua Coppamare non ha risposto) ove
finalmente riposiamo in marina. Al senno di poi sarebbe stato
meglio dare fondo all'inizio del passaggio Pelosa a ridosso di
un isolotto a N di Stintino. Dopo una passeggiata e una cena con
quattro ottime ostriche e cozze, dormiamo come ghiri, nonostante
il gran caldo. Questa mattina 6 agosto calma di vento. Decidiamo
di rimanere un'altra giornata. La giornata trascorre
velocemente: una lavata alla barca, cambusa e scorta di olio per
il motore... non vorrei che la piccola perdita di olio dal ....
dell'albero motore aumentasse... Un pensiero indesiderato in
più. Domani é previsto Maestrale pertanto andremo augurandoci
buon vento..
Bocche di
Bonifacio - mare forza 7
Partiamo da Porto Torres la
mattina alle 7 di martedì 8 agosto con un
leggero N che salendo verso Capo Testa e Bonifacio diventerebbe
NW massimo 10 nodi. Rotta obbligata di 53° e 30° di bolina che
non riusciamo a tenere perché troppo stretta ma con l'aggiunta
del motore teniamo una buona media. Dopo 5-6 ore il vento si
allarga a NW, contenti veleggiamo verso Bonifacio a 4,5 nodi.
Dopo altre 2 ore il vento rinfresca da W ancora meglio, filiamo
a 5,7 guadagnando miglia. Sopravento il cielo si fa più nitido,
riduco un po' di randa e dopo un po' anche lo Yankee. Filiamo
bene mentre l'onda al traverso é sempre più montante. A circa
un'ora da Bonifacio, riduco ancora, il vento é a 25 nodi ma
l'onda é potente. I bollettini annunciano "mare forza ". Al
binocolo noto alcune imbarcazioni rinunciare all'ingresso in
porto, mentre alcune stazionano all'interno del f iordo in attesa
che passi il momento, altre attendono sopravento all'ingresso.
Capo Pertusato non é ancora sottovento, prima che accada
rinunciamo a
Bonifacio e al gran lasco facciamo rotta sul
segnale cardinale a S di Lavezzi per poi passare a N dell'isola
Razzoli e a S dell'isolotto Perduto. In quel passaggio le ondate
erano particolarmente rabbiose: per rimanere col massimo
sopravento alle I. Razzoli ogni tanto davo la mezza fiancata di
poppa al mare, (un po' più del giardinetto sx) così un'onda ci
coglie con un gran colpo riversando la sua spumeggiante crestina
in pozzetto, effettuato quel passaggio, siamo giunti sottovento a Lavezzi, e I. Cavallo e Capo Pertusato, ormai riparati dal mare. L'idea era di arrivare
prima di notte al Golfo della Rondinara o al Sant'Amanza o al
Golfo de Porto Novo prima di notte. Non é stato
possibile ho
deciso di rimanere al sicuro in mare. Così proseguiamo
abbastanza stanchi e quando é calato il vento, al largo e a N di
Porto Vecchio ci siamo messi alla "cappa" e con la sveglia in
mano. All'alba diamo fondo in Corsica alle Anse de Cola a S del Golfo di Pinarellu. Recuperiamo
le energie dopo la lunga giornata di ieri vissuta anche
serenamente, dedicando attenzione a prevenire eventuali pericoli Kitalpha, come sempre
é stata regina dei mari. |

IMMAGINI CORRELATE
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Corsica
Dal Golfo di Pinarellu a Portoferraio |
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Le condizioni
meteo sono stabili per tutti i giorni che servono a rientrare,
da una parte ne gode la quiete anche interiore dall'altra si
soffre per l'impossibilità di navigare a vela. Rimaniamo
nell'Ansa de Cola qualche giorno a fare i pigri dimenticando
presto la stanchezza passata. Questi golfi, cale, anse, ecc.
hanno tutti l'acqua cristallina. Questa ansa confina con il
Golfo de Pinarellu il quale gode di qualche struttura
alberghiera, richiamando turisti, pertanto moto d'acqua, sci
nautico, gommoni che vanno e vengono creano un po' di maretta ma
a parte agosto qua non si trova quasi nessuno.

Abbiamo voglia di ripartire. Il vento é
scarso, mettiamo in moto con la speranza di avere nella seconda
metà della giornata la brezza favorevole. La
pressione
atmosferica é stabile questo significa avere scarsità di vento e
anche le previsioni in queste condizioni, sono ancora meno
attendibili, nel senso che non vi sono grosse variazioni ma
bastano quei pochi nodi contro che creano corrente contraria e
la barca fa più fatica, così noi ci sentiamo motorizzati nella
natura. Per tutto il giorno risaliamo la costa orientale della
Corsica e decidiamo di fermarci un paio di giorni a Porto
Taverna. Il luogo é più interessante di quel che sembra,
nell'entroterra vi sono numerosi borghi, anche Bastia non é molto
distante così come il paese
di Corte. In lontananza
vediamo l'isola d'Elba e all'alba del 12 agosto molliamo gli
ormeggi e dirigiamo verso "casa". Altra infinita "smotorata" e
giungiamo contenti in rada a Portoferraio. Eravamo partiti per
verificare se in Sardegna vi sono porti più convenienti
per svernare, questo ha dato più senso al nostro giro che
altrimenti, per come la vediamo noi dovrebbe essere svolto in
un'altro modo: vivere anche l'entroterra,
fermandosi nei porti ma questo non é il periodo migliore se si
vuole andare al risparmio... Comunque siamo contenti del bel
giretto che ci ha anche rimessi in navigazione
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L'Arcipelago Toscano a fine agosto si
riappropria di tutto quello che l'alta stagione porta via
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Quando la pioggia
viene prima del vento A drizze, vele e bracci stai molto attento,
Ma se il vento precede la pioggia, fedele, Rispiega e orienta le tue
vele.
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Venerdì scorso é venuto a
trovarmi Federico con Ric, suo
amico della Nuova Zelanda. Abbiamo dato fondo in rada
nei pressi di "Ottone", fatto dei bagni e,
passata la notte, siamo partiti per l'isola di Capraia. Il vento
favorevole da Sud ci spingeva abbastanza veloci verso la meta
ma, il Sud annuncia sempre l'arrivo di un fronte. Era
impossibile trattenerli in baie attorno all'isola, le previsioni
davano un passaggio veloce della perturbazione la quale avrebbe
sfiorato la Capraia e L'Elba poi, la domenica , si apriva una
finestra con un W in rotazione NW di 10-15 nodi. Come quasi
sempre succede, sull'intensità del vento non indovinano mai e
dalla velocità del fronte era prevedibile che eventualmente
sarebbe stato più forte. Infatti prudenzialmente,
dopo aver dato fondo in baia e fatta qualche nuotata in acque
cristalline, siamo entrati in
porto. Il paese posto appena sopra il marina, da
sempre piacevoli scorci rivolti al mare e nella passeggiata la
flora mediterranea oltre ai colori regala profumi straordinari.
Durante la notte ha finalmente piovuto e al mattino
il vento da W" rinfresca". L'addetto
agli ormeggi, con il gommone ci aiuta ad uscire dal posto barca.
Dopo pochi minuti di motore e aver dato un "fazzoletto" di:
randa e fiocco, ci avviamo
"sparati" sulla via del ritorno. Dopo un paio d'ore,
improvvisamente il vento gira gonfiando la randa dalla parte
opposta dando di colpo trazione alla ritenuta del boma che,
prudenzialmente avevo fissato in sottovento. La velocità é
ulteriormente scattata in avanti con buona spinta,
adesso dal giardinetto di sinistra anziché di destra. Ritirato
il fiocco, le onde fanno proseguire Kitalpha a
zic - zac ma si sà, é così e sicuri, ammiriamo
la potente natura. La radio annuncia forza 8 sul Mare di Corsica
e Tirreno Centrale. Incrociamo a distanza una barca a vela
proveniente da Marciana e diretta a Capraia; era tutta invelata
e inclinata al massimo, possibile che il conduttore non sapesse
più cosa fare? O che tenesse quell'andatura volontariamente?
Dopo pochi minuti gli scoppia la randa e la barca si raddrizza,
non gli rimane che virare tra i marosi e ritornare col fiocco
ridotto da dove é venuto. La forza del mare variava da 6 a 7.
Entriamo nella baia di Portoferraio aggirando l'isolotto
"Lo Scoglietto" poco a N di Punta Falcone
senza prendere scorciatoie, crescendo il fondale anche le
onde facevano altrettanto, nei pressi un
paio di barche sparivano e riapparivano
alberi compresi. Doppiata
Punta Falcone che delimita la baia, entriamo anche noi
nella quiete seppur relativa della vicina e protetta rada ove
contenti, diamo ancora. Kitalpha fiera di sé, sentiva di averci
dato la serenità necessaria per goderci una bella traversata.
Adesso dondola ombreggiando i riflessi
della Luna sul mare, conciliando il sonno nella
musica di mezzanotte. |

IMMAGINI CORRELATE
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